L’universo in espansione: 1) Il nostro posto nel cosmo

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Da quasi un secolo sappiamo che l’universo è in espansione e che allontana le galassie l’una dall’altra.
Negli ultimi decenni, però, si è scoperto che la maggior parte delle galassie non si stanno separando alla velocità che ci aspettavamo nel caso in cui l’unica forza in gioco fosse l’espansione.

La spiegazione di questo fenomeno è avvenuta a seguito della scoperta quasi casuale di Laniakea mentre si cercava di rispondere a domande fondamentali sulla natura dell’universo.
Ma andiamo per gradi.

Il nostro sistema solare è posizionato nello Sperone di Orione, un tratto di un braccio a spirale della periferia della via Lattea.
Ma la Via Lattea fa parte di un insieme di più di 50 galassie che si estendono nello spazio per qualcosa come 7 milioni di anni luce chiamato Gruppo Locale.
Il Gruppo Locale a sua volta si trova ai margini dell’Ammasso della Vergine, un aggregato lontano 50 milioni di anni luce composto da più di 1000 galassie, che è a sua volta una piccola parte del Superammasso Locale che raccoglie centinaia di gruppi di galassie sparse per più di 100 milioni di anni luce.
Si ritiene che questi superammassi siano i più grandi complessi delle strutture a larga scala dell’universo. Con i loro filamenti di galassie che circondano zone vuote in cui non ce n’è quasi nessuna.
Fine della storia? Neanche per idea.

Si riteneva che al di là del Superammasso Locale non avrebbero avuto più senso in termini di grandezza di scala altre indicazioni a causa di spazi dominati da immensi vuoti.
Ma nel 2014 si è scoperto che la nostra casa fa parte di una struttura immensa. Si è capito che il Superammasso Locale è solo un lobo di un superammasso molto più grande, un insieme di 100.000 grandi galassie che si estendono per 400 milioni di anni luce.
A questo ciclopico superammasso è stato dato il nome di Laniakea, paradiso incommensurabile in hawaiano.
La Via Lattea si trova lontano dal centro di Laniakea, nelle sue periferie più estreme.

Bene, una volta che ci siamo resi conto dove ci troviamo, ci siamo anche fatti una idea della quantità di materia ordinaria contenuta in Laniakea.
Alcune considerazioni sul movimento delle galassie hanno portato gli scienziati a supporre la presenza di una materia non ordinaria nell’universo, chiamate materia oscura.
Gli scienziati ipotizzano che le galassie si trovino all’interno di pozze profonde di materia oscura che sarebbero le impalcature invisibili attorno alle quali ruotano le galassie.

Tuttavia se prendiamo tutte le stelle di tutte le galassie visibili e sommato tutto il gas e tutta la rimanente materia ordinaria e la materia oscura siamo ancora lontani dallo spiegare come mai l’universo continui ad espandersi dal momento che essa dovrebbe essere contrastata per gli effetti gravitazionali. Qualunque cosa provochi questo fenomeno è detto energia oscura.
Tutto questo lascerebbe ad intendere che le galassie siano destinate ad allontanarsi sempre di più fino a quando sull’universo scenderà una oscurità finale, tutte le stelle si spegneranno e tutta la materia arriverà allo zero assoluto.

Proprio per capire il destino dell’universo si mappato i flussi galattici per determinare la densità della materia ordinaria e della materia oscura arrivando alla scoperta casuale di Laniakea.
Praticamente, via via che la mappatura si espandeva si è scoperto con grande stupore il profilo di una nuova struttura cosmica mai osservata prima. Ammassi di galassie sparse per più di 400 milioni di anni luce si muovevano insieme all’interno di un “bacino gravitazionale” locale in modo analogo all’acqua che si raccoglie nel punto più basso di una certa zona. In pratica le galassie sciamano verso un grande attrattore portandosi dietro l’intero superammasso di Laniakea.

… continua …

(Le Scienze)

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Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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19 risposte a L’universo in espansione: 1) Il nostro posto nel cosmo

  1. Andrea ha detto:

    E se l’universo non si espandesse affatto? Se ritenessimo gli studi di Arp, sui Quasar, attendibili al punto da considerare l’universo, non solo stazionario, ma statico, quanto una palla di vetro di natale? Forse non ci si dovrebbe aspettare una fine buia e verso lo zero assoluto?

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    • bruce ha detto:

      Le misurazioni dello spostamento verso il rosso (redshift) dimostrano inequivocabilmente l’allontanamento delle galassie e di fatto della espansione dell’universo.

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      • Andrea ha detto:

        Lo stesso redshift che impenna non appena misura il rosso di un quasar, e che poi si scopre essere a fianco alle galassie di cui il redshift dà un risultato diverso? Più basso si intende. E’ come dire che la piramide di Keope è in Egitto e la Sfinge a Josannesburg, da certe osservazioni. Io valuterei con più attenzione, prima di usare la parola inequivocabilmente. Grazie per la sua risposta. Arrivederci.

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        • bruce ha detto:

          Albert Einstein propose un modello simile nella sua teoria cosmologia con l’introduzione della costante cosmologica.
          Dopo la scoperta di Edwin Hubble che vi è una relazione tra lo spostamento verso il rosso e la distanza, Einstein dichiarò che la sua teoria fu il suo “più grande errore”.
          La concezione che l’universo mantenga le stesse proprietà nello spazio e nel tempo e non abbia né inizio né fine è rimasto solo nella concezione creazionista religiosa.
          Comunque può continuare a seguirmi, non le fa male e magari cambia idea.
          Un saluto

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          • Andrea ha detto:

            Come a lei non farebbe male un ripasso di Seeing Red. Il problema è quanto facciano rima Big Bang e creazionismo, perché entrambi cominciano con un inizio, per l’appunto. Un universo stazionario non è affato presente nell’epopea biblica. Continuerò a seguirla sicuramente, se non altro per scovare un articolo sullo studioso da me citato, prima o poi. Grazie, arrivederci.

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  2. avvocatolo ha detto:

    Noooo come continua! Mi lasci appeso sul più bello… stupendo articolo,

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    • bruce ha detto:

      Ah ah ah. Ciao avvocatolo, come va? anche se non commento sappi che ti leggo.
      Ritornando a noi, ho usato la tecnica del romanzo, dove si rimanda la lettura all’acquisto di un nuovo giornalino come si faceva una volta. Ti ricordi Tex, Capitan Mancino, che finivano sempre sul più bello?
      La differenza è che io lo faccio gratis.
      Ma ci sono altri due motivi per interrompere un racconto. Il primo è che un articolo troppo lungo spesso annoia e la lettura viene presto abbandonata. Secondo è che questi articoli mi impegnano per non scrivere fesserie e quindi ci vado cauto.
      Ciao

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  3. Rebecca Antolini ha detto:

    Ciao caro Silvano un piacere a rileggerti.. ho letto tutto con grande piacere e interessamento, ora mi domando come si po creare una mappa sul universo….(????????) sto pensando ad un capocchia di spillo in una enorme palazzo dello sport, immagino la capocchia di spillo sia la terra e se poi mi dovrei immaginare la grandezza di un uomo e un telescopio per osservare l’universo in quel caso il palazzo dello sport .. si vede alla fine ben poco, e alcune cose sono sicuramente immaginazioni… sono solo riflessioni di una casalinga… ti abbraccio Rebecca 😉

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  4. Rebecca Antolini ha detto:

    Ciao Silvano mi sembra i mie commenti non sono molto graditi.. non si vede quello che scrivo.. pazienza

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    • Rebecca Antolini ha detto:

      togli questo 😦 uffa sto WP

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    • bruce ha detto:

      Cara Rebecca questo è un periodo molto intenso per me. Faccio il nonno sitter a tempo pieno e non puoi immaginare quanto sia impegnativo stare dietro ad un bambino di 2 anni. Ho provato a tenermelo sulle gambe mentro sto al computer. Mi sbatte la mani sulla tastiera con tutti i guai che seguono e poi si annoia e vuole sentire le sue canzoncine o vederi i filmini tipo versi degli animali o incy wincy spider. Solo quando ho tempo libero poi approfitto per scrivere sul mio blog. Poi vado a giocare a tennis, faccio la spesa e tutte le altre cose che si fanno da pensionato, visto che mia moglie è impegnata tutto il giorno nel suo negozio. Ma tranquilla una sbirciatina al tuo blog la do sempre, anche se non commento (ci pensano molto bene gli altri) Mi è piaciuta la tua esperienza con le ….. mucche 🙂 una esperienza bellissima immersa nella natura.
      A dopo. ciao

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      • bruce ha detto:

        Come vedi l’unica ora libera è la mattina presto.

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Caro Silvano, mi fa piacere che tu stai bene, il nonno sitter e anche un bene.. lui ti rende giovane ..
        Ero preoccupata per il fatto del terremoto, ma vedo va tutto bene… i bambini hanno bisogno tanta attenzione e poi in questa età imparano le cose fondamentale per la loro vita e per il loro futuro…

        …si in questo periodo avevo la fortuna a trovarmi con tu a tu con la natura e le mucche.. e mi rende felice..

        a presto e dai tante carezze a Bleff … ti abbraccio 😉

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  5. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Vedo solo ora questi due post. Li legger’ volentieri. Ora col cellulare non mi vien bene, infatti mi limito a salutarti.Ciao.
    Bel discorso, questi sulla espansione dell’ universo ( segue)

    Marghuan
    .

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ciao. Per ora scrivo solo questo, e cioe’ che e’ molto interessante ed affascinante questo discorso sull’espansione dell’universo. Per cio’ è importante sapere quale sia la differenza fra espansione nello spazio ed espansione dello spazio. E’ un concetto poco chiaro ai piu’, credo. La maggior parte della gente forse non sa che “èspansione.. *nello spazio” è, ad esempio, “le due galassie di Andromeda e la nostra Via lattea che si stano avvicinando; e che “espansione *dello… spazio” e’ invece l’allontanarsi “costante” e complessivo degli ammassi e superammassi di galassie per via della espansione della bolla di spazio nel quale tutte le galassie sono contenute. Ciao.

      Marghian

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