Pianeti circumbinari

Nell’universo fantascientifico di Guerre stellari, Tatooine era un pianeta circumbinario florido e coperto di oceani in un sistema a stella binaria, i cui soli si chiamavano Tatoo I e Tatoo II.

pianeta circumbinario

Cosa sono i pianeti circumbinari? – mi domanda il mio cane
In astronomia vengono chiamati circumbinari quei pianeti che orbitano intorno a due stelle.
E allora? – mi interrompe bruscamente il mio rompi-scatole di cane.

Allora? Allora stai zitto ed ascolta, che ti spiego – rispondo.
Siamo abituati a pensare ai pianeti che orbitano attorno alla propria stella di cui è figlia.
Infatti sia il sole che tutta la sua corte di pianeti, pianetini, satelliti e asteroidi hanno in comune il fatto che sono nati dalla stessa nebulosa per aggregamento della materia.

I pianeti che orbitano attorno a due stelle sembrano contraddire le leggi della fisica e costituiscono un mistero per i ricercatori impegnati a spiegarne le origini.

E perché? – al mio cane non gli riesce di stare zitto, ma è un buon segno di interesse.

Perché è difficile capire come possano essersi assemblati corpi del genere sotto l’influenza gravitazionale di due soli.

E allora? – mi ripete il mio cane.

Questi pianeti – cerco di spiegarti – non dovrebbero essere nati, né dovrebbero essere lì. Eppure nel 2011 è stato scopero un pianeta circumbinario, Kepler-16b, così si chiama questo pianeta lontano circa duecento anni luce dalla Terra e scoperto dal telescopio spaziale della NASA Kepler. E’ freddo e almeno in parte gassoso, più o meno delle dimensioni di Saturno. Ciò che ha in comune con Tatooine è il fatto di orbitare attorno a due stelle per cui ci sono astronomi che hanno cominciato a chiamarlo informalmente con questo nome.

Secondo valutazioni teoriche un pianeta del genere dovrebbe essere distante dalle stelle sette volte la distanza tra le due stelle.
Un mistero.

Il problema potrebbe essere risolto osservando direttamente la nascita di un pianeta in un sistema binario. Dal momento che  ciò non è possibile, i ricercatori sono ricorsi alle simulazioni.

Prendendo in considerazione i dati sulle collisioni, così come il tasso di crescita fisica dei pianeti, i ricercatori hanno scoperto che Kepler-16b avrebbe faticato a crescere dove si trova adesso.

L’ipotesi più plausibile, quindi,  è che i pianeti con due soli si formino lontano (molto lontano) dal sistema binario di cui fanno parte, dove migrerebbero solo in un secondo momento.

Quindi – conclude il mio sapiente cane – anche Tatooine si sarebbe formato lontano da dove lo avremmo conosciuto nell’universo di Star Wars.

E bravo il mio cane. Sempre attento.


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38 risposte a Pianeti circumbinari

  1. Rebecca Antolini ha detto:

    Una volta ho letto che Kepler sia un pianeta binario simile alla nostra terra… non so più dove lo ho letto… ma tu sicuramente sai qualcosa…

    ecco
    Acrostico “SILVANO”

    Scienziato
    Italiano
    Laureato
    Visionario
    Ateo
    Neoastronomo
    Onnipotente

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  2. bruce ha detto:

    Ah ah ah, mi è piaciuto il visionario.
    Mi sento più neoastrofisico.
    Onnipotente? vista la materia che tratto, mi viene da dire “obiettivo”. Ma va bene lo stesso, rende bene l’idea 😆

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  3. Rebecca Antolini ha detto:

    voi sempre quacosa in più… comtentati di quello che ti concedo 😆

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  4. bruce ha detto:

    Umm! non ti allargare troppo, cara 😆

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  5. naffo ha detto:

    Ipotesi plausibile quella della migrazione.
    Si ipotizza l’esistenza di milioni di pianeti “erranti”, anche se non è possibile osservarli direttamente, infatti i l’esistenza di pianeti extrasolari può essere dedotta solo dallo studio dello spettro luminoso della stella intorno a cui ruotano; almeno questo è quanto ho capito io. Questi migranti potrebbero essere sfuggiti all’orbita originaria per varie ragioni, viaggiare per milioni di anni e infine essere catturati dal campo gravitazionale del sistema stellare binario. Affascinante.
    Mi piace la fantascienza (anche se personalmente tifo per star trek) e questa ipotesi dei pianeti pellegrini in combinazione a quelle sulla panspermia (origine extraterrestre della vita) mi spinge ad immaginare scenari molto interessanti: proveniamo da qualche angolo remoto del cosmo? Ora verificherò se è già stato usato questo soggetto in qualche romanzo/racconto/film (sicuramente sì) e se non fosse proverò a vendere l’idea… si possono vendere le idee? 😉

    Saluti

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  6. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Pianeti orbitanti intorno ad un sisetma binario sono considerati (giustamente) poco adatti al formarsi della vita perche’ avrebbero orbite troppo strane, poiche’ e’ intuitivo che due stelle generano “linnee gravitazionali” diverse da una sola stella (nel nostro sistema solare i pianeti hanno orbite quasi circolari).

    Pero’ non si puo’ escludere a priori che, nel caso che le due stelle di un sisetenma binario siano vicinisseme tra di loro con orbita reciproca a corto periodo, anche solo di pochi giorni, posssa avere qualche pianeta che, a debita distanza (mettiamo duecendo milioni di chilometri), orbiti in modo quasi circolare. Le due stelle, quasi attaccate, giacerebbero sullo stesso “fuoco”-uno dei due fuochi- della ellisse formata dall’orbita dell’ipotetico pianeta. E la vita potrebbe esistere anche su un pianeta..con due soli, purche’ siano vicininissimi fra loro. Ciao, e ancora complimenti a Blef 🙂
    Nives non si interessa a queste cose, e mi manca uno..stimolo 😆

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Interessante la tua ipotesi di due stelle ravvicinate, faccio una ricerca.
      Posso solo immaginare che i due soli orbitandosi attorno generano una onda che è la risultande delle reciproche onde gravitazionali per studiare la distanza giusta per la nascita di un pianeta, se i due soli non hanno già fatto piazza pulita della materia.
      Ma questo mi sembra di averlo già accennato nell’altricolo. L’evento è possibile ma ad una esatta distanza di equilibrio e non come il pianeta Kepler.
      Nives? a proposito come sta?
      Ciao

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      • MARGHIAN ha detto:

        Certamente, occorre vedere tante cose, e la rotazione reciproca di due stelle vicinissime genera delle “perturbazioni gravitazionali” ma e’ pur tuttavia possibile che, ad una certa distanza, tali perturbazioni siano minime e tali da garantire una certa “tranquillita’ orbitale”. Chiaramente tante sono le forze in gioco e le incognite.

        Nives sta bene, e se si lascera’ fotgrafare.. vi varo’ vedere come e’ adesso 🙂

        Ciao Bruce.

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  7. MARGHIAN ha detto:

    Sempre con la mia fanasia, immagino che in un simile sistema (non sistemma…), su quel pianeta (supponendone l’esistenza..) avvengano particolari variazioni “stagionali”, oltre a quelle determinate dall’inclinazione dell’asse del pianeta. Quando i due soli appaiono “affiancati” alla vista di un ipotetico osservatore indigeno, c’ una maggiore irraggiamento di calore; quando un “sole” eclissa l’altro, si ha meno irraggiamento di luce e di calore. Ciao.

    Marghian

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ciao rebecca..a proposito di “domanda casalinga”, oggi io sono a casa (ad Oristano e’ la festa patronale…) ed un po’ di “intuito casalingo” ce l’ho anche io. “La casa..porta consiglio”, come si dice 🙂
      /Il nostro proverbio italiano dice “la notte..porta consiglio”, ed io ho scritto “la casa..” ciao Rebecca 🙂

      Marghian

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Ciao caro Marghian… allora abbi una bella e felice giornata…tanti bacini a Nives e Itan… Pif

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      • bruce ha detto:

        Insomma ogni scusa è buona per non lavorare 😆

        Se ti ricordi in un mio vecchio post ho parlato dello scontro della nostra galassia con andromeda ipotizzando alcuni scenari. Tra questi l’ipotesi che il ramo della spirale nella quale è contenuta la Terra potesse essere scaraventata via a causa dell enormi forze in gioco, fuori nello spazio per navigare per sempre isolata, fredda e buia, nella oscurità dell’infinito.
        Buona giornata

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        • MARGHIAN ha detto:

          Ogni …scusa? Io credo che un giorno di festa, ogni tanto, aiuti anche a lavorare meglio, oltre ad essere piacevole 🙂
          “E la Terra navighera’, buia e fredda,negli spazi siderali, fino a quando, forse..un sistema di stelle non la catturera’..i ghiacci si scioglieranno e gli oceani si riformeranno, e allora avverra’ che la vita…” chissa’. Ciao.

          Marghian

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  8. MARGHIAN ha detto:

    Ciao naffo. Io sono un abitue’ di questo blog, perche’ anche a me interessano queste cose. “Interessano”. A proposito, vedo che i tuoi commenti sono molto interessanti.
    Per quanto concerne le ipotesi sui pianeti extrasolari, tu scrivi giusto riguardo a “pianeti erranti”. Sono stati scoperti (almeno cosi’ si era espressa una volta la trasmissione “TGR Leonardo”) pianeti addirittura “senza un sole”, “mondi ibridi” e quant’altro.

    Penso che avrai considerato questo: i pianeti orbitanti attorno ad altri soli che sono stati scoperti, sono per lo piu’ pianeti di grande massa, tipo Giove o Saturno. Ma e’ ragionevolissimo ritenere che esistano pianeti come la Terra, ed a distanze ideali dalla “stella madre” per poter ospitare forme di vita. Solo che scoprire questi pianeti “candidati” non e’ facile: poca massa e distanza non perturbano a sufficienza la “stella madre”. Infatti, i pianeti come la terra che sono stati individuati, sono vicinissimi alla stella madre, ecco perche’ “lasciano qualche indizio”. Ciao.

    Marghian

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    • naffo ha detto:

      Ciao Marghian,
      quello che so io è che per scoprire pianeta extrasolari si registrano le infinitesimali riduzioni della luce emessa da una stella quando un corpo celeste si frappone fra essa e l’osservatore, un po’ come una mosca che passa davanti ai fari di un auto molto lontana: invisibile all’occhio nudo ma misurabile. Per questo, come dici tu, i pianeti che vengono scoperti sono per lo più giganti gassosi, perché “trattengono” una maggiore quantità di luce.
      Ho anche letto del lancio di un telescopio a infrarossi (non ricordo il nome) che sarebbe in grado di fornirci moltissime informazioni a riguardo, perché può rilevare variazioni minime nello spettro, molto meglio di quanto può fare un telescopio ottico come il buon vecchio Hubble. Mi dispiace se sono vago e impreciso la mia memoria è fallace e non ho voglia di fare altre ricerche, dato che ne ho appena conclusa una estenuante:

      Placet è una gabbia di matti – Frederic Brown – 1946

      Devo averlo letto tipo 25 anni fa, ma non essendo più in possesso dell’antologia “Le grandi storie della fantascienza 8” (non prestate mai i libri!) non è stato facile rintracciare titolo e autore. E’ un racconto umoristico e un po’ assurdo che parla di un pianeta che orbita in una traiettoria a forma di 8 intorno ad un sistema binario di stelle densissime. La vita di chi abita sulla superficie di Placet è un’allucinazione continua. Insomma, pur essendo completamente priva di logica è una storia divertentissima.
      Forse può interessarti anche “Notturno – Isaac Asimov – 1941” che è saltato fuori dalle mie ricerche e che narra di un mondo con ben 6 soli dove la notte scende solo ogni 2000 anni. Questo però non l’ho letto.

      Lunga vita e prosperità. N

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      • MARGHIAN ha detto:

        Ciao Naffo. “Memoria fallace”.. magari ce nef ossero tanti commenti come i tuoi! Credo che tu conosca l’argomento abbastanza bene. Si’, e’ proprio cosi’, e’ in base alla “curva di luce” di una stella (od anche di due, dato che esistono pianeti di sisetmi binari di stelle.) a far si’ che si identifchino pianeti extrasolari. Ed un pianeta come la Terra, se distante dal suo sole come la Terra (e magari abitabile) non e’ al momento individuabile. Solo se questo si trova troppo vicino alla stella madre, della serie “poca massa” ma abbastanza vicino al suo sole per “eclissarlo” in piccola parte.

        Altro modo per scoprire pianeti extrasolari, come saprai, e’ anche quello delle “perturbazioni gravitazionali”. La stella, se ha alle costole un pianeta, meglio se grosso come Giove, “oscilla un poco” ed ecco che gli scienziati: “..c’e un pianeta di massa circa 1,8 quella di Giove, orbita intorno alla stella x in tre giorni….” eccetera. Se esiste, a 150 milioni di chilometri un mondo come la Terra o Venere, questo non e’ individuabile.

        Morale: siamo solo agli inizi, abbiamo raggiunto solo i corpi celesti del nostro sistema solare,ed appena riusciamo ad “intravedere”- anche solo con la fantasia, come nel caso di pianeti come la Terra che si trovino alla distanza “giusta” per la vita…- qualche possibilità.
        Agli scienziati “negazionisti” sulla vita extraterrestre io direi: “quando si saranno esplorati almeno una cinquantina di sistemi planetari con dei pianeti come la Terra, e non si sara’ trovato nulla, allora si potra’ dire “forse siamo soli”; oggi no, perche’ allo stato attuale di conoscenze, poco piu’ di zero, ne sapete quanto me che ho fatto appena la scuola media (“quanto me” circa la vita extraterrestre, intendo, non certo sulle “equazioni universitarie” 🙂 ),
        Grazie del tuo consiglio, e cerchero’ di tenerne conto pur se…non leggo un romanzo da almeno dieci anni..davvero! Non sono un gran lettore. Leggevo, in passato, soprattutto saggi e riviste (da qui la mia piccola… infarinatura scientifica). ora leggo si’ e no una rivista al mese..e qualcosa nel web. Un aiutino, per sapere qualcosa in piu’, mi viene da programmi scientifici televisivi (e mi aiuta anche la memoria: ricordo cose dette da Piero Angela..vent’anni fa- o lette allora su qualche saggio o rivista).
        Long life and prosperity (Star Trek).”I want to believe” (Fox Mulder-X Files) ” but it’s not easy” (Marghian).

        Ciao.

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  9. Rebecca Antolini ha detto:

    Ho fatto la mia ricerca al riguardo del Kepler 62E e Kepler 62F sarebbano questi due i pianeti simile alla terra… comunque probabilmente la scienza ha pocca fantasia chiamre tuti ste pianeti Kepler … Johannes von Kepler era una volta matematico territoriale a LInz mia città natale in Austria … ovviamente tante cose sono stato nominato di lui direttura una strada Kepelerstrasse dove abitavo i miei primi 5 anni della vita…

    se un giorno trovi un pò di tempo mio caro Silvano potresti scrivere un post al riguardo i due pianeti Kepler 62E e Kepler 62F … esiste la possibilità che noi potremo vivere un giorno li???
    So che è difficile per la mia modesta mente casalinga a seguire il tuo blog troppo complicato di cosmolgia… ma se ti sforzi un pò ci arrivo anche io per capire…

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    • bruce ha detto:

      Hai visto che poi questi post servono a qualcosa, non si mangiano 😆 ma con questa ricerca hai “nutrito” la tua mente, ti sembra poco?

      Non sapevo che hai abitato a Linz la città di Keplero, quindi se vuoi un po’ di atronomia c’è nel tuo sangue 😆

      Kepler 62e è nella zona cosiddeta abitabile, si suppone che ci sia acqua allo stato liquido per via di una temperatura stimata tra i -7 C° ai +31 C°.
      Vivere lì? Intanto ci voglio 1200 anni luce per arrivarci, e poi saremmo un po’ schiacciati a terra per la elevata gravità dovuta alla sua grandezza.
      Ma chissà, forse il creatore ci ha già messo degli scarafaggi giganti carnivori ed è meglio starsene qui 😆
      Hai visto che mi sono sforzato? Per te questo e ….. altro 😆

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        il finale del creatore potevi anche lasciarlo fuori… sembra una offesa al confronto di lui… anche se tu non ci credi ci vuole rispetto… non eri tu quello che parlavi al mio marito del rispetto????

        tu parli di queste cose ( dei pianeti ecc così come se forse già uno era li per darci questa conferma ) questo sono solo teorie matematice ma certezze che tutto questo come lo hai anche scritto nel tuo blog non ci sono… per dire nessuno potrei dire e così …

        lo stsso vale con il Creatore.. sai un pò più sensibile al riguardo… magari un giorno scopirai che tutto derva veramente da lui…

        nonostante tvb Pif

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        • bruce ha detto:

          Ciao Rebecca, rilassati.
          Guarda che non è una mia teoria, è una ipotesi reale.
          Per vivere a “grandi” gravità bisogna avere una bassa statura, possibilmente più rasente al terreno, la “bassa” gravità invece favorisce crescite elevate.

          Possibile che devo proprio insegnarti tutto, anche se su questo potevi arrivarci anche da sola 😆

          Il creatore queste cose le sa con certezza matematica, non si offende e non è mancanza di rispetto se dico queste cose 😆
          Ma te li vedi i film di fantascienza? Le ipotesi fatte sui suoi possibili abitanti non sono proprio fantascienza e campate per aria.
          Ti dovresi informare un po’ di più cara, e farti una cultura più scientifica, solo per tua cultura personale e apertura mentale. Non è per offenderti ma per acculturarti un po’, altrimenti fai sempre queste uscite del …. 😆

          Anch’io ti voglio bene anche se non so da quale libricino te hai avute le tue certezze. 😆
          Be pazient cara.

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  10. naffo ha detto:

    Marghian:
    Agli scienziati negazionisti io direi: “sarebbe un gran spreco di spazio” tanto per citare un’altra opera di fantascienza: il film “Contact” che ha dire il vero è un po’ lento per gli standard del genere, ma tratta tematiche fondamentali. Bruce in questo suo blog parla dell’equazione di Drake e di come con un calcolo probabilistico si possa dimostrare che è altamente probabile, direi certo, che non siamo soli. Convincersi del contrario potrebbe avere a che fare con la fede, credo, e poco con la scienza. Fede che io comunque rispetto anche se preferisco i dubbi alle certezze.
    Mi unisco con piacere al club degli “scuolamedisiti” autodidatti 😉

    Bruce:
    Lascio a te l’astronomia e la cosmologia, volentieri e con sollievo. A ognuno il suo. La mia vera passione è la fantascienza, come forse si è capito.
    Gran bel blog e belle discussioni, buona serata a tutti.

    Lunga vita e promiscuità. N

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    • bruce ha detto:

      A dire il vero ho iniziato proprio con la fantascienza con gli Urania che divoravo quasi a quantità industriale. Poi ho voluto dare un significato scientifico a quello che leggevo. Più propriamente volevo vedere se dietro c’era qualcosa di concreto a supporto e non fantasie di scrittori folli o semplicemente teorie matematiche come mi dice l’amica Rebecca.
      Un caro saluto e figli maschi.

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      • MARGHIAN ha detto:

        Anche io, leggendo racconti e romanzi, cerco di trovare che cosa c’e di concreto. E se mi viene in mente una strana-nel senso di fantasiosa- ipotesi, aspetto che una prova scientifica trasformi magari in cosa concreta questa idea.

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  11. MARGHIAN ha detto:

    Naffo, ciao.
    Io credo che l’idea che siamo soli- non tanto se presa come mera possibilita’, ma se vista come “certezza”- sia una forma di chiusura, sia che venga dall’ambito della scienza, sia che derivi dalla fede.
    Io, come te, credo nelle cose evidenti. E dubito su quanto evidente non e’. Ritengo pero’ che, ^anche sul piano religioso, sia poco ragionevole ritenere che l’universo (in questo contesto dicasi “il creato”) sia…vuoto.

    Immagina per un attimo che Dio esista, e che l’universo sia il prodotto di un suo disegno: ecco, e’ piu’ ragionevole pensare che un dio abbia creato un universo vivo, pieno di “creature”, che senza vita (eccetto la Terra). Un dio “immenso ed infinito” che, dopo aver creato un universo cosi’ vasto, concentra la sua attivita’ solo su uno dei tanti pianeti (come mi ha detto qualche credente, “Dio ha scelto la Terra”) e’ una idea del tutto assurda.

    Tutto cio’ non ha senso, nemmeno in una ottica di fede.

    “E che, guaglio’, Dio ha creato solo noi? Lui ha creato tanti esseri in altri mondi..nostri fratelli nella creazione…ed in quei posti forse ci sono esseri che non hanno commesso il peccato originale…”. Sono parole di Padre Pio, a cui fanno eco quelle di Monsignor Corrado Balducci: “Chi lo glorifica, Dio, nell’universo, se non ci abita nessuno? E poi il Salmo 23, non dice forse.. “della tua gloria e’ piena la Terra..l’universo ed i suoi ^abitanti” ?
    Come vedi, anche nella fede ci puo’ essere…qualche apertura.
    Mi vien da pensare: se avesse voluto che esistessimo sotanto noi, un dio avrebbe pototo creare solo la Terra, il Sole , la Luna e qualche stellina. Partendo dall’assunto che l’universo e’ il frutto di un disegno intelligente, ne consegue che..tutto quello spazio, pieno di galassie, debba avere uno scopo.

    Caso (probabilita’, “Drake”, la scienza..), e fede, almeno .su questa cosa, penso possano trovare molti punti in comune. Bigottimso e chiusure-da ambo le parti- permettendo. Ciao.

    Marghian

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