Anello di Einstein

Viene chiamato strong lensing gravitazionale.
Lo strong lensing gravitazionale è l’effetto prodotto da un oggetto celeste di grande massa, come ad esempio una galassia, quando si trova lungo la linea di vista tra una sorgente luminosa e l’osservatore.

E’ l’immagine distorta di una galassia molto distante, che è definita “sorgente”, e la distorsione è prodotta dalla flessione dei raggi luminosi provenienti dalla sorgente a causa del forte campo gravitazionale di una galassia massiccia chiamata “lente”, che proprio come una comune lente si trova tra la sorgente e l’osservatore.
Quando l’interposizione è pressoché perfetta, allora la luce della galassia posta dietro si dispone a anello. Un anello che circonda la lente gravitazionale.

Anello di Einstein

L’immagine ottenuta dalla “Dark Energy Camera” (DECam) del telescopio da 4 metri Blanco presso il Cerro Tololo Observatory, in Cile, ce la mostra proprio com’era allora: una galassia blu popolata da giovani stelle che si stanno formando a ritmo vertiginoso.

L’effetto lensing è utilizzato spesso per osservare oggetti lontanissimi, altrimenti difficili da raggiungere con i telescopi a terra od orbitanti di cui siamo oggi dotati. In questo caso, la galassia sorgente è a 10 miliardi di anni luce di distanza da noi, ma a causa dell’espansione dell’Universo questa distanza era minore quando la sua luce è iniziato il suo viaggio verso di noi, e ha impiegato circa 8,5 miliardi i anni per raggiungerci.

Secondo la Teoria della Relatività Generale formulata da Einstein infatti, qualunque corpo celeste dotato di massa provoca una deflessione dei raggi luminosi che passano nelle sue vicinanze per effetto della sua forza di attrazione gravitazionale. In caso di particolare allineamento tra sorgente luminosa, “lente gravitazionale” e osservatore, la luce della sorgente viene focalizzata, analogamente a quanto succede quando si utilizza una normale lente, e la sorgente ci appare molto più luminosa di quanto sia in realtà.

Secondo te – mi domanda il mio cane – la casalinga di Verona avrà capito cos’è lo strong lensing gravitazionale.
Lo scopriremo. Più chiaro di così ….

(fonte: MediaInaf)

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Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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22 risposte a Anello di Einstein

  1. Rebecca Antolini ha detto:

    Ciao Silvano 😉
    Ecco ora dice la casalinga di Verona quello che ha capito in poche parole, la strong lensing gravitazionale e una lente abbastanza forte per produrre immagine multiple, sono tipo arco o anelli Einstein (un mio parente lontano) .. cos’altro dovrei dire?? Se non sbaglio con il telescopio di hubble permette a vedere le lenti gravitazionali deboli e lontani, mi sembra nella tv tedesca hanno proprio in questo periodo parlato.. ma io non so niente di tutto questo..
    aproposito di lenti, io per ora mi contento con i miei occhiali da lettura 😀
    BUSSI BUSSI BAU BAU!!

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  2. bruce ha detto:

    Vedo che ti stai applicando e questo è un gran bel segno, un gran passo avanti, direbbero a scuola i professori. Continua così, perchè cara mia la scienza è cultura, conoscere questi fenomeni ci fanno meglio comprendere come funziona l’universo. La cultura è quello che ci distingue dagli animali, e la scienza è lo strumento attraverso il quale applichiamo la nostra intelligenza. Perchè non siamo stati messi al mondo solo per mangiare e fare ….. qualcos’altro. 🙂
    In realtà, solo per la precisione, lo strong lensing gravitazionale non è una lente come gli occhiali. E’ un fenomeno che va sotto questo nome e si comporta come un occhiale. Quando una luce molto lontana va a sbattere contro una galassia, questa a causa della sua enorme massa la fa deflettere attorno ad essa. Quindi è questa galassia o comunque un astro di grande massa che si comporta come una lente, tipo le lenti grand’angolo delle macchinette fotografiche che distorcono l’immagine dei bordi, oppure l’acqua di un torrente che urta contro un ostacolo e lo raggira, tanto per fare un esempio pratico.
    Ho visto le tue foto. Ora aspetto l’inverno così completi l’album, magari con una piantina della dislogazione dei monumenti e piazze, Questa mi sarà utile quando visiterò Verona senza passare per google. 🙂
    Buona serata e ….. bussi bussi, bau bau.

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    • Rebecca Antolini ha detto:

      Sai una cosa… per fare foto di verona lo dovrei affiatarlo per una settimana cosi almeno non ho nessuno tra i piedi.. forse per quello evito andare in città… ormai mi conosci non amo l’affollamento …

      La scienza per me è una cosa, ma certamente non il centro del mio universo, io ho varie interessi sempre nella forma di un hobby incluso la scienza 😉

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      • bruce ha detto:

        “… affiatarlo …” 🙂
        Non so cosa vuoi dire, forse volevi dire che non vuoi gente tra i piedi? Non ami l’affollamento, non ami stare in mezzo alla gente, questo lo avevo capito, sei una specie di cetaceo solitario e tipico delle persone stressate. Purtroppo la gente esiste e con essa dobbiamo conviverci anzichè allontanarle. Invece ti farebbe bene stare in mezzo a loro, perchè anche tu fai parte di questo mondo. A me invece piace stare in mezzo alla gente, non mi da fastidio, ogni giorno passeggio nella affollatissima isola pedonale del centro città, è gioia, è festa, allegria, mi piace vedere le (belle 🙂 ) mamme coi loro figli, gli anziani seduti sulle panchine che discutono, mi piace conversare con gli amici al bar, mi piace vedere la gente gioiosa che va in bici, fa footing, mi piace andare al parco pieno di bambini con mio nipote. Cose che ti riempiono di gioia. Ieri incontro di partito per la chiusura della campagna elettorale e cena con gli amici. Sono queste le cose che ti rendono “vivi”. Ma mi rendo conto che non tutti siamo uguali.
        Lo so che la scienza non è al centro della tua vita, e nemmeno la mia, ma apre la mente, nutre il cervello e fa la differenza. Se ti piace stare da sola ti consiglio della buona lettura seduta sulla tua veranda che non siano libri di cucina e lasciar perdere il computer al quale sembra che sei appiccicata. (E’ un semplice consiglio). Tatanka, la casa e il computer non possono essere le sole cose al centro della tua vita.
        Buona giornata, fra un po’ vado a giocare a tennis.
        Ciao e bussi bussi bau bau

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        • Rebecca Antolini ha detto:

          uffa affittare volevo dire….

          io non sono stressata anzi io di natura sono molto serena, per il fatto che evito tutto quello che potrebbe stressarmi..

          per fortuna posso scegliere con ci voglio convivere le mie giornate..

          non sono isolato dal mondo… io evito il rumore .. non so come spiegartela .. fa niente

          La mia vita non e solo casa Tatanka e computer.. io faccio le mie passeggiate la mattina pesto dove possiamo essere liberi senza guinzaglio..

          siamo un bel gruppetto mattinaria che partiamo alle 5 di mattina e torniamo a casa alle 6:30 … perciò socializza … non ti preoccupare..

          poi lavori di casa colazione e esco alle 8:30 con una mia amcia con i cani.. caffè al bar in compagnia …

          alle 10 a casa lavori di casalinga e giardiniera…

          .. pomeriggio vado da un amica a chiacchierare, o fare shoping …

          poi la sera uscita con Tatanka e Gianni passeggiate di un oretta… una fermata al bar.. poi casa relax con il pc spento…

          scrivo ogni tanto durante la giornata quando faccio lavoretti in casa…

          Ciao e bussi bussi bau bau … oggi pomeriggio andiamo nuotare assieme con Tatanka ovviamente

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          • bruce ha detto:

            Rieccomi, fai attenzione qui il mare è agitato.
            Un caro bussi bussi bau bau.

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            eravamo in un lago… e stata una giornata bella… siamo tornati alle 23:45 a casa … Bussi Bussi bau bau.

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          • bruce ha detto:

            Lo sai che è stata inaugurata la passerella galleggiante di colore arancio sul lago d’Iseo, gioiello alpino a metà strada tra Brescia e Bergamo? Da visitare e camminarci su, da l’impressione di camminare veramente sulle acque come Gesù.

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Conosco il lago d’Iseo, noi eravamo sul lago d’Idro .. l’acqua era fredda, ma siamo stati tutti dentro a notare e cosi pulito e limpido.. li vorrei abitare 😀 troppo bello… oggi piove … forse facciamo un salto al Ikea .. Gianni piacerebbe io non sono tanta convinta .. sicuramente tanta gente 😀 … vado preparare il pranzo … abbi una buona giornata

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  3. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Conosco da tempo il fenomeno della lente gravitazionale , che e’ lo stesso (come causa) della deflessione che subisce una stella che si trovi prospetticamente vicina al bordo solare. Mi sembra di ricordare che si osservò il fenomeno durante una eclissi di Sole (in Agfrica? Adesso non ricordo). E la stella, precedentemente osservata, sembrava trovarsi in una posizione un tantino diversa. L’esperimento fece dire la fatidica frase “Einstein aveva ragione” (ti pareva…). L’effetto lente gravitazionale viene chiamato in causa anche – forse esagerando un po’, forse no..- nel valutare anche l’universo in termini quantitativi, la quantità di materia o cose del genere. L’immagine di gruppi di galassie “ripetute”, insomma, da questo fenomeno. La cosiddetta “Croce di Einstein” ad esempio, una galassia dove dietro ci sta un quasar. Se ne vedono quattro.
    Questo fenomeno e’ sicuramente utile anche per la ricerca di corpi celesti: un buco nero crea questo effetto. Ma anche fra due corpi fra loro comparabili, cone una stella ed altro oggetto di aspetto stellare; si crea in piccolo questo fenomeno della lente. Lo chiamano microlensing, mi sembra . Ciao.

    Marghian

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ciao Rebe’, hai visto come le cose non sono come sembrano? Come facciamo a capire quante galassie contiene l’universo? Si’, basta vedere quali sono le galassie..uguali, e ridure il numero da tre o quattro ad una sola, per ogni lente gravitazionale che si crea (certo non e’ così semplice, e non e’ un lavoro facile ). Il bello e’ poi che ad essere ingrandito e moltiplicato può essere anche un ammasso di galassie che si trovi dietro ad una galassia o ammasso più vicino che fa da lente. E quando la lente non si vede? Allora può essere un buco nero, o anche materia oscura o che so. Ciao, bussy 🙂

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      • bruce ha detto:

        A quest’ora bussy è a letto a dormire già da qualche ora 🙂

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Ciao Marghian, e come un po’ come le ammassi o meglio le superammassi … ora mi domando allora li fuori sono migliaia di galassie… forse vediamo cosi tanto per il fatto che queste galassie-lenti moltiplicando le visualizzazioni.. Bussi ❤

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      • MARGHIAN ha detto:

        L’impressione di camminare sull’acqua. Chi se non …Christo poteva farlo? Ma non capisco perche’ non ha fatto la passerella di un colore piu’ simile a quello di uno specchio d’acqua, ad esempio sul celeste, o sul traslucido 🙂

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        • bruce ha detto:

          Per paura che qualcuno si credesse veramente Cristo e andasse oltre per vedere cosa succede 🙂

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          • MARGHIAN ha detto:

            Già 🙂 . Con lo stesso colore dell’acqua puo’ fregare.
            E l’arte non puo’ mai eguagliare la natura, neanche in questo caso. A venti chilometri di Oristano c’è una località marina detta “Sa mesa longa”. Significa “il lungo tavolato”, e infatti di fronte alla spiaggia ma distante almeno duecento metri c’e’ proprio un lungo tavolato di roccia raggiungibile sia a nuoto che a piedi..facendo il giro, passando sia da destra che da sinistra della spiaggia fatta a golfo. La gente ci cammina sopra, e chi guarda dalla spiaggia vede proprio gente che cammina sull’acqua. Il tavolato infatti non si vede proprio, sommerso come e’ da circa cinque centimetri di acqua. Ma li’ non ci si va solo per ..imitare Gesu’ 🙂 , ma anche per tuffare dal bordo, fuori dal tavolato ci sono almeno cinque metri d’acqua. Ci vedo tutti gli anni, da Terralba sono circa quaranta chilometri. Ciao.

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          • bruce ha detto:

            Bella questa cosa, immagino le foto che si fanno, per poi dire “anch’io cammino sulle acque”.
            Ciao

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    • bruce ha detto:

      Esatto, bravo marghian.

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  4. MARGHIAN ha detto:

    “forse vediamo cosi tanto per il fatto che queste galassie-lenti moltiplicando le visualizzazioni.. “. Rebe’, allora succede come in quella canzone, “e in una notte senza luna trucco’ le stelle ad un pilota..” (Fabrizio De Andre’, La cattiva strada) e come in quell’altra che dice “e gli scienziati sbagliano ” di un certo Francesco Sarcina. Ma seppure lle lenti gravitazionali ci fanno vedere sbagliato, le galasie sono conunque tantissime, almeno cento miliardi. Almeno su questo gli scienziati non sbagliano, ciao 🙂

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