Cos’ha di così speciale la velocità della luce? (massa e energia)

Dove eravamo rimasti? Ecco ora ricordo. Ci stavamo domandando quanta energia bisogna fornire ad una massa in movimento  per fare viaggiare una astronave nello spazio alla velocità della luce. Nel frattempo ci siamo imbattuti senza volerlo nella relatività ristretta che si basa essenzialmente su due postulati fondamentali: • Primo postulato (principio di relatività particolare): tutte le leggi fisiche sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali; • Secondo postulato (invarianza della velocità della luce): la velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore in tutti i sistemi di riferimento inerziali, indipendentemente dalla velocità dell’osservatore o dalla velocità della sorgente di luce.

Riprendiamo quindi il nostro discorso sulla quantità di energia necessaria per  accelerare una particella di massa m, inizialmente in quiete, fino alla velocità v.

Ok! ora attento Bleff (è il mio cane appassionato di astrofisica), sta per arrivare il botto finale.
Nella fisica classica, questa energia si ottiene moltiplicando la massa per il quadrato della velocità da raggiungere e dividendo il risultato per due, come abbiamo visto nella prima parte. EnergiaCinetica Nulla ci impedisce di superare la velocità della luce, a patto di avere abbastanza energia da spendere. Il problema è che ora ci troviamo nello spazio e come abbiamo visto non valgono le trasformate (regole) galileiane. Per calcolare tale energia Einstein allora fa ricorso alle trasformazioni del fisico olandese Lorentz (che vi risparmio).

Cosa sono queste trasformate? Sono equazioni. Equazioni che trattano le velocità (ma anche lo spazio ed il tempo) quando si avvicinano a quella della luce. Quando le velocità di un qualsiasi corpo in movimento sono molto inferiori alla velocità della luce c, per passare da un sistema di riferimento inerziale a un altro sempre inerziale valgono le trasformazioni di Galileo anche per la fisica moderna. Quando invece le velocità si avvicinano a quella della luce, le trasformazioni di Galileo vengono sostituite da un nuovo gruppo di trasformazioni, dette trasformazioni di Lorentz. Ad aggiustare le cose Lorentz introdusse un fattore che questa volta è necessario riportare: dove v è la velocita del corpo e c è la velocità della luce.

A cosa serve questo fattore? Ad introdurre un altro concetto: la massa relativista.

La massa relativistica
Le tre grandezze fondamentali che descrivono un sistema meccanico sono la lunghezza, il tempo e la massa. Secondo la teoria della relatività ristretta, le prime due sono relative, ovvero dipendono dal sistema di riferimento nel quale vengono misurate. Ci si potrebbe aspettare che lo sia anche la terza (la massa). E infatti Einstein introdusse il concetto di massa m0, detta massa a riposo, e una massa m quando è in moto a velocità ‘v’ legate dalla relazione : massa relativistica La ragione pratica della introduzione di questo fattore di Lorentz è confermata della fisica delle particelle elementari. Per esempio negli esperimenti con i muoni, la crescita relativistica della massa delle particelle è stata confermata numerose volte e la relazione scritta sopra si è dimostrata valida. Poniamo betafactor Ed ora attenzione. E’ richiesto un piccolo sforzo di memoria scolastica. (per chi non ha dimestichezza, si fidi).

CASO A) Per v = 0 (ovvero per velocità del corpo molto basse rispetto alla velocità della luce da considerarla trascurabile)

β = 0

ovvero il limite (la tendenza) di γ per velocità v che tendono a zero è uguale a 1.

γ = 1

ovvero

A basse velocità di v, la massa a riposo coincide con la massa in movimento.

CASO B) Se invece  supponiamo che la velocità del corpo v uguagli la velocità della luce c:

v = c

si ha β = 1

γ = 1/0 (uno diviso zero)

sappiamo che un numero diviso zero da infinito come risultato ()

ovvero

Tradotto in termini comprensibili: per una velocità v che tende al valore di c il fattore di Lorentz  γ  quindi diventa infinito alla velocità della luce.

PER VELOCITA’ CHE TENDONO ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE IL FATTORE DI LORENZ DIVENTA INFINITO

Bene, ora che hai capito questo caro Bleff, adesso ritorniamo alla nostra cara energia. Senza entrare nei dettagli, tutti conosciamo la famosa formula di Einstein: (dove, per comodità di scrittura, m è la massa a riposo) espressa in joule.

In realtà, come abbiamo visto, va considerata la massa in moto a velocità v (e non a riposo) e la formula di Einstein va corretta con il fattore di Lorentz. FormulaEnergiaEinestein2.gif A questo punto facciamo lo stesso ragionamento fatto precedentemente per la massa m.

Supponiamo v = c (velocità di un corpo pari alla velocità della luce)

il valore della radice quadrata diventa 1-1=0, e la frazione è un numero (numeratore) diviso zero (denominatore). Il risultato è infinito. Ovvero:

PER ACCELERARE UN CORPO ALLA VELOCITA’ DELLA LUCE OCCORRE FORNIRE UNA ENERGIA INFINITA

CONCLUSIONE
Cosa vuole significare tutta questa pappardella? La pappardella è stata necessaria a conferma della validità del ragionamento che porta a queste conclusioni: per accelerare un oggetto avente massa maggiore di zero fino alla velocità della luce ‘c’ sarebbe necessario una accelerazione finita per un infinito periodo di tempo, o una accelerazione infinita per un limitato periodo di tempo.

• In entrambi i casi comunque tale accelerazione richiederebbe una quantità infinita di energia. Oltrepassare la velocità della luce in uno spazio omogeneo richiederebbe perciò un’energia più che infinita, concetto che non è sensato.

Per una particella avente massa reale non nulla, o velocità iniziale < c, non è possibile viaggiare a velocità superluminali.

Per buona pace del mio cane che mi guarda con aria perplessa. Neanche mezza soddisfazione per questa mia fatica ed è ritornato a …. dormire.


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43 risposte a Cos’ha di così speciale la velocità della luce? (massa e energia)

  1. strangethelost ha detto:

    Per colpa del “Teorema di Pitagora” che ho capito solo mooooooooolto dopo ho avuto due bocciature! Per cui dove ci sono formule e affini io non capisco una cippa !
    Ciaoooooooo
    liù

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    • bruce ha detto:

      A Bleff ho consigliato di guardare le formule come se fossero figure e di leggere solo le conclusioni. Mi ha detto che funziona.

      Ma colgo l’occasione.
      Generalmente non metto formule per non appesantire la lettura e perchè non tutti sanno recepirle.
      In questo caso sono stato quasi obbligato.
      Perchè?
      Questo tipo di argomenti vengono intercettati facilmente dai motori di ricerca e vengono letti molto frequentemente su internet specialmente dagli appassionati degli ufo che danno tutto per scontato come se i viaggi intergalattici sono una specie di scampagnata fuori porta della domenica. Quindi in questo caso mi piace mettere qualche formula.

      Infatti la presenza di queste formule dimostrano che questi viaggetti non sono per niente facili (fino a prova contraria di qualcuno che finora nessun ufologo ha saputo produrre) perché le leggi della fisica sono molto rigide (gli atomi sono uguali in tutto l’universo) e se sono valide per noi lo devono essere anche per gli extraterrestri.

      L’obiettivo è quello di … fare stare la gente un po’ coi piedi per terra. Cosa c’è di meglio della “prova provata” di quattro formule?
      Cmq grazie anche se non hai capito una cippa. Basta il pensiero. 😆

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  2. gabriarte ha detto:

    ecco perchè si procede a tappe dalla terra alla luna a marte per me arrivare a capire la fisica è come dover andare alla velocità della luce devo procedere a piccole tappe ciao buona giornata

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  3. Rebecca Antolini Pif ha detto:

    Scusa la mia scarsa presenza, ma in questi giorni non sono molto presente qui in WP, abbi un bello fine settimana e una serena domenica di San Martino con amicizia Pif 😉

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  4. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Volevo vedere “cos’ha questa velocità della luce di tamto importante”.
    Nel legger-ti ho trovato conferna delle cose che, se non proprio in maniera precisa o tecnica, già conoscevo. Le implicazioni della relativita’ sono tali per cui nulla di materiale-di massivo- supera il limite della velocita’ della radiazione-la luce e’ radiazione-.

    Immaginavo anche che questo post intendesse anche “scoraggiare” chi ancora crede nelle visite extraterrestri. Ciao Bruce.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Mi fa piacere il tuo apprezzamento.
      Vedi, molti hanno delle convinzioni “a prescidere” (come diceva il buon Totò). Ma la fisica per quanto astratta è reale.
      Hai detto bene: niente di massivo può superare la velocità della luce.
      E poi spesso mi son fatto un altro ragionamento. Quanta energia ha messo in gioco il big bang per far espodere l’universo e farcelo arrivare dopo 13,7 miliardi di anni alla velocità della luce fino a noi? Ammesso l’esistenza dei viaggi spaziali, come può una astronave disporre di tanta energia per farla viaggiare alla stessa velocità?
      Le stesse stelle fanno viaggiare i fotoni alla velocità della luce con la energia fornita da immense reazioni nucleari. Non è minimamente pensabile che possa farlo una astronave.
      Le formule che ho inserito dovrebbere quanto meno far riflettere.
      Ciao e grazie per i tuoi appropriati commenti.
      Bruce

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  5. bruce ha detto:

    Tutto questo non esclude, ovviamente, la presenza di esseri extraterrestri nell’universo.
    Il fatto è che anche gli alieni per quanto ci possano essere superiori e più evoluti di noi devono sottostare alle leggi della natura.
    Non so qual’è la velocità limite permessa (dipende dalla quantità di energia che sono in grado di erogare), ma se il loro pianeta dista (per esempio) 200 anni luce da noi, per raggiungerci dovranno impiegarci almeno 1000/2000/3000 anni. E non vengono a farci una visitina turistica veloce veloce per poi ritornare indietro per altri 1000/2000/3000 anni. E’ illogico. Se vengono, vengono per restarci.
    E non ci sono scorciatoie, la stessa luce l’avrebbe già trovata “naturalmente”.
    ciao

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    • Luca ha detto:

      Piccolo appunto; hai messo un “luce” di troppo accanto a 1000,2000,3000 anni 🙂

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      • bruce ha detto:

        Grazie Luca.

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        • MARGHIAN ha detto:

          Consolati, Luca. Io mi trovo (guarda caso dopo aver postato il commento) ad aver scritto: prole anagrammate “antura” anziche’ “natura”, “aprole” invece di “parole” , qualche parentesi non chiusa o la “doppia firma”, “marghian marghian (secondo marghian scritto sotto il primo). “Sbaglio comune mezzo….” Ciao.

          Marghian

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          • MARGHIAN ha detto:

            “prole”…vedi???!!!

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          • Luca ha detto:

            Beh è la tua prole, perché le hai “partorite” tu quelle parole, o perlomeno il tuo cervello (che non fa tanta differenza), e sono anagrammate, quindi non hai scritto nulla di sbagliato nel commento qui sopra 🙂 fai come me, prima di postare mi prendo sempre un momentino per una ricontrollata, strascico dell’istruzione impartitami e che sento essere stata molto utile 🙂

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          • bruce ha detto:

            Ariciao Luca,
            questa cosa di scambiare le lettere ho notato che è comune quasi a tutti, quindi credo che sia qualcosa che vada oltre il semplice errore di digitalizzazione. La ragione forse sta nel fatto che siamo un po’ tutti dislessici, chi più chi meno.

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  6. MARGHIAN ha detto:

    Un gatto..alieno? E come ha fatto ad arrivare fin qui?!!! Anche per i gatti alieni vale “E=M x C al quadrato” e..quelle formulette, “Lorentz”….

    Scherzi a parte, e’ una gattina simpaticissima e furbetta. A proposito di gatti alieni, in sardo “allenu” significa “estraneo” o “altrui”. “Unu ^pisìttu allenu!” disse mia madre nel vedere in cortile un ^gatto che non era nostro. Io guardai mio fratello e dissi..”se mai è’..unu pisittu alienu…” dato che lui sapeva che leggevo di alieni, di stelle ed annessi e connessi.
    Lo sapeva anche mia madre, pur se non sapeva cosa significasse, in italiano, “alieno”. Lo sapeva eccome. Mi informava lei…

    “Nottèsta fainti sa scienza” (stanotte danno la scienza)… aveva visto Piero Angela.”questa sera Superquark vi parlera’ del cosmo…..”

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    • MARGHIAN ha detto:

      Quanto hai scritto mi ricorda un fisico, od un astronomo che in tv disse: “ma io non so…fare un viaggio di diversi anni-luce per giocare a nascondino con noi….”.
      Mi e’ tutto abbastanza chiaro al riguardo, sebbene non conosca tutto il formalismo matematico che ha “portato a queste conclusioni”.

      Ho letto anche quanto hai spiegato alla Rebecca Pif, “anche loro devono sottostare alle leggi della natura, all’atomo…” in effetti, le invenzioni come ben sai sono solo imitazioni di cose che avvengono in natura. Praticamente non si puo’ inventare una cosa che la natura non permette (il volo a vela, l’elicottero, ingranaggi vari…tutto imita la natura). Il “moto perpetuo” o meglio i falliti tentativi di realizzarlo lo dimostrano (le leggi della termodinamica, le resitenze passive che non si possono eliminare….).

      Curioso…se un corpo che ha massa acquista massa infinita a velocita’ C, allora… un chiodo ed un tir, a quella velocita’, dovrebbero avere…”lo stesso peso”?

      Infinita sarebbe la massa del chiodo..infinita la massa del tir. O sbaglio?

      Altra mia “intuizione”: la velocita’ della luce e’ forse….irraggiungibile? ^ Praticamente, in ^teoria-“scusa” questi due “contrari”-, ci si avvicinerebbe “Asintoticamente “, come si dice, alla velocita’ della luce, senza mai eguagliarla. :)Ciao.

      Maerghian

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      • bruce ha detto:

        Sei molto arguto caro marghian e questo mi piace.
        Lo sai che esiste meno infinito e più infinito e infiniti elevati a varie potenze? Ovvevo infini al quadrato, al cubo e così via. Insomma infiniti infiniti.
        Quindi il chiodo alla velocità della luce ha un infinito di un certo ordine e il tir un infinito di ordine riperiore.
        Bello vero?
        Ciao da
        Bruce

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  7. MARGHIAN ha detto:

    Bellissimo direi! Ma gia’ nella “semplice” geometria, negli enti geometrici di base, ti trovi infiniti piu’ grandi ed infiniti piu’ piccoli. La retta e’ un infinito. La semiretta, “la meta’ della retta”, e’ infinita…ma e’ la meta’, un infinito.. “piu’ piccolo”. I segmenti hanno infiniti punti, comunque lunghi siano questi segmenti. Un segmento di 1 cm e’ un infinito-di punti- piu’ piccolo di un segmento di dieci metri… 🙂 o no?
    Ciao Bruce.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Proprio così caro marghian.
      A scuola lo studio delle funzioni era la mia passione. Poi sono finito a fare tutt’altro lavoro.
      Così è la vita.
      Ciao

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      • MARGHIAN ha detto:

        Gia’, la vita ci porta dove “non vogliamo” ma poi “ci si adegua”, come anche io avrei voluto fare l’insegnante di lettere-a 16 anni, a 18 pensavo gia’ a matematica e fisica- ma poi…”a trabballai”, a lavorare (curioso come “lavoro “, in sardo, evidenzi il senso di fatica: “trabballu”…non ricorda un po’ la parola “travaglio”? Piccola nota “glottologica”).

        Le mie nozioni di geometria si sono fermate a Pitagora, Euclide, talete… ma ricordo molto bene quanto studiato… 🙂 o quasi. :)Ciao Bruce.

        Marghian

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        • bruce ha detto:

          “trabballai” assomiglia molto al travailler francese.
          Mia figlia, dopo un periodo … di riflessione (chiamiamolo così) ha ripreso gli studi universitari cambiando facoltà.
          Dovrò sicuramente aiutarla e così sto ripassando chimica, poi arriverà fisica. Quindi oltre al cane ora ho trovato un altro modo per tenermi occupato oltre a scivere qui dentro.
          ciao, riesco … col cane, passeggiata notturna, porca miseria.
          Ciao

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          • MARGHIAN ha detto:

            “per tenermi occupato”..io invece vorrei un po’ piu’ di tempo per i miei interessi. Vero, “travailler” od anche “trabajar” in spagnolo. Francese, Spagnolo, ed anche il sardo..sono parenti (parlate neolatine). Buona passeggiata con Blef. Ciao.

            Marghian

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  8. MARGHIAN ha detto:

    Ciao luca. Immaginavo qualche battuta su “prole”. Certo, nel commento sopra non ho sbagliato perche’ ho scritto le parole anagrammate come esempio, ma nello scrivere in fretta..mi capita.
    “Una ricontrollata”… lo so, potrei anche scrivere prima su Word che con il controllo ortografia mi fa notare gli errori, ma mi viene piu’ spontaneo scrivere direttamente sulla casella dei commenti.
    E a volte-e spesso- si ha fretta. Comunque… Ciao Luca.

    marghian

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  9. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. :)Io coniai spontaneamente, scrivendo un commento, “dislessia dattilo”.
    Nel mio caso (caso, poi….manco fosse chissa’ quale problema….) ho capito che si tratta proprio della “meccanica” del digitare sulla tastiera. “Antura” (natura”). “Eppure mi sembra di avere scritto “natura”.
    In un’altra occasione scrissi “amdre” (madre). Ho notato che talvolta, un dito “arriva prima dell’altro”-^il mignolo, quasi sempre . La “a” che viene infatti scritta prima della “m” ed ecco che come risultato delle volte scrivo …”amdre”. Ciao Bruce.

    Marghian

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  10. MARGHIAN ha detto:

    In effetti me lo hanno detto, “mani da pianista”. “Ma non sono le dita che fanno il suonatore” come non e’ l’abito che…..” :)Ciao Bruce.

    Ho letto che Darwin non ti piace tanto-se non ho capito male-. Si’, so che l’evoluzionismo e’ solo una teoria, e molte cose sono da capire, con tutti quegli “anelli mancanti”…

    “Basata su fondamenti religiosi”..chissa’ perche’ io pensavo il contrario. Sembra pero’ che Darwin era credente (pare che avesse “voltato le spalle” alla religione per via di un dispiacere: gli mori’ una figlia da giovane….non so se ricordo bene, mi sembra fosse per questo che lui …) . Ciao.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      In realtà non è che non mi piaccia, ma era la teoria di quanto di meglio c’era a quei tempi. E ce l’hanno insegnata nelle scuole come facente parte della scienza, che scienza non è, perchè non c’è alcuna prova scientifica.
      Poi come sai la scienza va avanti, come su ogni sua branca scientifica, mentre la teoria darwaniana è rimasta al palo ma fortemente sostenuta dalla base dura tradizionalistica legata a concezioni ancora “divine”.
      Per ora in mancanza di altro e fin quanto non nasce una teoria “provata” la accettiamo con tutte le riserve del caso.
      Come si dice: questa minestra o …… 😆
      Un caro saluto
      Bruce

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      • MARGHIAN ha detto:

        Continuo qui.. Ciao Bruce. Ho capito, “cio’ che passa-va il convento” in quegli anni. Darwin e’ stato comunque un grande, e sebbene fosse solo un naturalista, dobbiamo ammettere che “per quei tempi” egli sfido’ comunque l’establishement del tempo (Per dire che discendiamo dalle scimmie e non da “adamo ed eva” ci voleva allora “figaus fottis”-fegato forte- come diciamo noi).

        La gente-escluso qualche scienziato- allora credeva-e non solo i testimoni di geova come oggi- che il mondo fu creato in una settimana. “No, in milioni di anni” ed in diverse lunghe fasi evolutive geologiche e biologiche” diceva Darwin… che dimostro’ comunque grande coraggio. Ed aveva una acuta intelligenza.

        Una cosa che non condivido degli evoluzionisti e’ che l’evoluzionismo…sia stato e sia usato come arma contro l’idea della Creazione. Una cosa e’ il “creazionismo”-adamo ed eva, la creazione in 7 giorni..- una cosa e’ la creazione. Ci puo’ essere creazione anche con l’evoluzione. Io metto un seme sottoterra, e la piante cresce in anni…. cosi’ Dio puo’ aver creato una particella densissima-l’analogo del seme- che…in miliardi di anni e’ diventato l’universo che ancora evolve- l’analogo della pianta che crese piano piano-. I credenti ce l’hanno a morte con gli evoluzionisti e questi con i credenti. L’una e l’altra cosa (immanente e trascendente, Dioi e natura possono benissimo coesistere… e’ l’uomo che non riesce a “mettersi d’accordo” ed abbiamo guerre di religione ed anche rivalita’ nel mondo scientifico). Ciao.

        Marghian

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  11. Valerio ha detto:

    Ciao Bruce, ti ringrazio per l’articolo che, per gli ignoranti della materia come me, risulta comunque abbastanza comprensibile. Vorrei chiederti, se hai il tempo, di aggiungere al tuo articolo anche la spiegazione del “Ponte di Einstein-Rosen” (o dei diversi tipi di wormhole anche spiegati da Lorentz) e magari di spiegarmi (con la stessa semplicità, ti prego!) il perchè anche questo non potrebbe essere una spiegazione plausibile ai viaggi nello spazio. Premetto che capisco benissimo che siano solo delle teorie, ma non potrebbero essere una chiave di lettura diversa e forse più efficace di osservare la cosa, dato che (se ho capito bene) aggirerebbero il difficile problema della velocità della luce?
    Grazie.

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    • bruce ha detto:

      Ciao Valerio, grazie a te per aver letto l’articolo.
      Intanto voglio precisare che non sono un “astrofisico”. Sono uno come te, che forse dedica un po’ più di tempo a questi argomenti. Non sono nemmeno uno di quei tanti informatori scientifci che credono di saperla lunga, ma che in realtà cercano solo consensi e farsi un po’ di pubblicità nel mondo scientifico che conta. Quelli veri, ce ne sono pochi in giro e sono tutti impegnati con i siti “istituzionali”. Io scrivo per me, non ho pretese, insomma mi diverto.
      Detto questo, qualcosina ho buttato giù in merito alla tua domanda e spero che tu la trovi soddisfacente:

      Viaggiare nel buco di tarlo


      Un saluto

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      • Valerio ha detto:

        Grazie mille Bruce, ho letto l’articolo sul buco di tarlo e devo dire che per un semplice appassionato di fantascienza come me è facile da comprendere, diversamente degli articoli scientifici del settore, quindi benissimo. Allora, oserei concludere, non è del tutto impossibile che qualche civiltà con conoscenze superiori alla nostra abbia trovato il modo di viaggiare un po’ per tutto il cosmo e che si sia imbattuta su questo pianetuccio che noi chiamiamo Terra. Dopotutto potremmo affermare con certezza che nessuno dei nostri nipoti ne pronipoti attraverserà mai un Buco di Tarlo ma come possiamo, invece, escludere che tra un paio di milioni di anni la razza umana (ammesso che non si autodistrugga) riuscirà in questo viaggio? Scrivo questo perchè la grande Margherita Hack, faro dell’astrofisica mondiale, in varie interviste ha da sempre escluso la possibilità che l’uomo sia entrato in contatto con una razza aliena proprio a causa dell’impossibilità di un tale viaggio ma, nonostante le sue enormi conoscienze nel settore, mi è sempre sembrata un’opinione un po’ azzardata. Personalmente, ci tengo a specificarlo, credo che l’ufologia sia per lo più una grossa bufala, montata per attirare i creduloni, ma ritengo che sia piuttosto difficile smontarla utilizzando le nostre conoscenze nel settore della fisica proprio perchè è un campo che per gran parte resta ancora inesplorato. Anche le meraviglie del CERN (la scoperta del Bosone di Higgs; l’incessante caccia alla materia oscura, ai tachioni ed ai gravitoni) sembrano, in fondo, mostrarci solo l’inizio di un cammino che neppure riusciamo ad immaginare dove ci condurrà. Sbaglio?
        Grazie per la bella chiaccherata e per la tua disponibilità.

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        • bruce ha detto:

          Grazie a te Valerio. Vedo che sei ben informato ed hai ragione nel dire che la fisica è ancora un campo tutto da esplorare ed io aggiungerei estremamente affascinante per i motivi che hai elencato. Questo è il bello della scienza, la rincorsa alla conoscenza. Quando la scienza sa, da spiegazioni, quando non sa ….. tace, attende, osserva, studia.
          Un caro saluto.

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  12. max ha detto:

    ciao bruce
    è da poco che ho iniziato a leggere i tuoi articoli e sono molto interessanti !!
    complimenti
    ma avrei una domanda da porti: se per viaggiare alla velocità della luce ci serve un’ energia infinita a disposizione per un’ astronave, da dove la tira fuori tutta quell’ energia la luce? anche una volta abbandonato il corpo dal quale proviene? :/

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    • bruce ha detto:

      Ciao max, nessuna astronave potrà mai volare alla velocità della luce, proprio perchè impossibile disposse di una energia infinita, lo possono fare solo i fotoni perchè privi di massa.

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  13. hiroji kurihara ha detto:

    Speed of Light : Reexamination

    Plane waves of light (wavelength is constant) are coming from just above. An observer is moving horizontally at different speed. Speed relative to the waves does not vary. But speed relative to photons or light ray will vary (both will be real existence). With the formula : light speed = f λ, speed of waves can be shown. However, speed of photon and light ray will not be shown. Because of large speed of light, this problem is not noticeable.

    In outer space, plane waves of a star light are coming. An observer is at a standstill. Speed of light waves and photons (light ray) relative to the observer will not be the same (in general). By the way, speed of light waves and of photons (light ray) relative to the aether frame will be the same (as a physical constant : not c, maybe).

    Sorry, I cannot receive E-mail. I do not have PC.

    http://www.geocities.co.jp/Technopolis/2561/eng.html

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