Materia oscura di nuovo tipo – seconda parte: materia oscura a doppio disco

La esistenza della materia oscura spiegherebbe come si sono formati gli ammassi e i super-ammassi di galassie dopo il Big Bang.

nebuleuse, etoiles 159589

La caratteristica che il neutrino abbia massa, seppur estremamente bassa, lo rende candidato a rappresentare almeno una quota della materia oscura e potrebbe in parte spiegare l’eccesso di massa degli ammassi e super-ammassi di galassie, ma non quello delle singole galassie, perché esso si muove a velocità prossima a quella della luce, sfuggendo prima o poi all’attrazione gravitazionale ed uscendo da esse.

Le attuali teorie sulle particelle elementari prevedono che, nelle condizioni presenti nei primi istanti del Big Bang, si formino particelle genericamente denominate WIMPS (Weakly Interacting Massive Particles), particelle dotate di massa “debolmente” interagenti con se stesse e con il resto della materia.

Secondo la fisica statunitense Lisa Randall e colleghi, tuttavia, questo modello è semplicistico e occorre correggerlo postulando l’esistenza di una materia oscura che interagisce “parzialmente” con se stessa e la restante materia (Partially Interacting Dark Matter, PIDM).

La differenza sembra di poco conto – mi osserva giustamente il mio cane.

E’ vero, ed io non saprei spiegare la differenza – rispondo – Al di là della differenza dei concetti di interazione l’idea è che i due tipi di materia oscura si distribuiscano in modo diverso intorno alle galassie, ammassi di galassie e super ammassi di galassie, e, per questo, si parla di una materia oscura a”doppio disco” (double-disk dark matter, DDDM).

La DDDM ruoterebbe intorno al centro della galassia avvolgendola e determinerebbe la formazione di un sottile disco nel piano galattico, così come avviene per la materia ordinaria.
In definitiva la materia oscura formerebbe un disco nel piano di molte galassie, sovrapponendosi alla materia ordinaria formando una sorta di “alone amorfo” intorno alle galassie stesse tenendole insieme così come le osserviamo.

Si ipotizza che il disco di materia oscura e quello della materia ordinaria avrebbero la stessa massa: ciò implica che la densità del DDDM e quella della materia normale nell’universo dovrebbe essere circa uguali.

Ora, caro mio amico fedele, quanto tutto questo sia vero, io non lo so. Ma concettualmente le ipotesi sono ragionevoli per quanto manchi ancora la evidenza.

Linus01


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7 risposte a Materia oscura di nuovo tipo – seconda parte: materia oscura a doppio disco

  1. Rebecca Antolini ha detto:

    Buonguiorno ho pena fatto un test sulla inteligenza da un’altro blogghista con il risultato “RISPOSTE GIUSTE 8 SU 12 Abbastanza sveglio”

    e qui c’è scritto tante cose che pur tropp non riesco a comprendere.. forse non sono abbastabza sveglia .. 😦

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    • bruce ha detto:

      Ottimo risultato. Non abbastanza sveglia per questi concetti?
      Tutto è relativo cara Rebecca, a cominciare proprio da questi test di intelligenza.
      Perchè?
      Ora ci scherzo un po’ sopra.
      Perchè dipende dalla scala di intelligenza a cui si fa riferimento e alla intelligenza di chi propone questi test.
      Tempo addietro i test psico-attitudinali erano una pratica comunemente utilizzata dai cosiddetti cacciatori di teste, ovvero dalle agenzie professionali per la selezione di figure di livello da inserire nel mondo del lavoro ed erano direttamente proporzionali al livello di intelligenza di chi li promuoveva.
      Ora se il quoziente di intelligenza di chi ha sviluppato il test a cui tu ha partecipato è uguale a quello di Eintein, questo significa che tu hai un quoziente di intelligenza pari a Stephen Hawking, se invece questo signore ha un quoziente di intelligenza pari alla Rosy Bindi allora te hai una intelligenza di una casalinga media. E mi sembra che i conti tornano. 😆
      Semplice no?

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        simpatico 😀 io sinceramente non credo tanto in questi test e non vado in cerca a farli… poi 12 domande non sono sufficente a indovinare la intelligenza di una persona.. la mia opinione..

        sai quello che mi interessa ovviamente su questo sono anche ben informato.. credo che e normale..

        sono una persona noramle e da non sottovalutare.. e so ancora soprprendere la gente con la mia inteligenza … alla faccia di una casalinga 😆

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  2. bruce ha detto:

    Te puoi vantare una sensibilità e una bontà d’animo fuori dal comune che vale più di ogni cosa.

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  3. MARGHIAN ha detto:

    Ciao. Credo che un buon test per l’intelligenza debba considerare-e credo che si faccia- quanto “allenamento” ha l’esaminando su un tipo di abilita ‘-per esempio, i numeri – , quanto si sa concentrare in quel momento, il livello ed il tipo di istruzione scolastica (sempre di allenamento si tratta) ed il percorso di vita degli esaminandi. Chi da piccolo ha giocato molto a scacchi, è sicuramente più atto a svolgere certi test di altri che non hanno mai visto una scacchiera. Un semplice test basato sulle quattro operazioni e su numeri semplici, applicato ad una persona semianalfabeta e poco abituata a “far di conto”, può dare come risultato una intelligenza anche superiore alla media. Credo si possa misurare solo il tipo di intelligenza che si è maggiormente esercitato, quella che manifestiamo; quella potenziale no.

    Interessantissimo il post. Come ti scrissi in un altro commento, la questione non mi e’ nuova, perché’ ho già letto un articolo in merito. Può esistere, infatti, un altro tipo di materia oscura che interagisce di più con se’ stessa e con la materia ordinaria rispetto a quella costituite dalle particelle “wimp”, e che questa, analogamente alla materia ordinaria, si disponga per la maggior parte della sua quantità, nella zona del disco, rimanendone una minore quantità a formare un alone, dentro cui la galassia ed il disco di materia oscura sono disposti più o meno nel piano del “cerchio massimo” di questa sfera-alone. Ciao.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Non so esattamente come funzionanao i testi di intelligenza, ma sono perfettamente d’accordo che non si possono basare sulla cultura. Credo che siano un mix tra destrezza, abiltà. elasticità mentale, elaborazione, logica e ragionamento. Ora vanno di moda i test “problem solving”. Test trappola per escludere persone poco smaliziate e non addestrate nella velocità di risolvere problemi reali, ma inventati per fare selezione.

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      • MARGHIAN ha detto:

        “Inventati per fare selezione”, appunto. Io penso che questi testi misurino delle specifiche attitudini, innate od acquisite, come quella di risolvere in fretta un problema inerente a delle figure geometriche o a dei numeri, o a delle parole. I test, come sai, giocano su alcuni tipi fondamentali di intelligenza: spaziale, quella di saper immaginare un tavolo che ruota- domanda. “dopo un giro e mezzo dove sono orientati i piedi del tavolo?”-; numerica-domanda:” continuare la seuqenza logica fra questi numeri”; verbale, eccetera. Qualche studioso, forse per dare valitita’ a questi test, preferisce parlare addirittura di “intelligenze” non dell’intelligenza. Gia’ negli anni ’70, verso la fine, Costanzo chiese a Zichichi: “lei, scienziato affermatissimo, pensa di avere delle doti intellettive particolari?”. Zichichi gli rispose: “vede..io non ho mai imparato a ballare!”. Costanzo: “professore, non mi dira’ che lei si sente frustrato perche’ non sa fare il doppio passo?”. Zichichi quella volta la butto’ come battuta, ma oggi si parla di “intelligenza del corpo”-atleti, ballerini…-, insieme all’intelligenzsa pratica, quella musicale, matematica, artistica e via dicendo. Mah, alla fine nessuno sa cos’e l’intelligenza 🙂 . Ciao.

        Marghian

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