Quale fine dell’Universo? – parte prima: dal Big Bang al Big Crunch

bigbangOramai sembra essere diventato lo sport preferito dagli astrofisici. Il superamento del Big Bang.
Una gara a colpi di teorie. Ma risultati zero.
Per ora.

Passano le mode e sembra che anche il concetto di Big Bang, come l’evento iniziale da cui ha avuto origine il nostro Universo stia ormai passando di moda.

Perché?
Perché la teoria della relatività generale non è in grado di descrivere ciò che accadde prima del Big Bang.
Perché la teoria ipotizza la esistenza iniziale di una massa puntiforme avente un volume pari a zero ma dotata di energia e densità infinite. Una esistenza iniziale tanto particolare che gli scienziati l’hanno chiamata “singolarità”.

La teoria suggerisce inoltre che una tale singolarità dovrebbe esistere al centro dei buchi neri ma, di nuovo, la relatività generale viene meno nel descriverla in un punto del tempo appena prima del Big Bang.

Non so se ci avete capito qualcosa, ma il fatto è che la singolarità iniziale del Big Bang, sarebbe sorta praticamente dal nulla e esplodendo avrebbe creato non solo l’energia e la materia ma anche lo spazio e il tempo.
Per il principio della conservazione della energia la teoria della relatività non spiega da dove essa arrivi.
Un bel grattacapo.

Allora si fa strada la ipotesi che invece di ammettere l’esistenza di una singolarità poco prima del Big Bang, ci fossero i ‘frammenti’, per così dire, di un universo collassato che esisteva prima del nostro.

L’idea non è nuova.
In altre parole, il nostro Universo non emerse dal nulla con un Big Bang di se stesso, piuttosto esiste un ciclo infinito dove un universo collassa verso un punto molto piccolo per poi esplodere in un Big Bang che, a sua volta, collassa per poi esplodere secondo un processo ciclico, o a “loop” appunto, che va avanti per sempre.

Insomma niente Big Bang come evento unico, niente multi-universi, niente altri scenari fantascentifici.
Diversi scienziati hanno ipotizzato che l’Universo abbia un movimento ciclico ed eterno (Universo oscillante o pulsante), ossia una sequenza infinita di Big Bang e successivi Big Crunch (Grande Collasso).

big-crunch-theory-big-bounce

Quello che manca sono le prove.
Ma a noi questo per ora non interessa.
Proviamo invece a seguire il ragionamento degli scienziati fin dall’inizio.

La ciclicità dell’Universo dipende, evidentemente, dalla sua velocità di espansione, ovvero dalla quantità di materia+energia esistente, quindi anche dalla materia oscura e dalla energia oscura.

Perché l’Universo arresti l’espansione e inizi la fase di contrazione (in un futuro molto lontano), la materia ed energia dell’Universo deve esse capace di contrastare la sua espansione che attualmente sembra inarrestabile.
In parole povere, esiste un valore critico della densità media della materia dell’universo, solitamente denominata Ω, che determinerebbe il suo destino.

Le più recenti osservazioni, però, hanno rilevato che la densità media dell’Universo visibile ed invisibile ha un valore pressoché coincidente con Ω. Un equilibrio tra le forze. Nè avanti, nè indietro.
Chi vincerà?
Sembra che la natura si diverta a tenerci con il fiato sospeso.

Insomma non sappiamo se l’universo è destinato ad espandersi infinitamente o a collassare.

Allora qual’è la fine dell’universo? Qual’è la verità?
Sono stanco e devo anche uscire col cane. Ve lo dico nella prossima puntata.


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32 risposte a Quale fine dell’Universo? – parte prima: dal Big Bang al Big Crunch

  1. gabriarte ha detto:

    la nostra morte è il nostro buco nero veniamo inghiottiti senza sapere se per noi ci sarà un’infinito se ci sarà ancora il tempo ma con sicurezza sappiamo di lasciare altra vita e questo ci dà la consapevolezza che l’ esistenza e il tempo continueranno fino a a quando riusciamo a pensare e fino a quando ci sarà vita e fino a quando non si finirà di pensare L’infinito è nella nostra vita. non distruggiamo la possibilità di continuarla all’infinito la mia è solo una stupida teoria, nata dal tuo sempre interessante intervento ciaooooooo

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    • bruce ha detto:

      Ciao,
      il mio cane mi rammenda sempre, quando parlo di queste cose, che per lui la fine dell’universo avverrà il giorno in cui ci lascerà, quindi tanto vale non pensarci e godersela alla grande (anche se non mi ha mai detto cosa intende per ‘alla grande’).
      Ma meglio di una vita da cane. (aggiungerei)

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      • gabriarte ha detto:

        io con bleff vado perfettamente d’accordo ciaooooooo

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        • MARGHIAN ha detto:

          “quando finisci tu finisce il mondo” mi disse un amico, allora studente in filosofia. Il gli disse…”soggettivamente”. Nel senso che oggettivamente, il mondo continuera’ ad esistere. Sempre? Forse. Non “la Terra” (fra miliardi di anni non esistera’ piu’), ma la materia e la radiazione (massa-energia) esisteranno, forse, per sempre..e da sempreP Sulla seconda cosa, lo appiamo di meno 🙂

          Ciao Gabriella.

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          • MARGHIAN ha detto:

            “esisteranno, forse, per sempre..e da sempre?”. Cosi’ va meglio 🙂

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          • gabriarte ha detto:

            io mi chiedo ma se non fossimo venuti alla luce non avremmo certo immaginato nulla ascoltato nulla non avremmo pensiero e non potremmo porci domande ne ottenere risposte mentre quando ritorneremo nel nulla ci andremo con una conoscenza diversa così succede ad ogni forma di vita che è legata con noi in un’equilibrio perfetto Moriremo portando informazioni contribuendo alla vita della materia Se tutto morirà anche la materia non avrà più sostanza per alimentarsi Ciao Marghian buona serata

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          • bruce ha detto:

            Polvere siamo e polvere torneremo.
            Così è scritto.
            Perciò attenta a quando passi con l’aspirapolvere, potresti aspirare i resti di qualche scienziato o artista o di uno qualsiasi, i resti di tante persone qualsiasi che non farai più ritornare in vita. 😆

            Le cose stanno in una maniera leggermente differente. Anche la polvere è fatta di materia, ma la materia è fatta di atomi. Quelli diventeremo. Noi siamo fatti principalmente d’acqua e di una manciata di altri elementi presi in prestito dalla natura.

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  2. mariella54 ha detto:

    Ciao Bruce ,ho letto ciò che scrivi e mi viene spontanea una domanda ,ammettiamo che questa teoria del ciclo infinito dell’universo sia vera ma….tutta questa materia avrà avuto un inizio non sarà nata dal nulla ,tutto ha un principio ,prova a pensarci ,nulla si crea dal nulla ,che mistero ,ogni volta che la mia mente cerca di capire più in la non va ad un certo punto si ferma e non posso comprendere da dove e come è nata tutta questa materia cerco di andare più indietro possibile ma ad un certo punto cado sempre in quella domanda :Ma l’inizio del tutto come è avvenuto ?Che mistero !Troveremo mai una risposta ?

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    • bruce ha detto:

      Ciao carissima, intanto ti ringrazio per l’attenzione verso il mio post.
      Hai coraggio e voglia di sapere. Virtù sempre più rara, specie sul web.

      Sono argomenti tosti e lasciano molti dubbi, lo so. Ma sono gli argomenti a cui da sempre l’uomo è in cerca di risposte. D’apprima con la religione, poi con la filosofia, ora con la scienza.

      I tuoi dubbi sono legittimi. Sappi che sei in buonissima compagnia, con matematici, fisici, astrofisici, cosmologi. Insomma con le migliori menti del mondo, passato e presente e con persone normali come me.
      Per scoprire come stanno le cose bisognerebbe andarci a scoprirle di persona. Ma come puoi facilmente immaginare questo è impossibile. Ora come nel futuro.
      E’ impensabile infatti entrare nel ciclo del Big Crunch in quanto la materia come la intendiamo sarà ridotta a solo radiazioni (lo spiegherò in un prossimo post). Come è impensabile entrare in un buco nero perchè saremmo fatti letteralmente a pezzettini, in briciole.

      Allora?
      Non rimane che fare delle “congetture” fisiche , ricavate dalle osservazioni degli astri e dai loro messaggi che ci mandono in lunghezze d’onda, che tradotte in formule matematiche simulano quello che può essere accaduto e ciò che accadrà.
      Il problema è che ancora non conosciamo bene le leggi che governano l’universo, ciò che c’è dentro di visibile e di invisibile che danno adito a molte simulazioni più o meno attendibili.

      Te dici bene che nulla nasce dal nulla. Infatti i fisici stanno tentando di provare che la materia è sempre esistita (non si sa come) e continuerà a trasformarsi in altra materia superando la teoria del Big Bang e indirettamente la legge della relatività di Einstein.

      D’altra parte, tanto per sgombrare il campo da ongi dubbio, non è pensabile pensare ad un “creatore” dell’universo, perchè a sua volta ci chiederemo chi lo ha generato e come ha fatto.
      E siamo punto e da capo.

      Per ora accontentiamoci dei piccoli passi della scienza. Non scopriremo mai la verità ma quantomento ci avvicineremo.
      Buona giornata
      Bruce

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    • MARGHIAN ha detto:

      mi “intrometto” (nel senso di “tra un commento e l’altro”). Ciao marie’!
      “Ad un certo punto cado sempre in quella domanda. mal’inizio del tutto come e’ avvenuto?”. Domanda legittima, “sempre in piedi”, perche’ non sappiamo se questa teoria e’ esatta; se lo fosse, non ci sarebbe nessun “inizio del tutto”, ma “da sempre” il mondo si espande e si contrae, si “crea” e si “annulla”- come dimensioni, tornando ad uno stato potenziale..-. Noi, Marie’, siamo piu’ “temporali” rispetto che so..agli orientali. Loro trovano difficile…un inizio, mentre per la filosofia orientale e’ cosa normale un non..inizio. Per gli orientali (il mio non e’ un discorso “pro-religione orientale”, ma la semplice esposizione del pensiero orientale al riguardo…) non esiste un “dio creatore”, ma “il tutto” senza inizio e senza fine. “Difficile e’ capire..che l’eterno non ha avuto inizio, perche’ la nostra mente e’ temporale….” (Franco Battiato).

      Su questo, gli orientali potrebbero non avere torto, non so.. ma ben capisci che parlare del “prima” non e’ facile se significa..”prima del tempo”-che sarebbe nato con lo spazio.
      E..Dio? Per ora mi fermo, ciao Marie’.

      Marghian

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      • bruce ha detto:

        “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”

        Quello che manca a questo principio è proprio il tassello fondamentale: “in che modo si trasforma la materia”.
        Infatti la relatività generale è carente in questo caso. E non può essere altrimenti viste le attuali limitatezze delle conoscenze che abbiamo.

        Nel prossimo post parlerò di un’altra teoria molto simile al Big Crunch, ma con una novità assoluta, che secondo l’autore (gli autori) elimina il problema della “singolarità” del Big Bang e dei buchi neri.
        A presto

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        • MARGHIAN ha detto:

          Ciao Bruce.
          “nel prossimo post…..un’altra teoria molto simile al Big Crunch, ma con una novità assoluta, che secondo l’autore (gli autori) elimina il problema della “singolarità” del Big Bang e dei buchi neri”.

          Non me lo perdero’, ciao.

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  3. phoo34 ha detto:

    Ciao Bruce
    L’enigma dell’universo resiste inalterato, dopo tutto “abbiano” da poco cominciato a guardarci attorno e ciò che vediamo, per gran parte ci appare inspiegabile nonostante formule e teoremi avanzati, peraltro molte solo teoriche e ben lungi dalla dimostrazione, mi riferisco alla teoria delle stringhe e a quella delle membrane, a quelle del multi-verso; si ha quasi l’impressione che ci si aggiusti le cose come meglio si può seguendo il principio di plausibilità, certo la scienza è uno strumento che di per sé è proporzionale nell’imperfezione imperfetto alla nostra limitazione.
    La teoria di Einstein è la pietra miliare non solo della più materialista delle scienza, ma anche in moltissime altre discipline dello scibile umano.

    E’ vero il limite invalicabile è la fase iniziale del Big Bang e ciò che lo ha preceduto; però ho la forte sensazione che questa invalicabilità o questo limite apra uno scenario in altri “ambiti”; mi spiego, sostanzialmente tra i ricercatori ci sono due “orientamenti” quelli che abbracciano una fede ed altri totalmente refrattari a qualsiasi credo, dal “confronto” di questi, i teoremi che nascono sono tesi al confermare le precipue posizioni ed assunti.
    Tornando alla teoria della relatività ed al misterioso evento del Big Bang, un credente (giudaico-islamico-cristiano) intravvede in quell’istante l’atto della creazione divina, della materializzazione del supremo Pensiero, mentre un non credente, si trova di fronte ad un muro o per restare in tema astrofisico ad un buco nero, quindi per evitare lo stallo si scervella per trovare una via d’uscita e una o più plausibili teorie alternative.
    Detto questo, non voglio favorire questa o quella posizione, penso però che facendo riferimento al concetto di relatività, sotto l’aspetto concettuale, si possano superare le differenze ed acquisire un quadro d’insieme più ampio e “onnicomprensivo”.
    Dico questo, forse, perché in parte influenzato da alcune ultime letture ma anche da quelle “vecchie”, in parte, dall’imprinting, a volte scomodo, dell’educazione religiosa in parte per la caparbietà nel voler comprendere meglio le cose.

    Rispondendo al quesito su chi vincerà, mi permetto di citare una frase, non so di chi sia, è una frase tratta da una commedia interpretata da Peter O’Toole (Dr. Creator, specialista in miracoli)
    « Si dice che quando la scienza riuscirà finalmente a spiare oltre la cresta della montagna, scoprirà che la religione era seduta là da sempre »

    Alessio

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    • bruce ha detto:

      Ciao Alessio, ben tornato.
      Ben tornato due volte perchè devo essere sincero: mi ero dimenticato di te e di questo me ne rammarico. Spero che mi scuserai.
      Altra verità è che i tuoi post sono lunghetti, questo scoraggia una lettura “distensiva”, cosa che mi ha un po’ allontanato. Ti conviene spezzarli come faccio io.

      Tornando a noi, sono in linea con il tuo pensiero.
      C’è un aspetto però su cui ho molte riserve. La scienza dovrebbe avere la mente sgombra da pregiudizi o peggio ancora da retraggi culturali che inevitabilmente vengono sempre a galla. Un religioso cercherà sempre nelle sue teorie la conferma ai suoi convincimenti. E’ palese.

      La scienza è altra cosa. Libera e indipendente, universale. Come la matematica, la fisica, la chimica. Non esiste un branca della scienza di appartenenza religiosa.
      Cosa voglio dire? E’ il problema di sempre. C’è sempre qualcos’altro oltre la collina da scoprire. Una verità oggettiva, non di parte, non esiste una verità “imposta” per fede. In questo caso non avrebbe neanche senso la scienza stessa, tutto inutile. Inutile anche ragionare. Farci domande.

      La religione non ha mai spiegato nulla. La filosofia elabora fantasie. La scienza da libero sfogo alla fantasia, ma cerca di dare risposte alle domande, con la forza della ragione e della concretezza della matematica scavalcando colline e montagne.
      Qualcuno direbbe abbattendo le barriere imposte dalla religione.

      Nelle prossime puntate se ci sarai parlerò di molto altro.
      Un caro saluto
      Bruce

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      • phoo34 ha detto:

        Non preoccuparti, voglio dirti che non sottoscrivo altri blog, perché sembrerebbe una sorta di “mi iscrivo al tuo blog cosi tu ti iscrivi al mio”, no questo tipo di logica indotta dai social media non mi piace, comunque seguo, quando posso, tutti i bolog che hanno da dire cose interessanti e danno un apporto concreto di conoscenza

        Chiedo venia per il commento lungo e terrò presente il tuo suggerimento, non è una scusante, quand’ero un bambino avevo il problema opposto, ossia ero stringatissimo fino all’ermetismo nello stendere i temi, ora ho il problema opposto e come si direbbe “troppa grazia Sat Antonio”.

        Certo le fedi non hanno mai spiegato nulla e hanno serbato per i loro adepti la conoscenza, promulgando dogmi e misteri, idealmente la scienza ma più in generale la conoscenza dovrebbe essere scevra da influenze politiche, religiose o quant’altro; questo però evidenzia la questione dell’eticità e moralità della scienza, se la ricerca teorica può non avere limiti, fino a che punto è lecito sperimentare ma sopratutto chi lo decide e su quali basi?
        Sostanzialmente potrei definirmi un aspirante pragmatico gnostico che “pesca” frammenti di conoscenza da ogni dove e sento lo stridere degli insegnamenti con la molteplicità di altre verità.

        Alla prossima
        Alessio

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    • MARGHIAN ha detto:

      “uando la scienza riuscirà finalmente a spiare oltre la cresta della montagna, scoprirà che la religione era seduta là da sempre ». Bellissimo pensiero, che dice pero’..”quando la scienza scoprira’..vale a dire che “la scienza ci illumina”. Quando troveremo “la religione” (non la via dei dogmi, non questo o quel credo, ma “La causa), questa “religione” sara’..scienza, quando questa avra’ raggiunto il traguardo ultimo. Quando? Mai? Allora ad essere eterno e’ lo stesso cammino della scienza, giorno dopo giorno. La scienza sono come i nostri sensi, sono l’unica maniera che abbiamo di conoscere, di imparare, man mano che progrediamo. Ciao Alessio.

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  4. MARGHIAN ha detto:

    Eh, sono svveglio Bruce (dalle 6 del mattino 😆 ) ..e’ il tempo di commentare che mi manca, adesso lo leggo, poi vedremo se questa sera o domani lo commentero’. Ciao.

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    • MARGHIAN ha detto:

      Letto (ma non mi sono addormentato…).
      Mi e’ venuta una punta di entusiasmo nel leggere questo post. perche’? perche’ questa teoria la sento un po’ mia. Una sera, perche’ sensa suggerimento alcuno, mi venne spontaneo dire a delle persone con le quali discutevo dell’origine dell’universo: “non escldo che l’universo, finita la sua forza di spinta espansiva, cominci a contrarsi fino a ricostituire quell’oggetto puntiforme iniziale….poi magari ricomincera’ ad espandersi e di nuovo a contrarsi…l’universo forse palpita, come un cuore…”.

      Come hai ben spiegato tu, e come dicono gli scienziati, il destino dell’universo e’ determinato dalla massa complessiva, e dall’entita’ della forza che lo fa espandere (energia oscura). Credo che non sia facile “calcolare” se l’universo e’ ciclico (deve essere un universo “chiuso”) o se invece si espandera’ fino ad avere, nello spazio, una materia cosi’ rarefatta che nessun oggetto si formera’ piu’, o se “invece ancora”, l’universo si “stabilizzera’”, raggiunto un certo “raggio”, fra molti miliardi di anni (un equilibrio, insomma).

      Vero, la relativita’ non puo’ descrivere un “prima”, perche’ con il “big bang” sarebbe nato anche il tempo! Si dice “spazio-tempo”, percio’…

      “Framenti” ecco, qualcosa che magari c’era gia’, l’universo-precedente-collassato, che era pronto a “riesplodere”.

      Qui, se ci pensiamo, verrebbe “rimosso” il problema di una “origine”- non sarebbe necessaria nemmeno la “spiegazione religiosa”: varrebbe il vecchio principio di Lavoisier, il “padre” della chimica, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”.

      Cio’ che io mi chiedo e’ se mai questo: se l’universo si contrarra’, quale sara’ il verso del tempo? Sempre dal presente al futuro o..viceversa? se contrazione equivale ad entropia, il verso del tempo dovrebbe rimanere uguale; mentre se equivale a sintropia, il verso del tempo si dovrebbe invertire (ragionamento basato su quanto ho letto: “il verso del tempo e’ determinato dall’aumento dell’entropia”, poi non so…. ).

      Non voglio dire che vedremmo un film scorrere all’indietro (i morti che si levano dalle tombe e che, camminando all’indietro, finiscono nella culla e nella pancia materna..sarebbe troppo grottesco).
      L’esempio dei “morti che si alzano dalle tombe e che vinono la vita al contrario” e’ preso da un libro che lessi circa 35 anni fa, “I buchi neri”-per stare in tema- dove c’era anche scritto che forse..”noi viviamo in un universo-buco nero”, ossia che, allontanandosi dall’universo, la luce raggiunge una certa distanza…poi torna “indietro” diciamo cosi’, e “spiega” che il “raggio di swartzchild”, la distanza fra l’orizzonte degli eventi e la singolarita’, per il nostro universo, corrissponderebbe (leggi leggi…) al suo attuale raggio!

      Teorie, chiaramente, teorie di teorie. pero’ questa teoria e’ affascinante, pur se bisogna vedere..se l’universo e’ chiuso, aperto… o piatto.

      Ciao Bruce.

      Marghian

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      • MARGHIAN ha detto:

        Praticamente, secondo l’autore (tale John Taylor), chi si trovasse “in un altro universo” o appena fuori di esso, non vedrebbe il nostro, esattamente come noi non vediamo la luce di un buco nero, perche’ intrappolata….come farebbe l’universo, se “chiuso”, con la sua stessa luce.

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  5. ross ha detto:

    Qui c’è troppo da leggere, ora non ce la faccio,quindi ripasserò.
    A presto, ciao ciao
    Ross 😀

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    • MARGHIAN ha detto:

      Allora sei un po’ come me, Ross. Non mi riferisco a questo post che ho gia’ letto, ma davvero ho pochissimo tempo. Ho letto, ad esempio, solo una parte del tuo post (molto interessante) e che terminero’ di leggere e commentare appena ce la faro’. Ciao.

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      • ross ha detto:

        Ma, a volte, non è neanche questione di tempo ma, nel mio caso, di stanchezza mentale e, per leggere i vostri articoli il cervello deve essere ben sveglio. Il mio al momento si sta assopendo, quindi vado a vedermi un po’ di partita e poi a nanna.
        ciao e buona notte

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        • bruce ha detto:

          Cara mia, è inutile che tiri fuori le scuse, qui si comincia ad andare su con gli anni e diminuiscono i neuroni 😆
          Buona notte a te e dolce notte a marghian 😆

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          • ross ha detto:

            Ohh se è per questo i miei neuroni sono già al limite,devo chiedere ad ET se mi può riformattare il cervello, eliminare i file inutili e ricompattare il tutto. 😀
            Scusa ma avresti dovuto scrivere al contrario: Buona notte(formale) a marghian e dolce notte (più apprezzato dal genere femminile) a me
            ciao!

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          • bruce ha detto:

            Cara Ross, dietro questa frase della doce notte c’è una piccola e simpatica scenografia.
            Ci sono alcune …. ammiratrici (segrete, ma non tanto) di marghian che anzichè dire buona notte gli dicono dolce notte.
            E così mi sono allineato al coro. 😆

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    • bruce ha detto:

      Guarda che poi vi interrogono, sia te che marghian.

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      • MARGHIAN ha detto:

        Ciao Bruce…ma lo fai gia’! Interrogarci. Tu fai il post..ed i commenti (quelli inerenti al post) sono le nostre risposte 🙂
        Comunque, studiero’ bene la lezione… 🙂

        No, Ross, la mia non e’ stanchezza mentale (e forse nemmeno la tua, piuttosto le incombenze..quando lavori in casa od altro, tutto il giorno..) ma proprio il fatto che mi metto a scrivere in web solo dalle 20,30..all’ora di cena, a parte adesso che e’ domenica…prima di pranzo. Ciao.

        Marghian

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  6. MARGHIAN ha detto:

    “Ci sono alcune . ammiratrici (segrete, ma non tanto) di marghian che anzichè dire buona notte gli dicono dolce notte”… Beh, la cosa non puo’ che farmi piacere, ma applicando un po’ di “statistica”, “dolce notte” appare in moltissimi posti…e post. Comunque grazie di esserti unito al “coro” 😆

    Ciao.

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    • bruce ha detto:

      Tranne che qui da me.
      Ecco questo è il vantaggio di essere …. scapoli e bellocci 😆

      Anche se non ho mai capito cosa significi “dolce notte”. Cosa ci sia di dolce nella notte non so. A meno che si intende che passi la notte in dolce ….. 😆
      Ciao e zuccherosa notte 😆
      Bruce

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      • MARGHIAN ha detto:

        “Ecco questo è il vantaggio di essere scapoli e…”se dico di essere scapolo, mi dicono che “ci sono i pro ed i contro”….magari e’ cosi’ 😆
        La notte e’ trascorsa dolcemente- cosa c’e di dolce? Basta riposare bene, piu’ dolce di cosi’… 🙂 Ciao Bruce.

        Marghian

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