Bleff – Saji

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Perché amo i pitbull

BLEFFSAJI
1 – La storia
2 – Il condominio
3 – Avevamo un divano
4 – Il patentino
5 – Le esperienze di Bleff
6 – Storie di cani
7 – Epilogo
8 – Le foto
1 – La storia
2 – Perché adottare un cane
3 – Il percorso della adozione
4 – Qualche foto
5 – Incontro con Elly



LA STORIA DI BLEFF

 

Curioso e singolare come nome vero? Beh! diciamo che la storia del nostro cane nasce tutto da un . . . bluf.
Ma cominciamo dall’inizio.

Mio figlio ha un amico che possiede (anzi possedeva, perchè morto di cancro) uno stupendo pitbull nero.
“Mamma mia direbbe subito qualcuno, un pitbull, quei cani aggressivi e assassini.”
Esatto proprio loro, quei cani che mangiano bambini a colazione, adulti a pranzo e vecchietti a cena. E quando girano per strada si divertono a fare strage di tutti i cani che incontrano seminando il terrore tra i passanti.

Ebbene mio figlio frequentava la casa del suo amico perchè compagni di scuola. Ed il cane viveva con loro in casa. A noi genitori dicevano che erano assieme per studiare, in realtà giocavano alla playstation e con il cane.
– “Giocare con un pitbull !” – già sento i commenti di chi legge.
Esatto! giocavano con il pitbull. Perchè il pitbull, contrariamente a quanto crede la gente e alle immagini negative che danno le televisioni, è un cane giocherellone, affettuoso, a volte burlone. Ama stare in compagnia e si affeziona in modo particolare al suo padrone che resterà l’unico suo pensiero per tutta la vita.

Più di una volta mio figlio aveva espresso il desiderio di possedere un cane di grossa/media taglia, magari proprio un pitbull, incontrando sempre il netto rifiuto da parte di mia moglie per il semplice motivo che è inumano tenere un grosso cane in appartamento. Un cane ha  bisogno di spazi, di correre, non si può tenere nella prigione di un appartamento. E poi mai un pitbull, così dicono tutti.

L’anti vigilia di Natale del 2004, mentre con mia moglie e mia figlia eravamo già a tavola per cena, entra in casa mio figlio attraversando di corsa la porta della cucina con un vistoso rigonfiamento del suo giubbino. Le mamme che ne sanno una più del diavolo domanda cosa nasconde. – “Niente”. – “Come niente!  Cosa nascondi sotto il giubbino?” – “Un regalo”.
Messo alle strette dalla mamma (le mamme quando ci si mettono sono peggio dei carabinieri) non gli rimane altro che dire laverità. – “Mi hanno regalato un cane, un cucciolo, ha tre o quattro mesi di vita” – “Che cane è?” – “Boh! non lo so, è un bastardino”.

Un bellissimo cane, un amore di cane, ma troppo particolare per esser un bastardino. Ad ogni modo riscuote tutto l’affetto e le cure del caso e come succede grandi preparativi per trovargli un posto, una cuccia, cibo, ciotole e tutto il necessario.
Siccome non avevamo esperienze cerchiamo di prendere più informazioni possibili su internet, quando ci imbattimo in una foto che è la foto spiccicata del nostro cane. Un “American Staffordshire terrier” che non è altro che un pitbull riconosciuto da alcune associazioni canine internazionali: FCI, UKC. Altro che bastardino.
Avevamo un pitbull in casa, anche se con una linea di sangue non propriamente pura.

A questo punto quando abbiamo dovuto scegliere un nome, anche per il libretto sanitario, ci siamo ricordati del bluf di nostro figlio e da lì è uscito il nome Bleff.

 

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IL CONDOMINIO

La notizia di un pitbull nel condominio si è propagata alla velocità della luce, ma che dico, si è propagata più veloce della notizia del mestiere della nuova  inquilina  russa  dell’appartamento  del piano di sotto.
E l’amministratore con una efficienza di cui le poste  italiane  avrebbero solo da imparare ci recapita una raccomandata dove ci intima  l’allontanamento  del cane e nel frattempo di insegnare al cane a non abbaiare. Avete capito benissimo, non è stato un mio errore, c’era proprio scritto di insegnare al cane a non abbaiare.
Ora è risaputo che il mestiere più vecchio del mondo è tollerato dalla legge, ma un pitbull no, un pitbull non ha diritto a nessuna protezione, è una bestiaccia  e le bestiacce devono restare fuori dagli appartamenti, fuori dai negozi, fuori da ogni locale , insomma devono essere trattati proprio da cane.
Ho consultato internet, ho scaricato le normative condominiali sul possesso dei cani, e ho risposto all’amministratore che il cane resta in casa, nel frattempo ci stavamo impegnando a insegnargli a leggere e a scrivere, poi avremmo provveduto a insegnargli a non abbaiare. Da quel momento in poi il condominio seguendo la nostra iniziativa si è popolato di una gran quantità di cani.

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AVEVAMO UN DIVANO

Quel divano che vedete non esiste più.
D’apprima si è esercitato con le ciabatte, nessuna è sfuggita ai suoi denti,  poi i peluche di mia figlia, le palline da tennis, gli strofinacci per i pavimenti, le zampe delle sedie, del tavolino, i cuscini, e poi il divano. Ha cominciato con i braccioli, stracciati. Poi è passato ai cuscini dello schienale, ai cuscini della seduta, tutto sventrato. Per un certo  periodo  eravamo  seduti sulle molle. Non vi sto a raccontare di mia moglie. Ora abbiamo un nuovo divano, ed ancora il cane. Ma per un periodo ha rischiato grosso.

Esasperata, mia moglie aveva deciso di darlo via.  Ha contattato un addestratore di cani che era disposto a prenderlo perchè era un bel cagnolino e non aveva difficoltà a venderlo e noi a cederlo gratis.  Ha convinto anche me,  e una domenica  mattina  mentre  mio  figlio  dormiva  l’abbiamo ceduto con non poco rimpianto. Sembrava cosa fatta, ma  quando  nostro figlio si è svegliato sono nati i problemi. Tralascio la discussione. Mio figlio è andato a riprenderselo a 20 km di distanza.
Da quel momento è stato definitivamente adottato con mia soddisfazione (un pò meno di mia moglie) e credo anche del cane.

Se avevate qualche ombra di dubbio su quanto sopra esposto questa foto parla da sola. Sta rosicchiando un panchina. Ripeto, una panchina. Ed ha all’incirca 5 o 6 mesi.


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IL PATENTINO PER LA CONDUZIONE DEL CANE

Dovete sapere che qui nella mia città c’è un Dipartimento di Prevenzione Servizi Veterinari molto efficiente. Raccoglie le anagrafi dei cani da tutti i laboratori dei veterinari della città. Ottima cosa, ma non ho mai capito a cosa serve, se non forse solo per qualche statistica, infatti tutta la profilassi avviene appunto nei laboratori privati dei veterinari. Eppoi  non ti mandano nemmeno gli auguri di compleanno al tuo cane.
Però ti tengono sott’occhio.
Specialmente se ci sono persone molto simpatiche che segnalano al centro servizi veterinari la presenza di un pitbull nel quartiere come se fosse scoppiata una epidemia da febbre bubbonica.

Fatto sta che ricevo una convocazione dal centro servizi veterinari. Dal momento che il mio cane non è stato coinvolto in casi di aggressioni decido di non andare. Ma mi consigliano di andare.

Faccio per entrare negli uffici quando noto la presenza di altri cani. Tutti cominciano ad abbaiare. Una baraonda. Protesto vivamente  con la responsabile del dipartimento che avrebbe dovuto gestire meglio la presenza dei cani nel centro. Per contro lei mi dice che il mio cane è troppo aggressivo e lo avrebbe inserito nella lista dei cani pericolosi. E qui giù un’altra discussione. Non mi capacito che ci siano ancora persone con pregiudizi sui pitbull, specialmente se è proprio la responsabile del centro che dovrebbe avere una profonda conoscenza dei cani.

Finita qui? Neanche per idea.

Poco dopo ricevo una ordinanza dal Comune con tanto di firma dell’assessore con la bella notizia che il mio cane è stato iscritto dal centro sanitario veterinario nella lista dei cani potenzialmente pericolosi con una serie di obblighi.
Ecco, queste cose mi mandano … in bestia.

La cosa in realtà mi avrebbe dovuto far sorridere. La discussa ordinanza Sirchia, che con la sua sciagurata lista aveva gettato lo scompiglio non solo tra i cinofili ma tra tutti gli amanti degli animali è  stata abolita da un pezzo. Forse l’ordinanza è rimasta sepolta sotto la pila delle scartoffie mai evase sia della responsabile del dipartimento di prevenzione dei servizi veterinari che dall’assessore.

Nella raccomandata c’era  l’invito a conseguire il patentino per la conduzione del cane che, in verità, somigliava più ad un obbligo.
Cosa faccio? Cosa non faccio? Rispondo? Non rispondo? Mi incazzo? Non mi incazzo?
Non mi incazzo.

Decido di iscrivermi al corso (a pagamento). Male non mi fa (così dice mia moglie).

Il corso è di otto lezioni teoriche e due pratiche (facoltative). Ma per me che ho un cane “cattivo”  e “aggressivo” è obbligatorio, altrimenti non mi rilasciano il patentino.
Vabbè, un’altra volta. Sopportiamo anche questo.
Lo dico a Bleff che è d’accordo, in fin dei conti lui che ne sa di tutta questa storia, a lui interessa solo conoscere qualche cagnetta.

Il corso è tra il serio e lo spassoso.
La dottoressa veterinaria che è una comportamentista (una specie di psicologa dei cani), in verità, è in gamba. Si vede che ha studiato, è piena di slide, fascicoli di riepilogo della lezione. Sono i proprietari dei cani che sono comici e qualcuno ridicolo.
Non si riesce a seguire il filo logico delle lezioni che non c’è qualcuno che interrompe con domande cretine non pertinenti al tema della lezione. E’ tutto  inutile che la dottoressa si sforza a dire che ogni cosa a suo tempo.

Ognuno ha qualcosa da dire, una sfilza di domande che mi sembra più di essere ad una seduta psicanalista per cani che ad un corso. Poi c’è sempre quello che ne sa più di tutti, arrivando addirittura a dare consigli alla dottoressa “comportamentista”, che ascolta pazientemente. Ed anche noi.

Io, al contrario, non ho domande da fare perché non ho alcun problema con il mio cane, cosa che a quanto pare affligge la maggior parte dei presenti.
Ma come? Mi domando, non dovevo essere io a risolvere i problemi come possessore di un cane aggressivo e cattivo? Boh!
Ascolto in silenzio, e me ne sto lì tranquillo a prendere appunti. Come si faceva ai tempi della università. Una lezione dietro l’altra.

Finite le lezioni teoriche si passa a quelle pratiche, dove si insegnano i comandi fondamentali di richiamo, la tenuta del cane alla presenza degli altri cani, la passeggiata alla gamba e così via …

Arrivo puntuale al parco alla prima lezione, ma c’è già molta gente che colloquia con gli addestratori. Le solite e classiche ruffianate di persone che vogliono mettersi in mostra.
La maggior parte dei cani sono bastardini di piccola/media  taglia, una infinità di pincher, yorkshire, schnauzer priccoli grossi nani, bassotti lunghi e corti, qualche pastore tedesco, un labrador, un collie, un beagle.

Grande sorpresa di tutti quando arrivo con il mio pitbull. Lo scompiglio. Come se avessi gettato una bomba in mezzo ai cani che cominciano ad abbaiare mentre il mio nemmeno se li filava.
“Per favore, lei si metta lì”, mi dice l’addestratrice del mio gruppo. E mi indica un posto in disparte più distante dagli altri.
E vabbè, dico, sopportiamo anche questo.
Intanto mentre il mio cane se ne sta tranquillamente seduto accanto alle mie gambe gli altri cani litigano tra di loro e abbaiano in continuazione.

Ma come? mi dico, non era al mio cane che  bisognava insegnare le buone maniere?

Iniziano le prove pratiche.
La addestratrice del mio gruppo chiede un cane con il quale possa fare scuola.
Mi offro volontario, tanto per vedere come se la cava.
“Non il suo, mi dice, non lo conosco”. E sceglie il labrador femmina.
Ho capito, penso tra me e me, vuole andare sul sicuro.

Di tutte le prove Bleff, il mio cane, è stato l’unico a compierle alla perfezione con la meraviglia di tutti che non riuscivano a controllare i loro cani.
L’addestratrice del mio gruppo prendeva nota.

Arriva il giorno dell’esamino.
E già! C’era anche un esamino da svolgere. Bisognava rispondere ad un serie di domande quiz. Tutti erano preoccupati ed agitati, anche se era una semplice formalità, ma era pur sempre un test a dimostrazione di ciò che avevano imparato per tutta la durata del corso.
Io sapevo il motivo della loro agitazione. Mentre io prendevo appunti durante il corso, loro non prestavano attenzione alle lezioni tanto erano impegnati a raccontare i problemi dei loro cani.

E arriva anche il giorno della consegna del patentino.
16 Aprile 2011 nell’aula consiliare del comune.
Ci sono tutti, gli organizzatori (non si erano mai visti tanti tutti assieme), la dottoressa del corso, gli addestratori, il comandante dei vigili urbani (il corso è stato svolto presso la loro sede), il vice sindaco, l’assessore (non so di cosa), la stampa locale, fotografi e tanto pubblico d’occasione (forse parenti e amici come al conseguimento della laurea).

Veniamo chiamati uno alla volta. Consegna del patentino (dal vice sindaco, ovviamente), strette di mano (con qualche decina di persone) e foto ricordo.
Stessa procedura anche quando vengo chiamato io. Con un fuori programma.
Viene annunciato che sono stato l’unico del corso a fare “zero” errori nei test.

Insomma io e Bleff (il cane cattivo) siamo stati i primi della classe.
Una bella rivincita.

attestato

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LE ESPERIENZE DI BLEFF


ESPERIENZA N° 1
Credo che avesse poco più di un anno quando ha tirato fuori il suo caratterino.
Ogni mattina di buon’ora portavo il mio cane a fare i suoi bisogni lungo l’argine cementificato del nostro torrente che attraversa la città praticamente sotto casa. E tutte le mattine incontravo lo stesso signore che faceva altrettanto col suo bel pastore tedesco maschio già bello che adulto.

Non eravamo amici, ma tra i possessori di cani si stabilisce presto un rapporto speciale di stima. Tutti e due lasciavamo liberi i nostri cani per farli giocare mentre noi parlavamo del più e del meno. Ero tranquillo.  D’altra parte confidavo nel fatto che il suo cane non avrebbe fatto nulla di male ad un cane ancora molto giovane. Ma si vedeva che il mio Bleff  diventava ogni giorno più intraprendente e  lui lo scacciava, fino al punto che non gli permetteva più di farsi avvicinare. E così tutti i giorni a seguire. Appena il mio cane lo vedeva si allontanava impaurito.
Fin quando un giorno gli gira attorno, lo guarda, si allontana, si ferma, e parte di scatto. Quindici secondi di furia scatenata, appena in tempo a fermarlo per il collare.  Il pitbull è fatto così: se decide di attaccare è perchè ha deciso che sarà lui il vincitore. Mi son preso una gran quantità di parolacce ed ho perso un amico. E chi se ne frega, in fin dei conti il suo cane se l’è cercata.  Da allora teniamo entrambi i nostri cani a guinzaglio fingendo di non guardarci anche se faccio fatica a trattenerlo quando lo vede.


ESPERIENZA N° 2
Dove essere stato più o meno lo stesso periodo.
Quel periodo quando i cani ancora piccoli di età, giocano tranquillamente con quelli più grandi.
Tutti i manuali dicono che devono farlo per socializzare. Così anche il mio cane.
Un giorno giocava con una cagnetta per fare le sue prime esperienze.

Un bastardino, adulto, si avvicina e anziché interessarsi della cagnetta prova una prima volta a montare il mio cane che lo scaccia. Dicono che i cani maschi lo fanno per sottomettere il rivale.
Ci riprova una seconda volta e anche questa volta il mio cane lo scaccia ma più bruscamente.

Tutto tranquillo per un po’ fin quando il bastardino ci riprova di nuovo.
Ma questa volta Bleff non gli da un’altra opportunità. Lo attacca e in una frazione di secondi lo inchioda per terra. Faccio appena in tempo a fermarlo.
E’ tempo di non tenerlo più insieme ai cani maschi. E’ diventato adulto.



Tranquilli, quello che vedete è Bleff che gioca con una femmina di boxer.


ESPERIENZA N° 3
Oramai è grandicello.
Stavamo tranquillamente, io e il mio cane,  al parchetto comunale per cani all’ora di punta quando di solito non c’è nessuno ed è la migiore occasione per lasciarlo scorazzare da solo senza problemi.
Devo dire che il parchetto è pieno di alberelli di oleandri, quando un ragazzo forse distratto entra con il suo rottweiler senza guardare se ci sono altri cani.
Potete già immaginare cosa è successo. Un rottwailer ed un pitbull, il peggio che poteva capitare.
Non ho fatto in tempo a fermarlo che  Bleff senza pensarci due volte gli va incontro di corsa e lo attacca con la furia che conosco bene.
Vi assicuro che è stata una impresa fermare il mio cane con tutti i rischi che mi sono preso, mentre il ragazzo che non era poi così tanto ragazzo invece di fare qualcosa per il suo cane non faceva che gridarmi addosso di fermare il mio cane. E insulti. Evito di racconare la successiva discussione e le parolacce, immeritate, che mi son dovuto prendere.

Alle volte penso che mio figlio avrebbe fatto meglio ad adottare un rompipalle di barboncino. Ma poi penso cosa sarebbe successo al mio rompipalle di barboncino in questo caso, allora meglio avere un pitbull. Mi prendo qualche parolaccia ma porto a casa il mio cane, sano e salvo.

ESPERIENZA N° 4
E’ esattamente quello che è successo una mattina di metà novembre 2013.
Rientravo a casa dopo il solito giro mattinero con il mio cane. Dovevano essere le 6,30 circa.
Davanti la porta di un bar c’era un bellissimo pastore belga a pelo lungo, sciolto, ad aspettare il suo padrone che comodamente faceva colazione all’interno.
Avevo la visuale coperta da alcune piante, solo all’ultimo momento mi accorgo che si avventa contro il mio cane che evita il morso ma rotola per l’urto.
Generalmente tengo il guinzaglio corto attorcigliato al polso, lo allento senza lasciarlo affinchè si possa difendere. E’ questione di frazione di secondi che Bleff gli sta addosso è lo attacca da ogni parte.
Il giovane proprietario esce precipitosamente dal bar richiamato dalla zuffa.
C’è voluto tutto il mio gran da fare per far lasciare la presa a Bleff.
Ovviamente non c’è stata storia con il proprietario consapevole di aver fatto una leggerezza.
Ma mentre andavo via mi domandavo cosa sarebbe successo a un qualsiasi altro cane che non fosse stato il mio pitbull.

ESPERIENZA N° 5
Vi ricordate quel signore proprietario di un pastore tedesco che il mio Bleff, giovanissimo, ha attaccato?
Bene il suo cane è deceduto non so per quale motivo, dicono che è stato trovato morto una mattina. Ora ha un grosso e bellissimo cane Corso con cui giustamente ci va in giro con orgoglio.
Un giorno passo, distrattamente, davanti il suo negozio. Mai ad immaginare che lui teneva lì il suo cane e che tenesse abitualmente la porta aperta o se è stato solo un caso.
Sta di fatto che il suo cane esce di corsa e si avventa contro Bleff.
Conosco il mio cane. Non vi dico altro. Il proprietario (non siamo mai diventati amici per quella vecchia storia) esce di corsa e comincia a dare calci alla pancia del mio cane per fargli lasciare la presa.
L’impulso era quello di mollare il guinzaglio e prendere lui a calci nei coglioni. Ma ha prevalso la ragione. Mi sono limitato a dargliene quattro. E voleva anche avere ragione, mi gridava parolacce perché padrone di un cane aggressivo.
Ma pensa te, cosa bisogna sopportare.


ESPERIENZA N° 6
Una mattina d’inverno, non era ancora spuntato il sole, porto il mio cane in spiaggia. A quell’ora non c’è mai nessuno specialmente se poi è una brutta giornata.
Tengo sciolto il mio cane che ovviamente si allontana. Quando nella semi oscurità spunta un signore che fa footing. Dietro di lui un dogo argentino sciolto. Richiamo il mio cane che al contrario si ferma, mentre il signore non fa la stessa cosa, continua a correre tranquillamente senza fermarsi e si allontana.
Ora succede la fine del mondo, penso.
Ma ecco che succede una cosa strana. I due cani si avvicinano con coda alzata, si girano attorno, poi il mio cane scatta. Dopo qualche secondo il dogo si ferma, il mio cane si ferma e gli ringhia sull’orecchio, il dogo lentamente si allontana e si allontana anche il mio, con mio grande sollievo.


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STORIE DI CANI

(Non sono vere e  proprie storie, ma  episodi con protagonista il mio cane)

Come si sa i cani si annusano. Generalmente mi avvicino con prudenza facendo poi in modo che i relativi guinzagli non si attorciglino.
Eppoi si annusano proprio lì.
Niente di male direte voi. Eppure no.

Un bel  giorno  incontro una signora bionda di mezza età tutta incappellata e avvolta ad un gran mantello azzurro che le arrivava fino alle caviglie malgrado i quasi 23 gradi centigradi (ognuno ha la sua temperatura) che passeggia con la sua deliziosa barboncina color ecrù.

Bleff che è un gran maschiaccio e non gli frega niente se è deliziosa o meno, non si perde l’occasione per farsi una bella … sniffata.
“Mi scusi signore” – mi si rivolge la signora un po’ disturbata allontanandosi bruscamente – “mi dispiace, ma non voglio”.

Uhm! Lì per lì ci resto male e anche sorpreso. Merita una risposta adeguata, penso.
“Mi scusi signora” – rispondo – “guardi che il mio cane vorrebbe ‘ingropparsi’ la sua cagnetta, mica lei”.


Un giorno passo con Bleff davanti ad un negozio “coiffeur pour damme” di cinesi (negozio cinese in Italia con scritta francese. Vabbè!)
Davanti l’ingresso due ragazzi (cinesi)

Quanti anni (un cinese)
Nove (io)
Glande (l’altro cinese)
E glosso (io)


Oggi 24/9/13
Passeggiavo nel primo pomeriggio lungo l’isola pedonale alberata della mia città con il mio cane.
Un bambino di circa 5 o 6 anni era seduto per terra e piangeva.
“Aiutami, aiutami, non ce la faccio” – diceva al suo papà che nel frattempo era in comunicazione al cellulare poco distante.
“Aiutami, aiutami papà, non ce la faccio”
Gli passo vicino con il mio cane.
Di scatto come una molla il bambino si alza in piedi e corre verso il padre.
“La paura è più forte dei capricci” – Mi dice sorridendo il papà quando gli passo vicino.


20/10/2013
Sto in giro con il mio cane quando una anziana (una vecchietta) si ferma per elogiare il mio cane.
“Ma quanto è bello, che razza è, come è tenuto bene, si vede che lei ama gli animali, ecc. ecc.”
Poi viene al sodo.

“Ho una cucciolata di cocker. Ne vuole qualcuno?”
No grazie, uno mi basta.

“Ma guardi che li do gratis”
Gratis?
“Beh! chiedo solo 100 euro per le spese: il veterinario, le ciotole. Do anche il suo collare”
Mi dispiace ma non posso proprio, le consiglio di mettere un avviso nella bacheca del parchetto.
Ciao, ciao.

Che simpatica vecchietta …. generosa.


04/02/2014
Sono appena rientrato dalla passeggiata pomeridiana con Bleff e racconto cosa mi è successo.
Niente di speciale, ma cose che ti mandano … in bestia.
A poca distanza da noi vedo una ragazza che tiene il suo cane, un bellissimo border collie che si era acquattato per terra dopo che ha visto il mio cane e scodinzolava contento.
Soltanto per esserne certo domando alla ragazza se era femmina (il cane 😆 ).
Avuto risposta affermativa mi avvicino.
Una signora, che nel frattempo aveva appena parcheggiato la sua macchina, si avvicina e dice a voce alta a quella che doveva essere sua figlia di tirare via il cane: “Non vedi che è uno di quei cani cattivi?”.

Be pazient, mi sono detto.
“Signora, il suo cane che non ha fatto storie è più intelligente di lei”.


05/02/2014
Capitano tutte a me.
Stamattina incontro un signore distinto, ben vestito, a passeggio con un bellissimo cane femmina di ”weimaraner” (sono andato su internet per sapere la razza), elegante come lui.
Ci incrociamo e mi sorride gentilmente.
Apprezzo il gesto e mi avvicino con Bleff che come al solito è irruento.
“Mi scusi signore non è mio” – mi dice

“Guardi che non glielo voglio portare via” – rispondo
(Ovviamento ho capito la sua preoccupazione, ma oramai tutti sanno che un cane maschio non aggresce un cane femmina)


15/3/2014
Al parchetto per cani si incontrano molti cani dallo strano caratere, ma molti padroni ancora più strani.

Entro in una delle tre aree separate del parchetto. In una di esse due cani della stessa proprietaria, un Labrador femmina ed un belissimo Deutscher Kurzhaar (sono andato su internet per conoscere la razza).
Alla vista del mio cane, quest’ultimo si lancia contro la rete di protezione e comincia a girare su se stesso come una trottola. Mai vista una cosa del genere.

La signora si avvicina e mi dice: “Signore potrebbe allontanarsi con il suo cane”.
Ed io rispondo: “Signora, il suo cane deve avere qualche problema, ma lei ne ha qualcuno di più”.


25/9/14
Ragazzi la gente è matta.
Sono appena rientrato da un giretto con il mio cane.
All’isola pedonale del centro città il mio cane si ferma ad annusare qualcosa per terra nelle immediate vicinanze di un piccolo gruppo di persone. Che smettono subito di parlare.
Un signore mi guarda ….  io lo guardo.
Lui mi fa un cenno con la testa ….  io faccio un segno con la testa.
Lui: “Devi spostare il tuo cane.”
Io: “E’ un cane.” …  E resto lì.
Lui: “Non hai capito, devi spostare il tuo cane, pezzo di merda.”

Ora ci sono due modi di reagire.
Il primo: riempirlo di botte e far completare l’opera al mio cane.
Il secondo: andare via senza dire niente.

La prima è quella che mi è balzata per la testa, ma poi ho pensato alle conseguenze.
La seconda? Non sono il tipo che incarta e porta a casa. E così ho scelto un terzo modo.

“A dire il vero è il mio cane che ha sentito puzza di merda”.
E sono andato via mentre il signore lanciava la sua merda verbale.


Eccone un’altra 2015. L’avevo quasi dimenticata
Qualche mese fa (forse metà dicembre 2014), mi dirigo verso l’isola pedonale del centro città con il mio cane.
La proprietaria di un negozio di abbigliamento alla moda e famoso per essere molto costoso ha un bellissimo Golden Retriever.
I nostri cani non vanno d’accordo e si abbaiano furiosamente.
Quella mattina la proprietaria, sulla soglia del suo negozio, si rivolge a suo padre e gli dice mentre mi vede passare lì vicino a due passi, (forse pensando di non essere udita): “ecco quello è il cane cattivo che ti parlavo”.

Senza scompormi, replico: “Lui sarà un cane cattivo, ma voi siete dei cani arrabbiati” (riferimento ai loro prezzi)


L’estate scorsa.
Un signore in compagnia con la sua signora (credo) chiama i vigili urbani e dice: “”Pronto! Pronto polizia municipale! Qui al molo sud c’è un cane che corre dietro ad un gatto”.
Non è una brzelletta. E’ quello che mi è capitato quella mattina d’estate di buon’ora quando il mio cane corre dietro ad un gatto, che infestano la zona, e si infila di corsa al sicuro tra gli scogli.
Il signore prende il telefonino e telefona, mentre la signora mi lanciava insulti per poi allontanarsi borbottando.
Non mi scompongo e continuo la mia camminata sugli scogli.
Passa mezz’ora e dei vigli nessuna traccia.
Allora provo ad immaginare la risposta del vigile all’altra parte del telefono: ” I cani corrono dietro ai gatti come i gatti che corrono dietro ai topi.”


19 Maggio 2016
Sono le 22.45 circa, piove ma decido ugualmente di uscire per i bisogni del mio cane.
Sono sul ponte del torrente a 20 metri da casa quando all’improvviso tre pitbull sciolti spuntano dal sottopasso del torrente e aggrediscono il mio cane che tenevo al guinzaglio. Anche lui è un pitbull.

Devono essere due femmine ed un maschio da come vanno le cose. I due maschi si azzuffano furiosamente, mentre gli altri due cercano di aggredire il mio cane con poco successo.

Un gruppo di ragazzi interviene ad allontanare i loro cani prendendoli dal collare, evidentemente non avevano i relativi guinzagli.

Nasce una discussione e chiedo i loro nominativi per denunciare la cosa (io ho l’assicurazione). Per tutta risposta uno di loro mi aggredisce con un pugno ad un orecchio che mi manda a terra per poi colpirmi con un calcio sulle labbra.

Nel frattempo nessun passante in auto si è fermato a soccorrermi.
Mi riprendo e reagisco. Lo afferro per buttarlo giù dal ponte. Sì, in quel momento lo avrei buttato giù dal ponte di sotto nel torrente. La fortuna per lui (e per me) è che il ragazzo si libera e fugge insieme agli altri ragazzi.

Una volta a casa i miei famigliari chiamano i carabinieri che intervengono prontamente e raccolta la deposizione vanno alla ricerca dei ragazzi.
Una autoambulanza chiamata sempre dai miei famigliari mi porta al pronto soccorso: medicazioni, accertamenti, tac, radiografie.
18 giorni di prognosi. Sono passate le tre di notte.
Il giorno successivo sporgo regolare denuncia ai carabinieri. Altre visite specialistiche in ospedale in ortopedia e prove audiometriche come richieste dal pronto soccorso. La notizia viene riportata anche su un quotidiano locale.

Il mio cane?
Beh! Lui si è potuto difendere pur essendo al guinzaglio che non ho mollato.
Non ha portato che poche escoriazioni, guarite solo con antibiotici ed anti dolorifici da un veterinario amico venuto prontamente a casa.
Ma le tracce di sangue sulla sua bocca non sue ci fa pensare che si è difeso alla grande. Mi dispiace per loro, ma forse uguale sorte sarebbe dovuta avvenire per i loro padroni.
Mi domando se al posto del mio cane ci fosse stato un altro cane. Mi domando quanti delinquenti ci sono in giro.

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EPILOGO

Nel 2017 cambiamo casa, più vicino al mare. Più vicino a casa di mia figlia. Io in pensione.

L’affiatamento si fa più completo, usciamo una infinità di volte con lunghe passeggiate in spiaggia.  Nel frattempo mia figlia ha una cagnetta, una bastardina tra il carlino e non so cos’altro. Fanno subito amicizia. Quindi al posto di un cane ho due cani da portare in giro. Più cacca da raccogliere. Ma vedere come giocano non ha prezzo.

Come avviene per gli umani il tempo passa anche per i cani e in modo più rapido. La vecchiaia si fa sentire e con il passare del tempo fa fatica a camminare.

C’è da dire che in certo senso il mio cane è stato fortunato per non avere mai avuto problemi di salute. Cosa che a sentire le storie raccontate dagli altri proprietari di cani metteva tristezza.

No, niente di niente, semplicemente stava invecchiando. Al punto che man mano faceva fatica a camminare, poi a salire le scale, tanto che  dovevo sollevare per il collare 36 chilogrammi. Forse aveva perduto anche un po’ di udito e della vista. Insomma faceva una gran pena vederlo camminare con fatica. Tra l’altro cominciava a zoppicare sulla zampa anteriore sinistra. E gli spunta una specie di bubbone da un lato del corpo. Una sebacea non compatta che il veterinario ci ha sconsigliato di operare. Tra l’altro non era certo che avrebbe retto una anestesia.

Con il prolungamento dei giorni la situazione peggiorava.
Quasi di peso lo portiamo dal veterinario che ci ha messo davanti alla evidenza, le cose non potevano che peggiorare.
Ci siamo consultati io e mia moglie ed abbiamo preso la decisione.

L’ho abbracciato per l’ultima volta in modo più affettuoso del solito e lui mi guarda con quegli occhi quasi per dirmi cosa succede, come se avesse capito.

Non dimenticherò mai quegli occhi.

Certificato morte Bleff

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GALLERIA

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Qui le sue foto su Flickr


SAJI





LA STORIA DI SAJI

saji4Ricordo benissimo il giorno che arrivasti al Resort a quattro zampe ” Il Lauro “.
Ti ho accolto con tristezza, perché sapevo che la tua permanenza qui non aveva una scadenza, eri diventato anche tu come molti un peso per il tuo proprietario.
Di lui ricordo la velocità nel metterti nel box , guardava il suo orologio di continuo … Aveva fretta… Non ha avuto un minimo di ripensamento non un tentennare … Aveva fretta …. L’ho guardato negli occhi sperando almeno di vederli lucidi … “Lo avrei consolato”… Non è servito, non ne aveva!!! L’ho odiato..
L’ho fatto per entrambi perché tu non ne eri capace. Ti sei subito adattato a questa nuova vita, lo hai fatto così elegantemente da lasciarmi senza parole. Sei stato la traduzione a quella parola che più avanti andai a studiare RESILIENZA.

Grazie Saji per aver fatto parte della mia vita. Quello che sembrava un sogno si è realizzato ed oggi anche tu ti riprendi quello che ti è stato strappato… È stata dura vederti andar via, ma amarti è stato anche questo ..Lasciarti andare per una vita migliore ❤️ Grazie Roby Pas per aver parlato di lui . Grazie Nadia Paolini per l’aiuto nell’inserimento. E soprattutto Grazie ad Adriano D’Onofrio e Silvano D’Onofrio per aver dato a Saji finalmente una famiglia ❤️
(Antonella Polini)

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PERCHE’ ADOTTARE UN CANE.

Adottare un cane in canile è un gesto nobile.
La scelta di una adozione non è mai facile, ma è una scelta d’amore, mi verrebbe da dire.

Un cane può trovarsi in un canile per diverse e svariate ragioni: perché è semplicemente fuggito, si è perso oppure non ha il microchip. Altre volte capita che il proprietario lasci il suo cane in canile giustificandosi con le scuse più insolite, quali ad esempio: che sporca, l’aver scoperto in famiglia un’allergia al pelo di animale oppure il non aver più voglia di occuparsi del fedele compagno di una vita divenuto anziano. O più semplicemente per aver comprato un animale senza aver riflettuto del tempo, dell’attenzione e delle cure di cui ha bisogno.

Nel momento che il cane arriva in canile si siede lì in attesa che tu torni. Per ore, giorni, mesi, anni. Non vogliono giocattoli. dolcetti, premi: vogliono solo te.


Con questo gesto credo di aver reso felice un cane e di avergli donato una famiglia. Ora avrò la soddisfazione di aver dato una vita degna ad un animale che mi accompagnerà per tutta la sua vita.

Perché proprio un cane?

C’è chi dice meglio un cane come amico, quelli a due zampe possono mollarti anche per futili motivi, spesso sono inaffidabili.

Ora qualcuno potrebbe dire che avere una persona come amico non è come avere un cane per amico. Vero, ma un cane non ti abbandonerà mai, ti resterà fedele per tutta la vita. Gli amici non durano per sempre. Difficile avere amici che non ti parlano alle spalle, che fanno finta, che non sono invidiosi.

E poi un cane te lo scegli intenzionalmente e coscienziosamente, non è come accettare una amicizia su fb tanto per intenderci.

Sì, vabbè – potrebbe obiettare qualcuno altro – ma anche un cane viene abbandonato.
Vero anche questo, ma in questo caso è la persona ad abbandonare il cane, un cane non lo farebbe mai, perché tu sei il suo migliore amico. Sei tu il bastardo.

Se poi amate fare una bella corsetta al mattino magari prima di andare al lavoro o fare ricche passeggiate, un cane molto attivo è la scelta migliore. Lo stesso cane sarà per voi uno stimolo ad una vita più attiva. Se invece adorate passare il vostro tempo libero sdraiati comodamente sul divano a guardare la TV beh allora forse sarà meglio che vi orientiate su un gatto.

Perché un pitbull.
Si dice che la scelta di un cane rispecchia la tua personalità o il tuo modo di intendere un cane.

C’è chi se lo porta nel borsellino nel reparto spiccioli per andare a fare la spesa o nelle passeggiate al centro città con la testolina che sbuca da una busta firmata, chi per completare il proprio abbigliamento, per compagnia, chi pensa di avere un peluche senza batterie, chi per vanità di avere una cane alla moda ed appariscente.

Ok, ma anche il pitbull è un cane appariscente, fin troppo – direte voi – e poi perché proprio questi cani cattivi ed aggressivi?
Ora su questo argomento potrei tranquillamente spendere un fiume di parole. L’ho già fatto in un altro articolo che vi invito a leggere. Posso solo dire che il pitbull non è cattivo e aggressivo tanto di più di qualsiasi altro cane. E’ solo più forte. Al contrario, non essendo un cane nato per la difesa personale o da guardia non considera gli umani come delle minacce. Per questo motivo i pitbull sono estremamente affettuosi con le persone fin anche con i bambini. E’ solo l’aspetto, fiero e potente che include timore.

Tornando alla domanda perché un pitbull, perché non ti sei orientato su un cane meno impegnativo, la risposta è semplice.
Beh, qui è tutta una questione personale. Chi ha già avuto un pitbull ed anche un cane di piccola taglia sa la differenza nel possedere una Ferrari ed una Ford Fiesta. Poi se hai la possibilità di scelta tra le due, allora la scelta diventa scontata. E’ quello che ho fatto io.

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IL PERCORSO DELLA ADOZIONE


Non è stato difficile. Forse perché aveva comunque passato un breve periodo in famiglia, perchè non ha avuto particolari traumi, perché ha avuto le massime attenzioni della “pensione” per cani dove è stato lasciato e mai ripreso.

L’idea è venuta due anni dopo la morte del nostro primo cane: Bleff. Un amico affettuoso, di grande compagnia. Quella compagnia che mi mancava nelle mie passeggiate solitarie, nei momenti di solitudine chiuso in casa durante la pandemia.

Ho girato un po’ su internet dove ho toccato con mano il fenomeno dell’abbandono dei cani e del gran lavoro che fanno i volontari per trovare loro una nuova casa. E soprattutto mi sono reso conto del gran numero degli abbandoni dei pitbull da parte di padroni che con tanta leggerezza acquistano cani impegnativi e con altrettanta leggerezza se ne sbarazzano. C’era un periodo che vedevi pitbull ovunque, oggi non se ne vedono più in giro. Sono tutti nei canili.

In maniera quasi casuale una amica volontaria facente parte di una associazione che si prende cura dei cani abbandonati e del loro affidamento, mi segnala la disponibilità di un pitbull di 4/5 anni.

L’amore è scoppiato a prima vista e dopo gli scambi delle informazioni ci sono stati gli avvicinamenti. Passeggiate nella struttura per cani, in città, in spiaggia. Il sopralluogo della abitazione e infine l’affidamento.

Affidamento che non è stato facile dal momento che serviva la firma del proprietario che nel frattempo si era reso irreperibile. Quindi lettura del micro-cip e passaggio di proprietà direttamente dall’anagrafe canina. 27/2/2022

Vi domandate come sta il cane? Credo che mai abbia fatto tante passeggiate come in questi giorni. Ora segue ogni nostro movimento, aspetta accovacciato anche quando andiamo al bagno davanti alla porta e tante dormite tranquille. Sembra quasi che sorrida felice.



QUALCHE FOTO

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INCONTRO CON ELLY

elly2Chi è Elly? E’ una cagnetta di 5 anni e dal peso di qualche chilogrammo, un peso mosca per intenderci; è un incrocio tra razze che non conosciamo con qualche linea di sangue del carlino per il fatto che gli sporgono in fuori i denti inferiori  E’ il cane di mia figlia, ma in tutta verità è di suo figlio, mio nipote. 

Per quasi due anni ha vissuto in compagnia con Bleff (il nostro primo cane), tra casa di mia figlia e casa mia, alle volte dormivano nella stessa cuccia . Lunghe passeggiate assieme sulla spiaggia, in montagna. Con la scomparsa di Bleff non sapevano come avrebbe reagito con Saji. Lei che per strada abbaia a tutti i cani, maschi, femmine, piccoli, grossi, anche con i pitbull. Eravamo un po’ preoccupati da come avrebbe reagito Saji con una cagnetta rompiscatole. Ma questo incontro andava fatto, era inevitabile che prima o poi i due cani si sarebbero dovuti incontrare. 

E così ieri pomeriggio, per una situazione famigliare che si è venuta a verificare, mio figlio è dovuto andare a casa di mia figlia ad accudire il nipotino, ed ha pensato bene di portarsi anche Saji.

Apriti cielo – avrete pensato. Un pitbull, cattivo ed aggressivo a contatto con una cagnetta piccola ed indifesa, per lo più rognosa, la avrebbe fatta a pezzi in un istante.

Ebbene mi dispiace per voi, ma quel cagnaccio cattivo e aggressivo è rimasto indifferente all’abbaiare frenetico  di Elly fino a mostrare i denti. Ovviamente tutto questo sotto il controllo con guinzaglio di mio figlio. Poi quando Elly si è stancata di abbaiare, forse anche sorpresa della mancata reazione, finalmente si è decisa di avvicinarsi e fare conoscenza con un bel maschione. Quindi tutto bene, il cane assassino non ha ucciso nessuno. Con qualsiasi altro cane definito “buono” lei si sarebbe sicuramente  azzuffata.

Ho sempre pensato a cosa pensano i pitbull in queste occasioni. indietro2



PERCHE’ AMO IL MIO PITBULL

  • Il Pit Bull è sicuramente un cane fuori dal comune, è un cane di grande potenza e dinamicità. E’ una razza dalla costruzione solida, molto muscoloso, ma allo stesso tempo molto agile e scattante. Elegante nel portamento e molto attento a tutto ciò che lo circonda. La sua espressione è decisa e seria. E’ una razza ben piazzata e robusta. E’ un cane di una rapidità di movimenti incredibile. Un cane che sa coniugare potenza e agilità.
  • Il Pit Bull è un cane felice, sicuro di se, sempre pronto a una corsa sfrenata, docile (per non dire dolce e coccolone), mai dominante con le persone che ama, affabile con i bambini. Sempre pronto a mettersi alla prova con altri cani, giocherellone, ma incredibilmente forte e veloce all’occorrenza.
  • Il Pit Bull è cane che si affeziona in modo esemplare ad una persona in particolare.
    Questa persona rimarrà il suo unico pensiero durante tutta la sua vita. 

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54 risposte a Bleff – Saji

  1. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Che simpatico il vostro Bleff, la nostra Tatanka e piccola non di razza pura la sua madre un Jack Russel si ha divertito con uno non di razza. I amici di Tatanka sono cani di grande taglia, Boxer, Pastore Tedesco, Pitbull, Labrador .. lei comanda tipico donna 😀

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  2. Pingback: Blog di padroni di cani e non solo | Amalia La Stella

  3. bruce ha detto:

    Esatto! E coincidenza vuole che è anche il compleano di mio figlio.
    Bleff ti ringrazia per il gentile pensiero. Sei sempre così carina. Grazie ancora.

    Ma festeggeremo domenica prossima. Noi andremo in un “Steak House Restaurant” e per lui i gustosi resti.
    Un saluto da Bleff

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    • Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

      Infatti veramente rarissimo figlio e quattro zampe festeggiano il stesso giorno i lori compleanni… allora anche i miei auguri per il tuo figlio ….
      per lui 😉

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  4. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Aproposito devi continuare a scrivere la storia di Bleff … e troppo simpatica…

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  5. luca ha detto:

    AHHH. sempre le stesse cose….io ho due pit una è una linea di sangue sorrel Sofia e l’altra è una jeep Luna (naturalmente sono cattivissimeee…brr che paura) e tutti quando le vedono ci giocano anche perchè i cani sono simpaticissimi giocherelloni dopo una ventina di minuiti giocati con i cani ne chiedono la razza, che naturalmente sono pitbull, appena sentono la parola pit… si alzano mettono le mani in tasca si girano se ne vanno e non sdalutano nemmeno…bho!!!!!

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  6. Elisabetta Lelli ha detto:

    aMMMore!

    Ma allora, Bruce… chi è?

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  7. Rebecca ha detto:

    Allora mio caro Silvano… quando sicrivi una nuova avventura del cane sapiente di nome Bleff?… questo tuo racconto mi leggo quasi ogni settimana… hai ancora alcune foto quando Bleff era un cuciolo??? Dai fa qualche simpatico post… io intanto aspetto qui e leggo ancora ancora ancora e ancora 😆

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  8. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Questo mi mancava al’archivio del posts letti e commentati. Bene, ho visto Bleff in tutta la sua simpatia-quasi, vedrlo dal vivo e’ ancora meglio 🙂 -.
    “di quei cani che al mattino mangiano bambini…a pranzo giovani, alla sera adulti e vecchietti…”.

    A parte il fatto che la battuta e’ forte, davvero esiste il “fatti un nome e dormici sopra”, “e’ invece affettuoso…”.povero cane, che magari e’ ancheun tenerone 😆

    “Bleff” da “bluf” ci avevo pensato, ma non capivo il nesso.
    Ed ero curioso, prima di leggere la storia, di sapere da cosa derivasse “bluff-bleff-“. Ora lo so. Ciao Bruce.

    Marghian

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  9. Andrea Lenzi ha detto:

    Salve, mi chiamo andrea, raramente scrivo su internet, lo faccio oggi perchè domenica scorsa
    ho visto di persona cosa può combinare un pitbull (mà vale per tutte le bestie di grossa taglia).
    Avevo finito di giocare da un minuto con i miei nipotini di 22 mesi, che erano rincasati, e ne stavo tutto beato su una sdraio, nel mio giardino, con il mio bretoncino da caccia sdraiato ai miei piedi,
    quando con la coda dell’occhio vedo passarmi dietro questo cane, entrato attraverso un varco della siepe, che senza nessun preavviso attacca alle spalle il mio cane mordendolo ferocemente al collo, dopo un istante di stupore cerco di afferrarlo per fargli mollare la presa senza successo al che gli mollo un cazzottone tra capo e collo quel tanto che basta a far liberare il mio cane che si gira e morde il pitbull nella bocca, ma immediatamente il pitbull continua l’aggressione che, se non fosse stato per i colpi che gli continuavo a dare, avrebbe sicuramente ferito o peggio il mio cane.
    Arriva il proprietario e scopro che è un ragazzo albanese che abita poco distante da me.
    Ovviamente scuse a non finire, il cane era fuggito per una loro distrazione etc. etc.
    Anche io ho un cane ma serve per caccia, e il cane fà effettivamente il suo servizio, per il resto lo tratto da cane con le dovute cautele. se non servisse a caccia non lo terrei di certo!
    Ora io vi chiedo a cosa cavolo servono animali del genere? A farvi sentire potenti? perchè non servono certo a fare la guardia!
    Mi citate un solo articolo di giornale dove un cane cosiddetto da guardia o da difesa ha morso un ladro o un aggressore?
    Perchè invece di persone incolpevoli morse o peggio ne sono piene le cronache e i proprietari dicono tutti che fino a quel momento il cane era buonissimo e addirittura giocava coi bambini, poi a fondo articolo vi sono i commenti di quelli come voi “esperti” che dicono che è successo perchè quì perchè là, etc, etc.
    finchè dopo una nuova aggressione un’altro degli “esperti” finisce sul giornale con qualcuno sulla coscienza.
    Non voglio pensare cosa sarebbe successo se fosse arrivato quando c’erano ancora i miei nipotini, ma ci devo pensare, ed allora dico sareste disposti a scommetterci la vostra vita sulla inoffensività dei vs animali.
    Perchè una cosa è certa, se avesse rovinato un mio familiare il proprietario non sarebbe sopravvissuto!
    Non si può avere tutto quel che si vuole in nome di una cosiddetta libertà se ciò significa mettere costantemente a repentaglio l’incolumità degli altri, altrimenti perchè non tenere un toro o una tigre al guinzaglio.
    Comunque io non ce l’ho con voi che evidentemente siete troppo egoisti per ragionare su questo,
    Io ce l’ho con chi dovrebbe vietare per legge certe razze, inutili e pericolose, e non lo fà.
    Probabilmente il mio commento finirà tra quelli cancellati ma lo inoltro lo stesso.

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    • bruce ha detto:

      Caro Andrea, sono rammaricato per quanto è successo al suo cane e comprendo anche il suo risentimento.
      Tuttavia di ragionamenti a sproposito come il suo ne ho già sentiti tanti ed ho anche risposto abbondantemente.

      Gli animali sono animali. Tutti gli animali sono aggressivi, anche il simpatico pincher e il suo bellissimo bretoncino. E’ il loro istinto animale.
      La differenza sta nella loro taglia e forza.
      Un cane non attacca l’uomo senza motivo, tanto meno i bambini. Nemmeno un pitbull, rottweiler, dogo argentino, pastori tedeschi stabili mentalmente e non costretti dal maltrattamento degli uomini.

      Il pitbull come anche il suo grazioso cane sono razze “costruite” dall’uomo.
      Il cane NON HA COLPE per il suo carattere. Lo tenga sempre in mente. Come tutti i cani.

      Ho sempre detto e lo ripeto anche a lei: il problema non è il cane.
      E mi fermo qui perché tanto non capirà.

      Allora le faccio una domanda.
      Lei la vede la tv?
      Sta seguendo quello che succede nel mondo? Omicidi, omicidi, ed ancora omicidi, decine di migliaia di omicidi, di stragi, di massacri, per ogni ragione anche dei più futili. E non sono gli animali a compierli.

      Sta seguendo quello che succede in Siria per colpa dell’animale “più ragionevole per eccellenza”?
      L’uomo, come specie o razza, sta sterminando altri uomini con ogni mezzo, anche con gas nervini come si faceva una volta per uccidere le mosche e gli scarafaggi.
      Uomini, donne, bambini, uccisi brutalmente, selvaggiamente, peggio del peggiore degli animali, e senza motivo.

      Seconde lei dovremmo abolire la razza umana?
      Ci ragioni un po’ su. Prima di fare proposte cretine.
      Un cordiale saluto.

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      • Elisabetta Lelli ha detto:

        Caro Silvano,

        è un po’ che non sono su WP, ma non posso non congratularmi con te per la signorile arguzia della tua risposta al signor Lenzi. Con il tuo permesso, vorrei aggiungere anch’io qualcosa.

        Non avendo energie da sprecare in digressioni inerenti certe “proposte cretine” che peraltro e sfortunatamente, sono già realtà, (Cfr. la BSL ed altri umani crimini legalizzati),
        mi limito a proporre al signor Lenzi soltanto alcune considerazioni, alcune nemmeno mie:
        – Ci si privilegia della compagnia di un cane, non si tiene un cane perché “serve” (a questo e/o a quello), concetto quantomeno desueto;
        – A molti uomini, le “bestie”, come le chiama gli animali il signor Lenzi, (animali, signore! Sarebbe più opportuno chiamarli “animali”!), insegnano cosa sia l’affabilità e l’affidabilità. Molti umani, al contrario, insegnano vere e proprie bestialità (io non ho mai conosciuto un “cane pedofilo”. Lei, signor Lenzi?);
        – Il mio cane, un esemplare di purissima razza bastarda, è davvero feroce e… pesa soltanto 8 kg;
        – Esorto di buon grado il signor Lenzi a voler aprire il link che allego sotto. Lei chiede che le sia citato “un solo articolo di giornale dove un cane cosiddetto da guardia o da difesa ha morso un ladro o un aggressore?”. Beh, qui ne troverà “qualcuno”; se non fossero abbastanza… me lo faccia sapere!

        A te (ed anche a Bleff!) un abbraccio affettuoso e la mia amicizia.
        Spero a presto (e bene)!

        Elisabetta

        http://bslnews.org/pit-bull-heroes-hall-of-fame/

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        • Elisabetta Lelli ha detto:

          Caro Sil/Bruce,

          ri-leggo il mio commento…
          e mi accorgo di errori di battitura, errori di grammatica e quant’altro…
          e mi rendo conto che davvero bisognerebbe contare, prima di rispondere
          a qualcuno che t’ha fatto perdere la calma.

          Salutami SBT!

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  10. Andrea ha detto:

    spiegatelo a tutti quelli che hanno avuto figli o parenti deturpati da cani cosidetti da compagnia, anzi ancora meglio provate a farglielo spiegare dai padroni di quei cani
    che magari fino a 5 minuti prima anch’ essi come voi ritenevano che il loro cane cose del genere non era possibile che le facessero.
    Se lei Sig.ra Elisabetta ha un cane di 9 Kg sara’ difficile che rincorra un adulto (cio’ non toglie che nella stessa stanza da solo con un neonato sarebbe altamente consigliat..o.. non lasciarlo. E’ proprio di ieri una ennesima tragedia e bada caso era un cane da caccia. Quindi me lo lasci ripetere sono bestie, esattamente come anche lo siamo noi!
    La sola differenza e’ che siamo un po’ piu’ addestrati a controllare i ns. istinti, chi piu, chi meno

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    • bruce ha detto:

      Di nuovo ciao caro Andrea,
      Come le ho già detto, dispiace quando succedono queste cose.
      Le ripeto che la colpa di questi incidenti non va attribuita ai cani. I cani agiscono per istinto, secondo la natura che caratterizza la loro specifica razza.
      Ma sembra che lei faccia fatica a capirlo.

      Gli animali sono animali e vanno tenuti sotto controllo ed educati dal proprietario che ne è responsabile penalmente per legge (non il cane). Se ha qualche dubbio si legga le normative.

      Per quanto riguarda chi ha avuto danni da un cane, lei fa finta di non capire che l’uomo fa di peggio. Secondo il suo ragionamento dovremmo abolire la razza umana perchè commette crimini ben peggiori di qualsiasi altra razza di cani. Ma anche questo lei fa fatica a capirlo.

      Che spiegazione lei darebbe ad una madre che vede i propri figli massacrati da una guerra per colpa dell’uomo?
      Che spiegazione darebbe lei a quei ragazzi i il cui padre o una madre viene uccida per rapina da un balordo che magari fino a cinque minuti prima erano nel proprio negozio?
      La dia anche a me la spiegazione.

      Ma le voglio portare un altro esempio, un po’ più semplice da capire, e poi la smetto perché le ho dedicato troppo tempo.
      Un cane è assimilabile ad una automobile. Un pitbull ad una automobile di grossa cilindrata.
      La responsabilità civile e penale degli incidenti è attribuita al proprietario e non all’automobile.
      Spero che questo lo capisca.

      E’ colpa della automobile o del proprietario se questi ubriaco o drogato (cosa di tutti i giorni) investe ed uccide una persona o più persone che 5 minuti prima passeggiavano tranquillamente per strada?
      Cosa direbbe lei ai loro figli? Che è colpa della automobile?
      Cosa ha da dirmi?

      E seguendo il suo brillante ragionamento si dovrebbero proibire tutte le auto?
      Non so cos’altro dirle se non augurarle buona serata.

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      • Andrea ha detto:

        grazie per il suo prezioso tempo ma mi scusi non mi convince, non mi puo’ convincere! Sono anch’io dispiaciuto per i morti di guerre il piu’ delle volte inutili o per chi viene investito da auto guidate da ubriachi o drogati, ma un’ auto da sola non investe nessuno ed e’ impossibile farne a meno per cui e’ un rischio cui giocoforza dobbiamo esporci finche’ non troveremo alternative. Mentre delle razze canine potenzialmente pericolose possiamo gia’ tranquillamente farme a meno risparmiando almeno i morti che vi ostinate a causare con la vs. superiorita’ intellettuale.

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        • bruce ha detto:

          Ariciao, lei non si vuole convincere.
          Un cane tenuto al guinzaglio da padrone responsabile non crea problemi , come un’auto guidata da persona responsabile.

          Per tale motivi credo che nessuna persona ragionevole proporrebbe la eliminare di tutte le auto (perchè tutte potenzialmente in grado di creare danni) e di ogni razza di cani (perchè tutti potenzialmente in grado di creare danni).

          Spero che ora il significato le sia più chiaro.
          Ma può tranquillamente restare nella sua convinzione. Nessun problema.
          Bruce

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          • Elisabetta Lelli ha detto:

            Caro Sil/Bruce,

            sai che il mio cane di 9 Kg mi ha salvato la VITA ben due volte?
            La prima fu quando tentarono di entrarmi in casa in piena notte.
            La seconda volta fu mentre ero svenuta a causa di un malore. Andò avanti e indietro, chiamando mio marito, che a sua volta chiamò il 118.
            Il medico del pronto Soccorso mi disse (testuali parole):
            “Signora, il suo cane le ha salvato la vita.”.
            Beh, non c’è che dire… nove chili di angelo canino 😉
            Ho avuto due Boxer dolcissimi ed altri cani di taglia medio/grande.
            Non hanno mai ammazzato qualcuno (sarà perché ho saputo educarli bene?).

            Un saluto speciale a nostra Signora delle Palme, nonostante la pioggia (è comunque stupenda la nostra SBT…!).
            Un abbraccio a te, caro Sil/Bruce e allo splendido Bleff da’ una grattatona sul petto bianco da parte mia!

            E.

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          • bruce ha detto:

            “Non hanno mai ammazzato qualcuno (sarà perché ho saputo educarli bene?).”
            Semplicemente perchè sei padrona equilibrata e responsabile.

            “… il mio cane di 9 Kg mi ha salvato la VITA ben due volte?…”
            bravissimo il tuo cagnolino.
            E dobbiamo anche ricordare i tanti cani che ogni giorno sono di ausilio all’uomo, nella pet therapy, di sostegno ai disabii, alle forze dell’ordine, di semplice compagnia agli anziani, nonchè per il servizio che ha reso nel corso della storia per i pastori, cacciatori.

            Anche il mio cane mi ha salvato più di una volta.
            Praticamente ogni domenica mattina, quando mette in fuga precipitosamente dal pianerottolo di casa …. i Testimoni di Geova 😆
            (non tanto per quello che dicono, bensì per la loro assoluta chiusura mentale, come quelli che vogliono estinguere i cani) 😆
            Ciao cara, un saluto da parte di Bleff e da SBT

            "Mi piace"

  11. Andrea ha detto:

    Scusate gli errori ortografici ma sto’ scrivendo dall’iphone.
    Volevo completare il discorso visto che il riquadro disponibile era piccolo. Elisabetta lei ha un cane regolare quindi niente da eccepire se non per le idee. mi ha dato il link degli episodi di salvataggio, sono 37. Ebbene un giornale americano ha fatto un’indagine in base al nr di decessi causati dai cani, al 1° posto pitbull 66 morti ( doppio dei sui salvataggi) 2° posto rottwailer 39 morti, 3° pastore tedesco 19, 4° doberman 9, stiamo parlando di soli morti sono esclusi i feriti. Non vi sembra un po’ eccessivo il prezzo da pagare alla vs “voglia d’amore a 4 zampe” .
    Comunque la chiudo qui, magari con Silvano ne riparleremo quando dal club degli irresponsabili bravoni in lista d’attesa, sara’ finito in quella dei coglioni assassini colposi. E dire che siete responsabili penalmente non e’ una sicurezza, primo potreste
    non aver nulla da perdere, 2° anche se vi taglissero la testa il morto non resusciterebbe.

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    • Elisabetta Lelli ha detto:

      “[..] Comunque la chiudo qui, magari con Silvano ne riparleremo quando dal club degli irresponsabili bravoni in lista d’attesa, sara’ finito in quella dei coglioni assassini colposi. E dire che siete responsabili penalmente non e’ una sicurezza, primo potreste
      non aver nulla da perdere, 2° anche se vi taglissero la testa il morto non resusciterebbe.”

      – L’importante è che qualcuno non sia “coglione”… a parte NOI 😉
      – Se tagliassero la testa ai cretini i morti resusciterebbero a festeggiare.

      Bacio, Sil/Bruce!

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  12. bruce ha detto:

    Ciao Andrea, uomo di grande sensibilità.
    Lei non si deve scusare per gli errori di ortografia. Si dovrebbe scusare per quello che pensa e scrive. E forse anche vergognare.

    Cretinata N1)
    “lei ha un cane regolare”
    Questa non l’avevo mai sentita. 😆 😆 😆
    Mi scusi ma sto ridendo a crepapelle. Lo sa che lei è un tipo divertente.
    Solo una mente comica poteva partorire una simile cretinata.

    Cretinata N2)
    La sua “personale” lista delle aggressioni dei cani.
    Cosa mi vuole dimostrare? Che certi cani sono pericolosi?
    In un anno sono più le madri e i genitori che uccidono i propri figli. Eliminiamo anche loro.
    In cima alla lista degli animali più pericolosi c‘è l’uomo in tutte le sue varietà di crudeltà. La lista la lascio compilare a lei.
    Come la mettiamo?

    Cretinata N3)
    Prezzo da pagare per la scelta di un cane di grossa taglia?
    Giusto. Abbattiamoli.
    E’ giusto che la società paghi per la scelta di acquistare automobili che recano tanti danni?
    Eliminiamole.
    Quale prezzo paga la società per la scelta dei crimini causati dall’uomo?
    Giusto, selezioniamo solo uomini buoni, e solo di piccola taglia. Gli altri buttiamoli negli inceneritori. In Polonia, in un certo inceneritore di nostra conoscenza.

    Cretinata N4)
    Il club degli irresponsabili, coglioni e assassini.
    Nel 2003, esattamente il giorno 9 settembre, proprio di questi tempi, l’onorevole Sirchia, ha introdotto una serie di normative a regolamentare la disciplina sui cani. Alcune comprensibili altre demenziali.
    A margine la famosa lista dei cani pericolosi per far contenti i cretini come lei.

    Da tutta Italia gli è stato indirizzato in coro unanime di pernacchi galattici. Da animalisti, esperti cinofili, dalla cultura, dalla politica, dagli enti religiosi, da ogni associazione umanitaria.
    Dal mondo civile.
    In pratica critiche e dissensi dall’intero mondo civile a cui ovviamente lei non appartiene.

    Immediatamente è stata tolta. Non esistono cani potenzialmente pericolosi. Tutti i cani sono potenzialmente aggressivi e pericolosi.
    Da allora gli “irresponsabili” hanno difeso e portata avanti una battaglia per i diritti del cane, di qualsiasi razza e grandezza. Oggigiorno anche i cani di grossa taglia possono viaggiare anche in treno. Alberghi che si sono organizzati, spiagge. E’ prevista l’anagrafe obbligatoria, libretto sanitario e assicurazione. Sono state istituite regole comportamentali e di condotta a tutela del cane e delle persone. I diritti del cane, di ogni cane, di ogni taglia.
    In alcune città, tra cui la mia città, si istituiscono corsi per l’educazione del proprietario del cane.
    Io, personalmente ho preso un patentino per la conduzione del cane (anche se dovrebbe essere obbligatoria per tutti) come la patente per l’automobile (tanto per intenderci).

    Questa è la risposta del mondo civile (“irresponsabile, coglioni, assassini” come li chiama lei) a gente civile come lei. Forse dire coglioni non è sufficiente.

    Ora, vista questa sua “mania” (o paranoia) di eliminare i cani di grossa taglia, le consiglierei di attivarsi, magari fondando una associazione a difesa dell’uomo dai cani di grossa taglia con una petizione nazionale per la soppressione di tutti questi cani attualmente in circolazione in Italia, canili compresi con un censimento a tappetto casa per casa.
    Ovviamente delineando peso, altezza, e grado di aggressività e pericolosità per ciascuna razza.

    Poi vediamo quante pernacchie (e vaffa) raccoglie anche lei, caro sapientone.
    Un cordiale saluto, (anche se un razzista come lei non lo meriterebbe).

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  13. Rosaria Giacomino. ha detto:

    Salve,mi chiamo raul binacchi e o 11 anni .o anche io un cane e un bracco ungherese si chiama Anakin ,lo adoro.e sono molto felice che qualcuno scriva qualcosa su i nostri amici da compagnia quindi voglio dire : Forza dog!.

    Grazie.

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  14. Elisabetta Lelli ha detto:

    Caro Bleff,

    ogni tanto torno su questo post. È confortante e bellissimo sapere quanto tu sia fortunato ad avere al tuo fianco un amico umano dal Cuore grande. Sai? Sono davvero pochi, gli uomini dal Cuore grande; i più pericolosi sono quelli che DICONO di avere un Cuore grande, ma poi, nei fatti, sappiamo quante chiacchiere vanno facendo…
    Molti tuoi fratellini (cani) non sono fortunati come te. In alcuni Stati americani vige una sorta di legge, la BSL, che li condanna a morte nelle camere a gas soltanto per il loro aspetto. Ti rendi conto, Bleff? Ti rendi conto di quanta pochezza vi sia in alcuni umani?
    Vorrei inviarti un video a lieto fine. I protagonisti sono Chance, Eldad e alcuni suoi amici volontari che si occupano del salvataggio di tanti tuoi fratellini sfortunati.
    I gesti di sincera gentilezza sono alla base della vita, sono quei gesti… quei FATTI che decretano la felicità oppure l’infelicità.
    Sii felice, dunque, Bleff caro! Una vita felice non ha bisogno di orpelli e stranezze perché sia possibile. Basta avere un Cuore grande (e, sebbene si creda il contrario, non è affatto difficile avere un Cuore grande).
    Tante coccole e un abbraccio al tuo amico… dal Cuore immenso ❤

    Eli

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  15. Elisabetta Lelli ha detto:

    Caro Sil, ma in questo caso anche caro Bleff (stella di cane/cane stellare),

    v’invio due regali(ni).
    Il primo: cose che già sapete, ma è meglio ricordarle a certi lettori.
    Il secondo regal(ino): tutto da guardare, per poi riempirsi il Cuore di tenerezza.
    Non solo, ci permette di comprendere ancora una volta quanto reciproco e sincero rispetto, quanto onesto amore, quanta empatia esistano fra esseri tanto diversi.

    Abbraccio e Bacio da Eli… la quale ha un “CANE REGOLARE” —–> ahahahahhh! oh-mio-dio :/

    http://www.care2.com/greenliving/10-things-you-never-knew-about-pit-bulls.html

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  16. Rebecca Antolini ha detto:

    vedo che hai ripreso a scrivere… mio dono fatta qualche risata…

    Quanti anni (un cinese)
    Nove (io)
    Glande (l’altro cinese)
    E glosso (io) 😆

    vorrei fare un giorno incontrare te Bleff, Gianni Tatanka e me… sicuramente un giorno che non si dimentica più

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  17. bruce ha detto:

    Un abbraccio anche a te Eli, e grazie per questo bel sito sul pitbull.

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  18. sherazade ha detto:

    Eccomi.
    Ho letto tutto e tutti i commenti. Un po’ tutti ‘fuori tema’. Guerra, incidenti d’auto, divagare non aiuto a focalizzare il discorso.
    Non sarò io a controbattere perchè le idee che ognuno di voi ha sono dure da modificare anche di un millimetro e tutti abbiamo ragione dal nostro punto di vista e per le nostre esperienze.
    Credo ( e tu parlando di padroni responsabili confermi) che un patentino (la parola è ridicola) ovvero un minimo di conoscienza caratteriale del proprio cane sia indispensabile sopratutto per i cani di grossa taglia. Non che i piccoli non siano altrettanto mordaci ma diciamo che il ‘danno’ raramente è drammatico. Per metafora se ti viene addosso una bici è una cosa se è una station wagon un’altra.
    Ti ripeto, e non mi rivolgo al signor Andrea, che non ho pregiudizi ma credo che ad ogni tipologia di cane debba corrispondere una tipologia di ‘padrone’.
    Chi è sedentario faccia il giro dell’isolato con un pechinese e non con un…pittbull, chi è più vitale, chi è piu’ baldanzoso, chi ama il mare insomma in linea di principio poi si sa l’amore è cieco.
    A me piace stare serena quando cammino spedita nel parco, però sono anche molto attiva e morto il mio levriero afgano sedicenne, mi sono ben documentata in rete ed è arrivata Sally jack russell tutta pepe.
    Per il resto se non ti spiace e per non innondarti il tuo blog fai un salto a leggere il pensiero che ho lasciato da Rebecca.

    sheraunabbraccioeunacarezzavedetevoiperchi:)

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  19. Elisabetta Lelli ha detto:

    Un abbraccio, Sil caro (e tante coccole a te, Bleff!).
    Vorrei condividere con te la testimonianza che segue. Bellissima. Umanissima.
    E.

    http://www.all4animals.it/2014/02/25/testimonianza-usa-ecco-la-lettera-di-un-adottante-allaguzzino-del-suo-cane/#comment-22738

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  20. Rebecca Antolini ha detto:

    Questa pagina qua e come un bel film senza violenza che posso vedere periodicamente… me lo sono riletto tutto per la ennesima volta, mi sono fatte le mie risate qui a pc… Tatanka mi ha osservata con la conclusione ” questa e impazzita ” 😆 … non mi stancherò mai a rileggere questa pagina… merita un premio 😉

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  21. Mihaela ha detto:

    Ciao,
    Ho letto con tanto simpatia tutto sull suo cane. Anche io ho un bellissimo pitt bull Staffy, di nome Mooney, con origini gallesi, e so di cosa parla. Il mio cane lo posso descrivere in poche parole come gioia della mia vita, e ho visto di cosa sono capaci questi cani leali ed intelligenti! Apprezzo molto il suo corraggio di dire in modo diretto all’agente cosa ne pensa! Fa bene, e vorrei tanto avere anchio suo corragio.
    Un saluto a lei e al suo bellissimo Bleff!
    Michela

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  22. Rebecca Antolini ha detto:

    Eccomi… ho riletto tutto… e anche le cose nuovi che hai inserito… stupende le foto.di Bleff nel mare… e si e vero dovevo inserire la sua pagina nel elenco di miei amici… tanti Bussi a Bleff ❤

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  23. Rebecca Antolini ha detto:

    Caspitina, mi dispiace sia per te e Bleff, e mi auguro nessuno di voi ha avuto un danno permanete.. secondo me la patente per il cane (qualsiasi cane) deve essere obbligatorio, e sono anche per la tasse del cane e obbligatorio il microchip.. forse così la gente si comporta più responsabile con il proprio cane..

    anche qui a Verona vicino a casa nostra 3 Pittbull nei mani dei delinquenti hanno sbranato un barboncino.. mi dispiace anche molto per i Pittbull che ora sono al canile e chi sa se trovano una nuova casa …

    Ciao Silvano tante carezze a Bleff e un Bussi a te 😉

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  24. Rebecca Antolini ha detto:

    Mi sono letto l’epilogo..
    ora sono qui e piango, non e facile di parlare delle sensazioni che si prova quando muore un cane che faceva parte di famiglia … e uno come noi… voglio lasciarti anche qui la poesia chge ho scritto per Tatanka.. ma questa volta e una dedica a Bleff

    Sono quelli

    Sono quelli senza scarpe,
    che camminano accanto a noi.
    Sono quelli senza soldi,
    ma ci danno tutto quello che è impagabile.
    Sono quelli che non promettano nulla
    e non ci deludano mai.
    Sono quelli che possiedono nulla
    ma ci danno molto di più delle persone.
    Sono quelli come Bleff

    by Rebecca Antolini

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  25. Antolini Rebecca ha detto:

    Buongiorno caro Silvano, Gianni mi ha letto tutto. Sono felice di sapere che Saji ha trovato una buona casa. E che il suo amore sia ricambiato, avrà una vita bella e felice con voi….

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