Warp Drive. When? Parte seconda

Andare più veloci della luce come la U.S.S. Enterprise è sicuramente uno dei sogni fantascientifici dell’umanità.

E’ grazie a Star Trek che la parola “warp” è ora praticamente sinonimo di viaggi superluminali.

warp drive3
(New design for a Warp Drive Ship by Nasa)

Dalla relatività generale sappiamo che ci sono solo due modi per viaggiare rapidamente nello spazio: uno sono i cunicoli o varchi spazio-temporali, l’altro è la curvatura dello spazio.
In questo secondo caso si tratterebbe di costruire una navicella a curvatura dello spazio di modo che con una opportuna energia lo spazio davanti alla navicella si contrarrebbe, mentre quello alle sue spalle si espanderebbe accorciando la distanza tra due punti nello spazio, con il risultato che la nave interstellare potrebbe coprire grandi distanze in tempi brevi.

Ma con quale e quanta energia?
Bruciare 1 kg di petrolio fornisce 4,2×107 J, mentre dalla fusione nucleare di 1 kg di idrogeno si otterrebbero 2,6×1015J.

Ma sappiamo anche che quando una quantità di antimateria viene a contatto con della materia ordinaria si annichilisce. Tutta la massa delle particelle ed antiparticelle annichilite viene convertita in energia.

Questo processo permetterebbe di ottenere enormi quantità di energia da quantità molto piccole di materia ed antimateria, al contrario di quanto avviene per le reazioni nucleari e chimiche, dove a parità di massa di combustibili utilizzati viene prodotta una quantità di energia molto più piccola.

La reazione di 1 kg di antimateria con 1 kg di materia produce 1,8×1017 J di energia in base all’equazione E=mc². (Formula per eccellenza, sempre utilizzata nei calcoli anche da quei fisici che la considerano superata).

In altre parole, l’annichilazione della materia con l’antimateria produce circa 70 volte l’energia prodotta dalla fusione nucleare dell’idrogeno in elio e quattro miliardi di volte l’energia prodotta dalla combustione del petrolio.

Tuttavia gli stessi esperti della Nasa dicono che l’energia prodotta dall’annichilamento della materia con l’antimateria non sarebbe comunque sufficiente a spingere una nave stellare a velocità superiori a quella della luce.

E allora?
La risposta arriva ancora una volta dalle equazioni di Alcubierre.
Si può dimostrare (non chiedetemi come) che la densità di energia misurata è data da:

energia di alcubiere

dove g è il determinante del tensore metrico (il tensore metrico è una funzione tramite la quale è possibile determinare distanza, angolo, lunghezza di una curva)

Come si può vedere è una energia di tipo negativa che ha caratteristiche tipiche di una “materia esotica”.

Secondo la teoria di Alcubierre, quindi, si potrebbe creare una bolla di curvatura mediante l’applicazione di energia negativa,  l’energia creata nel vuoto dalla “materia esotica”.

L’esistenza della materia esotica non è teoricamente escluso.
Questo processo si basa su l’effetto Casimir che afferma che il vuoto non è in realtà vuoto ma pieno di onde elettromagnetiche fluttuanti. Tali onde creano energia negativa, che distorce, forse, lo spazio – tempo, generando una bolla di curvatura.

L’importanza della materia esotica è data dal fatto che nel contesto della relatività generale, è impossibile costruire un motore a curvatura, in assenza di tale materia esotica.
Tuttavia, generare abbastanza materia esotica per compiere imprese di viaggi a velocità maggiori della luce (e anche per tenere aperta la ‘gola’ di un wormhole) è ritenuta impraticabile.

Sembrerebbe quindi un progetto destinato a restare soltanto un sogno.

D’altra parte, anche se teoricamente possibile, gli studi più realisti  sull’argomento confermano che ci vorrebbe una quantità di energia comparabile a quella della massa di Giove.

Per questo l’idea del motore a curvatura era stata liquidata come impraticabile.
Ecco la svolta.

Il professor Harold White della NASA è tornato sul tema.
Basandosi sulle analisi svolte negli ultimi tempi, e su  qualcosa che era nella matematica da sempre, si è realizzato che se si aumenta lo spessore dell’anello di energia di vuoto negativa, e si fa oscillare la bolla di curvatura si può ridurre molto l’energia necessaria (non chiedetemi perchè, non saprei rispondere).

Secondo questo scienziato in teoria quindi è possibile ridurre la quantità di materia esotica necessaria per creare un motore a curvatura, e alimentarlo con una massa grande più o meno quanto il Voyager 1  circa 725 Kg.
Ciò sarebbe capace di muovere una bolla di 32 metri a una velocità equivalente a 10c (dieci volte al velocità della luce).
Secondo Harold White sembra quasi che nell’arco di pochi decenni potremmo vedere nascere una nuova epoca dell’esplorazione spaziale.

Credibile? Giudicate voi.
Vediamo lo stato dell’arte.

Materia esotica.
La materia esotica  è materia composta da particelle “effimere”, comunemente chiamate anche particelle virtuali, ovvero particelle che decadono dopo poco tempo dalla loro produzione.
Sembrano venire da un mare di fluttuazioni quantistiche per alcuni millesimi o milionesimi di secondo per poi sparire ancora nel vuoto. In pratica la materia esotica è composta da una parte negativa e la sua controparte positiva di maggiore intensità che la farebbe decadere.

Queste particelle, ipotizzate dalla meccanica quantistica,  non sono quindi abbastanza stabili per rimanere nella nostra realtà.

Quantità di materia esotica.
Non ci sono dubbi, la quantità di materia da utilizzare è proprio la materia esotica, la energia negativa creata nel vuoto fruttando l’effetto Casimir.

Questo processo, lo ricordo,  afferma che il vuoto non è in realtà vuoto ma pieno di onde elettromagnetiche fluttuanti.
Secondo l’effetto Casimir due specchi con un’area di 1 cm2 separati da una distanza di 1 µm (micron) possiedono una forza attrattiva di Casimir di 10-7 N. Una energia estremamente modesta.

Lawrence H. Ford e Thomas A. Roman hanno calcolato, per esempio, che generare una bolla di Alcubierre con un raggio di 100 metri richiederebbe un’energia negativa pari a 3 x 1020 volte la massa della Via Lattea (stimata pari a mille miliardi di Soli). Si tratta di una quantità di energia all’incirca dieci ordini di grandezza superiore alla massa totale dell’universo visibile.

Ma anche solo creare una bolla di raggio pari alla dimensione di un singolo elettrone richiederebbe, secondo i due autori, un’energia negativa corrispondente a circa 400 masse solari.

Per superare tali ostacoli, Van Den Broek ha escogitato una soluzione che richiedeva “solo” alcune masse solari di energia negativa e positiva, a fronte degli innumerevoli miliardi di masse galattiche usciti dai calcoli di Ford e Roman.

Il vistoso calo del fabbisogno energetico era stato ottenuto da Van Den Broek grazie a una sorta di gioco di prestigio (teorico), reso possibile dalla relatività generale: il volume racchiuso da una superficie completamente ripiegata su se stessa a causa della curvatura dello spazio può essere enormemente maggiore del volume racchiuso dalla medesima superficie nello spazio piatto.
Poco per crederci.

Bolla di curvatura
Il primo passo da fare, secondo White, è dimostrare che una bolla a curvatura è possibile e può essere creata artificialmente, anche se ancora non si sono ancora ottenuti chiari risultati: il problema è che il campo di energia negativa è così piccolo che è facilmente influenzabile da qualsiasi minima variazione sulla Terra.

A ciò si aggiungono altri  vincoli quantistici sul “prestito” energetico che sono tali per cui non è possibile separare efficacemente l’energia negativa, richiesta per il funzionamento del motore a curvatura, dalla correlata e maggiore quantità di energia positiva, inevitabilmente liberata dall’impiego di una qualsivoglia quantità di energia negativa.

Per usare l’energia negativa e soddisfare al contempo i vincoli imposti dalle disuguaglianze quantistiche occorrerebbe creare strutture limitate a dimensioni submicroscopiche, per esempio la grandezza di un protone o di un elettrone.

Se, invece, si volesse realizzare una struttura macroscopica, come il motore a curvatura proposto originalmente da Alcubierre, allora l’energia negativa dovrebbe essere confinata in una banda incredibilmente sottile, con uno spessore appena maggiore della lunghezza di Planck.

When?
Per ora abbiamo solo delle equazioni convincenti senza riscontro sperimentale.
La teoria quindi va dimostrata in laboratorio, ed è su questo passaggio che ora White si sta concentrando.

Si tratta quindi di dimostrare la teoria, perché “matematicamente, le equazioni di campo ci dicono che è possibile”, ma realizzarlo in pratica è un altro paio di maniche.

Di certo non si sa come disposrre di energia negativa sufficiente né, tantomeno, si sa come distribuirla e mantenerla concentrata nei punti in cui occorre creare la voluta distorsione spaziotemporale.

Per questa e per molte altre ragioni il viaggio a velocità superluminale rimane per il momento solo una bella aspirazione e il motore a curvatura un interessante esercizio di fisica teorica.

Del resto lo stesso Alcubierre ha riconosciuto, in un’intervista telefonica rilasciata di recente a Popular Science, che non esiste modo di aggirare gli ostacoli che impediscono la realizzazione del suo motore a curvatura:

Si tratta di una bella idea. Mi piace perché l’ho scritta io stesso. Ma ha una serie di limitazioni, di cui mi sono reso conto nel corso degli anni, e non vedo come possano essere superate.

Allora:
Warp drive, when?


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Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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28 risposte a Warp Drive. When? Parte seconda

  1. bruce ha detto:

    Sembrerebbe un apparente duro colpo alla ipotesi di viaggi superluminali.
    Allora come fanno gli alieni?

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    • MARGHIAN ha detto:

      Vivono qualche migliaio di anni, ed un volo di alcuni decenni alla velocita’ di poco inferiore a quella della luce e senza scomodare la curvatura per venire a vederci non e’ per loro un problema. ^ Scherzo 🙂
      Il forte di qeusto post e’ che, pur trattando di una cosa irraggiungibile come la propulsione a curvatura, spiega bene molte cose reali, come la materia esotica o l’effetto casimir. Ciao.

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  2. bruce ha detto:

    Se c’era Ross (altra persona che si è annichilita come la materia esotica, che esce dal virtuale per un breve periodo nel mondo reale per poi ritornarci 😆 ) sicuramente ci avrebbe dato un chiarimento. Peccato, Scherzo anch’io.

    Mentre scrivevo la seconda parte mi sono fatto altre domande. Cosa succede alla navicella nell’istante c=1 e il tempo per percorrere uno spazio a c=10. Ora do uno sguardo in giro tra gli scritti dei vari fisici teorici. Ciao

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    • MARGHIAN ha detto:

      Bella domanda, infatti. A c= 1 (velocitò della luce) la navucella dovrebbe essersi accorciata tanto da non avere lunghezza. Però stiamo parlando di curvatura, non di velocità C raggiunta grazie ad una “spinta” sempre maggiore. Se ho ben capito, la navicella non dovrebbe subire gli effetti della relatività ristretta ne’ in termini di spazio ne’ in termini di tempo (perchè si trova nella “bolla” dove è lo spazio a “muoversi”).
      Certo che sarebbe bello viaggiare a curvatura 10. Come si racconta nei resoconti legati al contattista svizzero Eduard “Billy” Meyer. “Dalle Pleiadi loro arrivano qui in sette ore perche’ del tempo viene perso le manovre dei veicoli nella loro zona di spazio ed altro tempo serve per le altre manovre subluminari una volta giunti nella nolstra zona di spazio, ma il ^salto avviene in un istante pressoche’ nullo. Appunto, la curvatura 10. Come vedi, gli alieni arrivano fin qui con estrema facilità, parola di contattista e seguaci 🙂
      Ciao.

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  3. bruce ha detto:

    Ciao marghian, il bello dei nostri commenti sta nel fatto che siamo due … ignoranti 😆 che si pongono domande per dare risposte ai nostri dubbi senza tanti preconcetti. Se poi qualcuno ha qualcosa da insegnarci è ben accettato.
    Come ho detto sono estremamente dispiaciuto che Ernesto se ne sia andato. Con un po’ più di modestia staremmo ancora qui tranquillamente a darci spiegazione anche se strampalate.
    Ed invece, (scusa se ritorno su questo tasto perchè ritengo Ernesto un simpatico ragazzo da come l’ho conosciuto su FB), ha impostato la discussione sul piano personale con qualche ironia di troppo. Dire poi che avrebbe stracciato la sua laurea nel caso avesse torto era un messaggio indiretto nei mie confronti. Non potevo che accettare la sfida.

    Ok detto questo, quello che volglio dire a proposito di c=1 è che in quel momento si infrange il muro della luce. Cosa succede? Niente mi viene da dire perchè la bolla è protetta, o no?
    A c=10 invece, secondo i teorici il punto di inizio è uguale al punto di arrivo, il che significa che partenza ed arrivo coincidono. Ovvero che siamo arrivati appena partiti. Praticamente dopo un tempo zero.
    Boh! Farò una ricerca.

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  4. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Vero, anche perche’ su qeuste cose siamo tutti ignoranti. Non interessa se si e’ ignoranti a livello 1 o a livello 10. Applicando il principio di Socrate- piu’ cose conosco e piu’ so di non conoscere – non si sbaglia mai.

    A c=1 e’ vero, si infrange il muro della luce e dovrebbe avvenire qualcosa come il bang sonico. Chiamiamolo bang luminare, va.. e proprio a proposito della astronave a curvatura, questa nei films di star trek acquista un colore azzurro perche’ tale luce azzurra appare nei reattori nucleari per via del cosiddetto “effetto cherenkov”-spero di averlo scritto bene-. Come sai, in un mezzo di una certa densità la velocità della luce PUO’ essere superata da particelle che hanno massa, e’ nel vuoto che non si puo’. Ho letto in una rivista che questo effetto cherenkov si manifesta quando una particella, nel mezzo che attraversa, aquista una velocità superiore alla velocità della luce. Si crea cosi’ il “bang luminare”, analogo al bang sonico o cono di Mach. Ma c’e pero’ che la navicella, trovandosi appunto in una “bolla di spazio curvo” non dovrebbe subire ne’ gli effetti previsti dalla relatività ristretta ne’ essere soggetta ad un “bang luminoso”, mah (?!). Ciao.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Guarda cosa ho travato sfogliando tra i file di questo articolo della Nasa. http://www.nasa.gov/centers/glenn/technology/warp/warp.html

      La barriera del suono è un suono. La barriera del suono viene rotta da un oggetto che è stato fatto di materia, che non suona.
      Gli atomi e le molecole che compongono la materia sono collegate da campi elettromagnetici, la stessa roba di cui è fatta la luce.
      Nel caso della barriera della velocità della luce, la cosa che sta cercando di rompere la barriera è costituita dello stesso materiale come la barriera stessa.
      Come può un oggetto viaggiare più veloce di quella che collega i suoi atomi?

      Ora, da questa affermazione mi viene da fare un’altra considerazione.
      Se la luce (fotoni) non ha massa e viaggia a velocità “c” solo perché è un campo elettromagnetico per lo stesso motivo la materia (massa) per viaggiare, nello spazio, a velocità “uguale” a quella della luce deve essere dello stesso materiale della luce, ovvero associarsi ad un campo elettromagnetico di massa zero. E non infinita.
      Ma forse mi sbaglio ancora.

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  5. bruce ha detto:

    ” ….. in un mezzo di una certa densità la velocità della luce PUO’ essere superata da particelle che hanno massa, e’ nel vuoto che non si puo’…..”

    Caro marghian detta così può sembrare che la velocità della luce può essere superata in un mezzo denso. Non è così. Forse hai male interpretato la fonte o ti sei espresso male.

    Non conoscevo l’effetto Čerenkov. Siccome la cosa mi suonava male, allora mi sono informato.

    E’ più diffusamente conosciuto agli addetti ai lavori che la velocità della luce diminuisce a causa di due fattori di cui è inversamente proporzionale alla loro radice quadrata: la permettività elettrica e magnetica: Nel vuoto questi due fattori rendono insuparabile la velocità della luce a qualsiasi materia (che ovviamente non può andare all’infinto. Mia riflessione)
    Inoltre la luce subisce interazione con la materia. Parte viene assorbita, parte viene deviata (scattering, riflessione e diffrazione)

    Cosa succede in un mezzo denso o più propriamente detto “dielettrico”?
    La velocità della luce “rallenta” a causa dei due fattori che ho detto sopra e a causa dell’indice di rifrazione del mezzo.

    Ora può avvenire che se una particella (e NON una massa) è carica elettricamente, attraversando questo mezzo (dielettrico), può dar luogo alla emissione di particelle gamma che viaggiando a velocità “v” possono superare la velocità della luce in “quel” mezzo, (senza tuttavia superare la velocità della luce “c”), ovvero la velocità “ ridotta” c’ ” per rifrazione della luce nel mezzo.

    Quindi la velocità nella luce “c” non viene superata, bensì la velocità “ c’ ” della luce ridotta nell’attraversare un mezzo dielettrico “opaco” data da c’=c/n.

    Da quello che ho letto questo avverrebbe proprio per l’effetto Čerenkov che genera un cono d’onda come il cono d’onda del suono.

    In realtà è più corretto parlare di angolo (V) di Čerenkov dato da
    cosV = c/nv = c’/v
    dove, come ho detto, c/n è la velocità ridotta della luce a causa dell’indice di rifrazione n, mentre v è la velocità della particella carica gamma.

    Questa formula ci dice che
    Se v=c’, ovvero la velocita della particella carica è uguale a c’, velocità ridotta della luce, si ha
    cosV=1
    che significa che V=0, non c’è alcuna radiazione

    Pertanto l’effetto Čerenkov si manifesta solo per v maggiori di c’ (velocità della luce nel mezzo).

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  6. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Ho letto il commento sopra (quello precedente) già ieri sera, ti rispondo adesso. Ho visto il sito dove ho letto “warp-when?”. Praticamente le stesse cose di qui.

    “Forse hai male interpretato la fonte o ti sei espresso male”. Non lo escludo affatto, avendo letto qyualcosa sull’effetto Cherenkov qualche anno fa. Incuriosito, ho guardato qui
    http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_%C4%8Cerenkov
    praticamente è quanto mi hai spiegato tu.

    “Quindi la velocità nella luce “c” non viene superata, bensì la velocità “ c’ ” della luce ridotta nell’attraversare un mezzo dielettrico “opaco” data da c’=c/n.”. Infatti, io con la frase “” in un mezzo di una certa densità la velocità della luce PUO’ essere superata da particelle che hanno massa, e’ nel vuoto che non si puo’…..” intendevo proprio che la velocità ^ridotta della luce nel mezzo puo’ essere superata..”.

    Divagando un po’, nella pagina wikipedia c’e scritto anche che ““In Star Trek, le astronavi, mentre sono a curvatura, viaggiano immerse in un tunnel composto dall’effetto Čerenkov caratterizzato dalla tipica radiazione azzurra” e, divagando ancora, ““In Mass Effect se si passa troppo repentinamente dalla velocità subluce alla velocità superiore a quella della luce il motore ad eezo della nave genererà delle pericolose radiazioni dovute proprio all’effetto Čerenkov”..”. Cosi’, per curiosità letteraria..”. Ciao.

    Marghian

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  7. bruce ha detto:

    Ciao marghian, altro giro altra corsa.

    Visto che stiamo nel campo delle particelle superluminali voglio parlare di qualcosa che forse ti stupirà o forse no: i tachioni.
    E’ opinione diffusa che i tachioni sono particelle che superano la velocità della luce. Giusto?
    Beh dietro questa convinzione c’è un grosso equivoco. I tachioni non esistono.
    Sorpreso?

    Ho largamente parlato della materia esotica, come particelle con una componente positiva e negativa che vanno e vengono dal mare quantistico nel mondo reale annichilendosi reciprocamente. Ma parliamo sempre di masse.
    I tachioni non hanno massa, come i fotoni, eppure vanno più veloci. Cosa vuol dire? Avendo pari massa nulla queste fantomatiche particelle non dovrebbero superare la luce.
    Allora cosa c’è di più piccolo di una massa nulla?
    Una massa immaginaria.

    Tutto comincia da qui.
    Anzi dalla solita equazione di Einstein (dove è caduto il nostro amico Ernesto e non si è ancora rialzato 😆 infatti dopo avermi escluso dalle sue amicizie, dopo aver rifiutato la mia nuova richesta in segno di mano tesa, mi impedisce anche l’accesso. Ma si può essere così str….)

    E=mc^2/radice(1-v^2/c^2)

    Ebbene, mi devi credere, da qui si evince che per v maggiore di c la radice diventa negativa.
    Es: per v=2c, radice(1-4)=radice(-3)=radice(-1)*radice(3)=j*radice(3), dove j è la parte immaginaria.
    Una equazione con radice negativa non da soluzioni. Allora si ricorre ai numeri immaginari previsti dalla algebra. Ciò significa che m è un numero immaginario, che equivale a dire che questa particella, il tachione, è una particella “immaginaria” ed esiste “solo” per velocità superiori alla luce.

    E’ dire la stessa cosa se osserviamo che se m è immaginario, il denominatore della frazione deve essere immaginario per mantenere l’energia reale (visto che un immaginario diviso per un altro immaginario dà un reale). Il denominatore è immaginario se la quantità all’interno della radice è negativa, il che avviene se v è maggiore di c.

    Altra cosina simpatica.
    Un effetto curioso è che, a differenza delle particelle ordinarie, la velocità di un tachione aumenta al diminuire della sua energia. Questa è una conseguenza della relatività ristretta in quanto il tachione, in teoria, ha una massa che elevata al quadrato è negativa

    Quindi i tachioni sono particelle “immaginarie” previste solo da formule in pieno rispetto della relatività ristretta.
    Per ora solo dei … cacchioni 😆
    Ciao

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ciao Bruce. Tutto molto intereressante. “Beh dietro questa convinzione c’è un grosso equivoco. I tachioni non esistono. Sorpreso?”. Per nulla, anzi di mio ho sempre pensato che “i tachioni sono forse delle particelle che esistono solo in teoria. Ho anche pensato che , avendo i tachioni una velocità superiore a quella della luce, questi devono avere anche una massa negativa (viaggiare anche su un tempo negativo?!) , cosa non riscontrabile nella realtà e dunque immaginaria. Seguire i tuoi “passaggi” matematici mi ha confermato tutto questo. Nessuno stupore, dunque.

      Stando cosi’ le cose pero’ non dovrebbe esistere nemmeno la radiazione di Hawking! Questa sarebbe infatti generata da coppie di particelle nate da quel continuo “zampilalre” di particelle virtuali nel vuoto quatistico. Ecco cosa ho letto su Wikièedia: “.. Una particella della coppia cade nel buco nero, mentre l’altra riesce a sfuggire nell’universo esterno. Per rispettare il principio di conservazione dell’energia complessiva, la particella che è precipitata nel buco nero deve avere energia ^negativa (rispetto a un osservatore che si trovi lontano dal buco nero)..”.

      Queste paerticelle di energia-e massa- negativa sarebbero dei tachioni (o no?) Pero’, se i tachioni non esistono, va a finire male anche per la radiazione di Hawking… Ciao.

      Marghian

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  8. bruce ha detto:

    Quando una massa ha valore nullo significa che ha valore zero. Non esistono masse con valori più piccoli delle zero.
    Quando si dice che una massa ha valore positivo o negativo è solo un modo convenzionare di attribuire un segno a particelle con carica opposta (ogni particella ha la sua antiparticella). Convenzionalmente a masse (particelle) positive si attribuiscono forze attrattive (gravità) mentre a masse (particelle) negative forze repulsive (energia oscura). Una particella di massa negativa non significa che abbia massa inferiore allo zero.
    Credo che questo doppio comprtamento delle particelle spieghi la radiazione di Hawking, credo.

    I tachioni invece hanno massa immaginaria, né nulla né negativa né positiva. Sono solo particelle che “vivono” nelle formule matematiche.
    Infatti ciò deriva dal fatto che il denominatore del fattore di Lorenz dipende dalla radice quadrata di un numero negativo quando la sua velocità supera quella dela luce. Questo non significa che abbia massa negativa.

    Per tornare alle velocità superluminali faccio un’altra considerazione.
    I fotoni per viaggiare alle velocità della luce hanno bisogno di avere massa zero. Come è possibile solo immaginare che particelle per superare la velocità della luce devono avere massa infinita (luogo comune)?
    Non ci sono masse infinite nello spazio che viaggiano alla velocità della luce. I tachioni per viaggiare, nelle formule, a velocità superiori alla luce devono avere massa immaginaria, al di sotto esistono solo le masse “reali”.
    Quindi nessuna massa piccola o grande può diventare infinita a velocità maggiori alla luce.

    C’è un’altra cosina che mi viene in mente ma ora è tardi.
    Ciao

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    • MARGHIAN ha detto:

      “Una particella di massa negativa non significa che abbia massa inferiore allo zero”. Ecco cosa non mi era chiaro, nè mi era tanto chiaro il concetto di massa immaginaria (ne parlò anche Zichichi in tv- che in proposito disse “è tutta matematica…”.

      “Come è possibile solo immaginare che particelle per superare la velocità della luce devono avere massa infinita (luogo comune)?”. Vero. Il “luogo comune”, che poi viene usato proprio per sostenere che C non si puo’ superare (“ci vorrebbe una massa infinita..”).

      “C’è un’altra cosina che mi viene in mente ma ora è tardi”. Avrai guardato la partita, come me… Ciao.

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  9. MARGHIAN ha detto:

    (“ci vorrebbe una massa infinita..”). Il luogo comune dice “ci vorrebbe una energia infinita per spingere un oggetti di massa infinita…”..

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  10. Rebecca Antolini ha detto:

    Buon giorno … bella la tua domanda “Come fanno gli Alieni?”

    Io come modesta casalinga so prprio niente della vellocità della luce e della mitica parola WARP by startrek 😀 … ma una cosa so con certezza, quello che noi per ora sappiamo, sappiamo grazie alla scienza e alla mathematica.. alcune persone comprendano tutto questo con facilità per altri come me me e un argomento molto complesso ( e non riesco comprendere tutto) ma questo non significa che io sono stupida..

    … ma poi ci rifletto un pò e mi faccio una domanda… un paio di anni fa la gente pensava che la terra sia piatta… e poi hanno scoperto che era tonda 😀 … oggi sappiamo tante cose che un paio di anni fa non eravamo ancora di coscienza…

    …cosa sappiamo noi degli alieni e della loro teconologia? … se non sappiamo nemmeno con una certezza di 100 x 100 le origine della vita.. ( a parte quella della scienza ma non ancora scentificamente approvata) ..

    ci sono ancora tante cose che noi non sappiamo e forse nemmeno in grado a comprendere..

    felice giornata Silvano

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ciao Rebecca, “Einstein e la crisi” (il tuo post), ma Einstein mette in crisi noi, che vorremmo che gli alieni e gli ufo esistessero, perche’ lui ci dice: “non si puo’ superare la velocità della luce” 🙂

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Eistein era soltato un uomo… e come sappiamo l’uomo e imperfetto…anche se lui sapeva tante 😀

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        • bruce ha detto:

          Einstein era soltanto un uomo 😆
          Ah ah ah sei sempre forte Rebecca. Immagina se era donna, forse non avremmo avuto le sue teorie.
          A dire il vero l’uomo è imperfetto nel fisico (salute) e limitato nell’intelletto (nella mente).
          Perché?
          Te sai certamente la storia di Satana. Era un angelo a cui il Creatore aveva dato tutti i super poteri ugual a lui. Poi Satana si ribellò e sappiamo come è andata a finire.

          Sembra che all’atto della creazione dell’uomo Gesù disse a suo padre: “lo facciamo a nostra immagine e somiglianza?”
          Col c….. cavolo – rispose, Hai visto cosa è successo con Satana?
          Sembra anche che al ritorno nei cieli, dopo la resurrezione, il Creatore gli abba fatto una lavata di testa per aver detto che gli umani sono uguali a lui.
          “Mica sono imperfetto e limitato come loro”, rispose.

          Non so se è andata proprio così. Sicuramente ci ha fatti imperfetti e limitati di mente per non essere come lui e che la storia di Satana si ripetesse. “Mi hanno fregato una volta non una seconda”. Furbo lui.
          Ciao

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Sei forte.. dopo le vacanze cambia un pò il mio blog… poi scrivo sulle mie fiosofie 😀 …

            … pensi ho anche cambiato un pò la mia idea su Dio.. ma questo non ti racconto ora..

            ti dico soltanto la Bibbia e un libro dei antichi filosofi per tenere la gente sotto controllo…

            ho periodo ti tante riflessioni e decisioni e faccio grande cambiamenti nella mia vita.. es ono anche un pò in pace con me stessa…

            in questo periodo godo anche di una ottima salute…

            oggi ho fatto un post con una canzone di Franco Madau dovrsti ascoltarla… mi ha piachiutto il testo anche se lo è ripettitivo

            ora ti saluto un bacio Pif

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  11. bruce ha detto:

    Caro marghian in merito a questa questione della radiazione di Hawking che hai sollevato ti dico quello che io ho capito.
    Un po’ ne avevo già parlato in questo mio articolo (https://silvanodonofrio.wordpress.com/2014/02/03/che-fine-fanno-gli-oggetti-che-cadono-nel-buco-nero-parte-seconda-la-radiazione-di-hawking/), ma senza entrare nei dettagli altrimenti la casalinga di Verona mi avrebbe abbandonato definitivamente anche lei come tutte le altre 😆

    Parto da lontano.
    Intanto questa radiazione è solo ipotizzata e finora non ne è stata trovata traccia.
    Da cosa deriva allora la ipotesi di questa radiazione?
    Dal principio di conservazione della materia, ovvero la materia non può scomparire una volta ingoiata dal buco nero. Quindi, o rimane nella pancia del buco nero o da qualche parte deve uscire.

    In realtà questo effetto non è provocato in se per se dal buco nero, ma dalla cosiddetta area chiamata orizzonte degli eventi. Non si sa (o quantomeno non lo so io) quanto è grande questa area che ovviamente dipende dalla massa del buco nero.
    Sta di fatto che prima di questa area non succede praticamente niente. Oltrepassata questa area si finisce dritti dritti in bocca al buco nero.
    Succede che in una zona appena oltre l’orizzonte degli eventi questa radiazione è il risultato di particelle e antiparticelle “virtuali” (esotiche) nate nel vuoto cosmico diventerebbero reali a causa della forza gravitazionale del buco nero.
    Queste radiazioni dovrebbero essere il frutto delle fluttuazioni quantistiche del vuoto cosmico che provocano la comparsa di coppie di particelle e antiparticelle in prossimità dell’orizzonte degli eventi.

    A questo punto una particella cade nel buco nero mentre l’altra riesce a sfuggire diffondendosi nell’universo.

    Ora te mi chiedi che fine fa la particella precipitata nel buco nero.
    Dalle informazioni che ho raccolto alla particella che cade nel buco nero viene assegnato il segno negativo (energia) perché va in direzione opposta alla particella che è sfuggita. Avendo segno negativo andrebbe a neutralizzare le particelle nel buco nero e verrebbe rispettato il principio della conservazione dell’ergia complessiva.
    Di più nin’ so’.
    Dolce notte

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  12. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Sì, ricordo bene il tuo post, tanto che mentre scrivevo il mio commento dove sollevavo queta questione pensavo “bruce ha fatto qualche cosa in merito, proprio sulla radiazine di Hawking. MI rendo perfettamente conto che questa radiazione è solo teorica.

    “Anche i buchi neri emettono particelle” era il titolo di un articolo che lessi-almeno una ventina di anni fa. “Non è che un buco nero emetta particelle, queste forse si formano nei pressi di esso..”. Il riferiemnto era sicuramente alla radiazione di Hawking, quel “nei pressi di esso” fa pensare all’orizzonte degli eventi, dove la gravità e’ fortissima e le particelle virtuali “farebbero a tempo”-diciamo cosi, e’ una considerazione mia..- a “diventare reali”, ed una dei componenti della coppia a cadervi dentro andando oltre l’orizzonte degli eventi diventando parte del buco nero stesso. Andando nei dettagli, poi, avverrebbe- condizionale d’obbligo…- che queste particelle, con energia negativa, farebbero perdere massa- se ho ben capito- al buco nero (come sai Hawking aveva pensato a questa radiazione per spiegare perche’ un buco nero “evapora”. Le particelle-diventate reali- con energia positiva, invece, viaggerebbero nell’etere, e qeusto fa pensare proprio ad una vera e propria radiazione, avendone tutte le caratteristiche. Ciao.

    Marghian

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  13. MARGHIAN ha detto:

    “(come sai Hawking aveva pensato a questa radiazione per spiegare perche’ un buco nero “evapora”..))) chiusa parentesi.. 🙂

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  14. Francesco ha detto:

    Domanda da Ignorante:
    Ma se i fotoni hanno massa = 0 perché la gelatina trasparente in equilibrio stabile ma, come dire sensibile, quando è colpita da una luce laser a bassa potenza cade ? Sta cosa non l’ho mai capita 😀
    Detto questo Grazie infinite per l’articolo e tutti i suoi commenti anche se … mannaggia …. io ci spero di vederlo un motore Warp !

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    • bruce ha detto:

      Caro Francesco, allora siamo in due. Non so nemmeno di cosa stai parlando. Forse del fotovoltaioco, non so. Quindi scusa per la delusione.
      Potrei fare come hanno fatto alcuni fisici che sono intervenuti qui dentro facendo molta teoria, per altro nota, e nessuna risposta concreta, teoria dei quanti e … “quant’altro”.
      Ti do un indirizzo di sito dove il gestore (amico) è un fisico teorico e può dare risposta a tutte le tue domande: http://ilpoliedrico.com/
      Comunque grazie per aver letto.

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