Un giorno in visita ad un osservatorio astronomico

Grazie Sabrina.
Avete mai fatto visita ad un osservatorio astronomico?
No? Nemmeno io.
Non ho mai avuto la opportunità di avere questa emozione.

Questa emozione me l’ha trasmessa Sabrina Masiero dell’Inaf di Padova. E forse emozionerà anche voi se siete interessati.

E non è un oservatorio normale, è il Telescopio Nazionale Galileo (TNG), fiore all’occhiello della astronomia italiana.

Il Telescopio Nazionale Galileo, TNG, alle Canarie, fa parte dell’Osservatorio del Roque de Los Muchachos insieme ad altri 14 telescopi ad una quota di 2400 metri.
Lo specchio primario ha un diametro di 3,58 metri ed una lunghezza focale di 38,5 metri (f/11), il secondario ha un diametro di 0,875 metri.

Tra i risultati di rilievo ottenuti con l’utilizzo del TNG c’è la scoperta nel mezzo interstellare della molecola del naftalene, una delle più complesse molecole organiche mai individuate nello spazio.
Nell’aprile del 2009 dati infrarossi ottenuti con il TNG hanno permesso di determinare il redshift di GRB 090423, che è risultato essere pari a 8.1. L’oggetto è stato quindi identificato come il più lontano Gamma ray burst mai osservato dalla Terra.
Nell’ottobre del 2013 il consorzio internazionale che dirige lo strumento HARPS-N ha pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature i risultati della caratterizzazione del pianeta extrasolare Kepler-78b. L’esopianeta è risultato essere, per massa e dimensioni, il più simile alla Terra conosciuto fino a quella data. (wikipedia)

LaPalma7

Veniamo ora alla visita. Visita effettuata dalla stessa Sabrina nel mese di febbraio 2014.

Immersi in uno scenario quasi irreale si passa dalle palme alle conifere. Salendo verso il telescopio si vedono le prime cupole del Nordic Optical Telescope (NOT) dove lavorano studiosi scandinavi, poi il Gran Telescopio Canarias, chiamato anche GranTeCan, coi suoi 10,4 metri ed infine più in alto ancora, a 2400 metri, il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) riconoscibile per la sua tipica cupola ottagonale!

Nelle vicinanze c’è il MAGIC, il Major Atmospheric Gamma-ray Imaging Cherenkov Telescope.
Si tratta del più grande telescopio gamma al mondo. Costruito e gestito da un consorzio di scienziati in prevalenza italiani, tedeschi e spagnoli. Consiste di due grandi paraboloidi di 17 metri di diametro ed è in grado di rivelare raggi gamma di origine extraterrestre per studiare l’origine dei raggi cosmici e altri fenomeni di fisica e di astrofisica.

Il Telescopio Nazionale Galileo è riconoscibilissimo proprio per la sua cupola diversa dalla altre, squadrata e ottagonale.

Il motivo di tale fattezza lo spiega proprio il direttore, Emilio Molinari a Sabrina Masiero e Caterina Boccato dell’INAF di Padova in visita al TNG:
“La cupola del TNG è stata copiata da quella del New Technology Telescope (NTT) in Cile, progettata per lasciare che l’aria esterna entri seguendo un flusso laminare, ossia creando la condizione migliore per la stabilità termica degli specchi e la qualità delle immagini.”

Una volta salite in cupola, Daniele Carosati, operatore al telescopio della Fondazione Galileo Galilei (FGG), apre la cupola.
Il vento freddo soffia a 40 chilometri orari!

lapalma08L’edificio è a 3 piani.
A partire dal piano più alto dove si trovano le due zone corrispondenti ai fuochi Nasmyth del TNG, con i collegamenti ai diversi strumenti del telescopio passando al piano del basamento del telescopio, una parte cilindrica che racchiude il pilastro centrale.
Al piano terra, trovano posto le officine e la sala di controllo da cui astronomi e operatori gestiscono le osservazioni.

A questo punto, siete pronti per una serata di osservazione?
Ok, per noi ce lo racconta la stessa Sabrina.

Nella sala control room, l’astronomo Ennio Poretti dell’INAF di Brera, spiega come all’inizio si devono far partire tutta una serie di operazioni pianificate che permettono di mettere in funzione lo strumento.

Quella notte era il turno di HARPS-N (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher in North hemisphere), lo spettrografo ad alta risoluzione definito il “cacciatore di pianeti extrasolari” dell’emisfero Nord, per distinguerlo dal suo “quasi” gemello, HARPS, montato al telescopio di 3.6m dell’ESO in Cile, che opera da oltre dieci anni. HARPS-N ha visto la sua prima luce nell’aprile 2012 e l’anno scorso ha permesso di “caratterizzare” il pianeta extrasolare Kepler-78b, il pianeta più simile alla nostra Terra finora scoperto, determinandone le principali caratteristiche fisiche, quali per esempio la massa e il raggio.

TNGPrima di partire si controlla prima di tutto la messa a fuoco automatica del telescopio che richiede circa 7 minuti.

La lista di oggetti che lo science team di GAPS ha selezionato per quella notte ha previsto circa 40 stelle che sono indicate con delle sigle: Kp (known planet, pianeta noto), M (stelle di tipo M) e Mp (metal poor, stelle povere di metalli).

Il primo oggetto viene puntato due volte: il primo puntamento serve per calibrare il fuoco del telescopio.
Una volta terminata l’operazione si passa al secondo oggetto. Si sente il telescopio muoversi alla ricerca nel cielo della seconda stella.

Le immagini passano sul monitor.
Si deve riconoscere tra le stelle di campo quella di interesse selezionandola con la camera di guida.
I tempi di esposizione (standard) adottato da GAPS, necessari per acquisire lo spettro della stella e ricavarne i valori di velocità radiale, sono di circa 900 secondi, pari a 15 minuti.

C’è tempo per una passeggiata all’esterno dell’osservatorio.
Il vento soffia a 12-14 m/s, più di 40 chilometri orari, e fa percepire i 5 °C di temperatura come fossero -7 °C!
Tutto dura meno di un minuto, ma gli occhi delle nostre due ragazze fotografano l’immensità del cielo e delle nuvole oltre il dirupo. Sembra davvero di toccare le stelle!

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Nel frattempo si è arrivato a puntare il quinto oggetto della notte.
Il puntamento della stella MP10 mostra chiaramente la presenza di una stella compagna. Per esserne certi, Ennio Molinari consulta il database degli oggetti GAPS e nota che la stella in questione non era mai stata osservata. Siamo testimoni della prima osservazione compiuta con HARPS-N di questo sistema binario!

Per la prima volta la nostra Sabrina ha il privilegio di fare il puntamento della stella M44.
L’oggetto puntato è una stella doppia, ma ben tre sono le stelle nel campo di vista e per individuare la nostra stella si deve usare un direttorio che contiene tutti i cataloghi, le cartine, i report delle osservazioni GAPS compiute nel corso del tempo. Selezionando la cartina della stella in esame conservata in questo direttorio possiamo individuare in modo univoco la stella e quindi puntarla!

Si ha anche il tempo di osservare un oggetto che si trova in un ammasso aperto.
Come in qualsiasi attività arrivano anche problemi tecnici che richiedono di abortire le osservazioni.
Durante le notti di osservazione capita spesso di dover far fronte a piccoli problemi strumentali/informatici che di solito si risolvono senza danni.

La notte, comunque, è andata a buon fine con il 100% degli oggetti in lista osservati!

Ennio Sabrina Caterian

Caro padrone – mi domanda il mio cane – non era più facile ribloggare il post di Sabrina?

Troppo facile, amico – rispondo – così son buoni tutti e senza fatica. Credo che in questo modo ottengo una maggiore visibilità e diffusione che l’evento merita. Poi credo di aver stuzzicato la curiosità, curiosità che puoi toglierti visitando direttamente il sito.

Ed ora non fare più domande cretine.


Informazioni su bruce

Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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22 risposte a Un giorno in visita ad un osservatorio astronomico

  1. bruce ha detto:

    Non c’entra nulla con questo post, ma la voglio dire lo stesso.
    Conoscete tutti la situazione tragica in cui versa economicamente la città di Roma.
    Ma non è di questo che voglio parlare, bensì dell’ultima uscita delirante del medico genovese e sindaco (incapace) della capitale Ignazio Marino, che ritengo offensiva verso la categoria dei fisici.

    “Se mi ci metto in 42 giorni mi laureo in fisica”
    La battuta rientrava in un contesto dove si lamentavano i ritardi degli interventi di stato per salvare Roma dalla bancarotta. Tuttavia pur sempre un battuta infelice, come gli capita spesso.
    Ma vada a ……. (ops, volevo dire a … lavurà)

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  2. Sabrina ha detto:

    Confesso che mi ha fatto impressione essere lettrice e allo stesso tempo la protagonisa di questo post. Non so come ringraziarti, caro Silvano. Per me, per i colleghi che lavorano al TNG e per quelli che sono stati parte di questa avventura assieme a me, il tuo post e’ un bel riconoscimento. Ancora grazie a nome di tutti noi.

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  3. MARGHIAN ha detto:

    Ciao. Vi confesso una cosa, a cui spero di poter quanto prima rimediare: non sono mai entrato in un osservatorio astronomico.

    Per quanto riguarda i GRB, proprio qualche ora fa, in una rivista, ho letto della “nascita di un buco nero” scoperto propropio grazie ad una esplosione di raggi gamma-unitamente ad una forte emanazione nel visibile-, avvenuta (prospetticamnente) nella costellazione del Leone e dovuta al “collasso finale” della stella che ha generato il buco nero in questione. Ciao.

    Marghian

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  4. ross ha detto:

    Figurati,io mi sono emozionata osservando, in montagna, Saturno con un piccolo telescopio, chissà se entrassi in un osservatorio astronomico, sarebbe come aprire una finestra nel paese delle meraviglie, non sono neppure andata al Planetario di Milano, mmm mi sa che questa Primavera ci andrò! Ammiro le donne come Sabrina, anche se non la conosco.
    ciao ciao

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    • bruce ha detto:

      A proposito di Saturno, ho salvato una foto meravigliosa di questo pianeta senza i suoi …. anelli.
      Errore o fotomontaggio?
      Niente di tutto questo. La foto è stata scattata sul piano equatoriale di Saturno.
      Vi sono momenti in cui la Terra interseca il piano di rotazione degli anelli, e visti di taglio gli anelli sembrano scomparire. Questo ci fa ci fa capire quanto il piano degli anelli sia veramente sottile.

      NoRing

      ciao cara

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    • bruce ha detto:

      ” …ammiro le donne come Sabrina, anche se non la conosco….” 😉
      ti ringrazio a suo nome

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  5. Elisabetta Lelli ha detto:

    Meraviglioso post!
    Meravigliosa Sabrina ❤

    E.

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  6. Sabrina ha detto:

    Qui a La Palma sono DA SOLA! Vi confesso che non dopo quattro mesi e mezzo…. eh, è dura la vita da soli. La solitudine si sente terribilmente, soprattutto quando la connessione internet a casa è scarsa, non ho la tv, non ci sono svaghi, l’isola ha un cinema dall’altra parte dell’isola (e io vivo nel centro della capitale)… Beh, parlare con qualcuno sarebbe grandioso, sennò si impazzisce… Un ometto, suvvia, non ci starebbe male!!! 🙂

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    • Elisabetta Lelli ha detto:

      Non so voi, ma io sono letteralmente a bocca aperta. Non ho “un ometto” da inviarti… ma posso inviarti un abbraccio lunghissimo e credo che ti arrivi, perché è talmente sincero…!
      Sabrina, sei una donna eccezionale! E la semplicità con cui scrivi di te ti rende ancora più grande “This whole rhythm gives me what I need”…

      Che splendido salotto, qui 😀
      Grazie, Sil!

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  7. bruce ha detto:

    Ciao Sabrina, un saluto di tutto cuore. Mi ha fatto immensamene piacere questa inattesa visita.
    Non siamo in tanti, solo quattro gatti, ma proprio di numero, visto l’argomento che tratto ma va bene lo stesso. Avrai capito che non sono attestati di stima d’occasione.

    La solitudine del lavoro? Ti capisco e so che è dura. Perchè ti domanderai?
    Ho lavorato più di 20 anni lontano da casa come direttore di produzione e di stabilimento di importanti gruppi internazionali.
    Bello dirai. Effettivamente è bello e gratificante. Importanza, rispetto, una vita movimentata.
    Ma in ogni cosa c’è il rovescio della medaglia e un prezzo da pagare. Non ho visto nascere mio figlio e condiviso le malattie e i momenti di gioia dei miei figli. Quando andava bene ritornavo a casa una volta ogni 15 giorni e per il solo fine settimana. Diciamo che anche mia moglie e i miei figli hanno vissuto da soli.
    Però ora me li godo alla grande.

    La differenza sta nel fatto che io avevo molte ….. dipendenti che erano lì a portata di mano e non sarebbe stato male 😆 (per favore non lo dite a mia moglie).
    Sarebbe stato anche facile. Ma ….. ho visto carriere rovinate per questo. Allora meglio la tv nelle camere d’albergo, di monolocali, un libro, gli scacchi.
    Ma …. porca miseria non è neanche vita.

    Una curiosità. Per quanto altro tempo dovrai restarci.?
    Buona notte a tutte, esco con il cane e poi a dormire.

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