L’evoluzione del Sole – parte prima: la catena p-p

Alziamo l’asticella caro Bleff (il mio cane).

Ogni punto del diagramma H-R è caratterizzato dall’avere Temperatura (Teff), Luminosità (L) e (M) Massa ben definiti.

Il  loro posizionamento nella Sequenza Principale (MS) dipende anche da una precisa relazione tra la massa e il raggio della stella.

Il Sole, la nostra stella, è una stella di media grandezza ed è posizionata al centro della MS (mean sequence). Insomma in una posizione ideale.

La prima domanda che ci poniamo è perché la vediamo.
Perché emette luce.Il_diagramma_HR
Banale vero?

Mica tanto.
In fisica la luce non è altro che un quanto di energia che costituisce la radiazione elettromagnetica. Ovvero un pacchetto elementare di energia. Il vettore o mediatore è una particella: il fotone.
Il fotone in greco (photòs) significa luce ed è nello stesso tempo particella e onda.
Cosa significa?

Beh, questo è un po’ complicato da spiegare. Diciamo che serve a mettere a posto certe teorie.
Vi dico solo che comportandosi come particella, il fotone ha massa nulla e non trasporta alcuna carica elettrica.
Nel vuoto i fotoni si propagano sempre alla velocità della luce e il loro raggio d’azione è illimitato. Questo significa che un fotone può continuare a viaggiare nello spazio-tempo indefinitamente senza alcun limite, finché non viene assorbito da un’altra particella.

Dal punto di vista ondulatorio, un fotone ha una sua frequenza di vibrazione e una sua lunghezza d’onda.
Sta di fatto che i nostri occhi vedono solo una parte di questa onda, una precisa lunghezza d’onda, tra 790 e 435 Hz di frequenza. Questo intervallo coincide con il centro della regione spettrale della luce emessa dal Sole che riesce ad arrivare al suolo attraverso l’atmosfera.

Quindi abbiamo risposto alla prima domanda.

TheSunAsArt_10Ora scatta automaticamente la seconda domanda.
Come vengono emessi questi fotoni responsabili della luce?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo chiederci in che modo viene prodotta la energia generatrice della luce.

La fonte dell’energia prodotta dal Sole (e dalle altre stelle) è stata un mistero fino a che non si è meglio compreso il nucleo atomico (1938).

Sappiamo che una stella può essere vista perché produce dell’energia. Questa energia è energia che  viene “persa” dalla stella.
Affinché una stella sia visibile per un lungo periodo di tempo, nel suo interno devono esserci delle sorgenti di energia in grado di compensarne la perdita.

Lo studio dei fossili sulla Terra di circa 4×109 anni fa (4Gyr, quattro miliardi di anni) ha mostrato che in questo intervallo di tempo la temperatura della superficie terrestre non è variata molto.
L’energia emessa dal Sole deve essere stata costante durante tutto questo tempo.
Allora possiamo supporre che il Sole deve essere stato in grado di produrre una quantità tale di energia da compensare la perdita di energia per almeno 4Gyr.
Come?

Il Sole come ogni stella è soggetta alla sua forza di gravitazione, eppure il Sole sembra essere soggetto a forze repulsive (di pressione verso l’esterno) che la tengono in equilibrio.

Questa situazione può esser pensata come un sistema gassoso in cui esiste un equilibrio fra le forze gravitazionali e le forze di pressione.

I fisici la chiamano “equilibrio idrostatico”. E non c’è motivo di non considerarla vera anche per le altre stelle.

Domanda:
Quali sono le sorgenti di energia?

La fisica ci dice  che l’energia cinetica e l’energia potenziale gravitazionale di un sistema in
equilibrio idrostatico sono legate dalla seguente equazione:
2Ec + Eg =0
nota come equazione del Viriale
dove Eg = GM2/R

Questa equazione ci dice che metà dell’energia gravitazionale va in energia interna, ovvero a riscaldare il sistema.
Una stella sorretta solo dalla energia interna durerebbe molto poco.
E’ stato calcolato che il nostro Sole durerebbe solo 15 milioni di anni.

Allora deve esserci un’altra sorgente di energia in grado di compensare l’energia persa dalla stella.
Quale?

La fusione nucleare.
Si sa infatti che le reazioni nucleari sono in grado di produrre una enorme quantità di energia.
Ma per capire il meccanismo della fusione nucleare è necessario dire qualcosina sull’atomo.
Sarò breve e conciso.

I nuclei atomici sono legati insieme dalla Forza Nucleare Forte.
La forza nucleare forte è la più forte delle 4 forze fondamentali. Agisce, tanto per dare una idea  su scale dell’ordine di 10-13 cm.

atomoLa carica positiva di un atomo (protoni) è confinata nel nucleo assieme ai neutroni. Lo spessore del nucleo è dell’ordine di 10-13 cm.
Gli elettroni sono ospitati su orbitali ad enorme distanza dal nucleo.

Affinché una reazione di Fusione Nucleare possa avvenire, è necessario che due atomi si avvicinino fino ad una distanza minima di 10-13 cm.

A questa distanza però le forze di repulsione sono molto forti e quindi bisogna accelerare le particelle in modo da riuscire a vincere la repulsione elettrostatica (forza di Coulomb) tra i  protoni.

In pratica è necessario superare l’opposizione di queste forze, ovvero la cosiddetta Barriera Coulombiana.

barriera di coulomb

Ma come?

La barriera di Coulomb può essere superata quando la temperatura e la densità del gas sono estremamente elevate. Quando gli atomi sono costretti ad essere molto vicini tra loro.

Questo avviene quando la temperatura è molto alta, cioè quando l’energia termica del sistema è sufficientemente elevata, le particelle possono essere accelerate in modo tale da superare la barriera Coulombiana. Allo stesso modo se la densità del gas è sufficientemente alta, le particelle possono essere costrette ad avvicinarsi fino a distanze tipiche di <10-13 cm.

In entrambi i casi si ha l’innesco di una reazione di fusione nucleare.
Ma ogni elemento ha il suo punto critico oltre il quale avviene la reazione.

Fra tutti gli elementi l’idrogeno (H) ha la barriera coulombiana più bassa. Man mano che il numero atomico degli elementi aumenta la barriera coulombiana diviene più elevata e quindi temperatura e densità critiche devono aumentare a loro volta.

barriera coulombiana

Nella tabella sono mostrate la temperatura Tc (K) e la densità ρc (gr/cm3) “critica” per diversi tipi di reazioni nucleari e la durata tipica ( Δt yr ) delle singole fasi riferite ad una stella di circa 25 M (masse solari).

Si capisce quindi che il primo elemento a subire una reazione nucleare è l’idrogeno che, tra l’altro, è l’elemento più abbondante nella stella.

Ecco, ora – caro mio compagno di passeggiate – posso spiegarti come avviene la fusione nucleare. In maniera semplice (spero).

Nel momento in cui la temperatura centrale della stella raggiunge circa i 10 milioni di gradi kelvin, inizia la combustione dell’idrogeno che porta alla fusione di quattro protoni in un nucleo di elio.

Lo so, detta così non è molto chiaro. Ma se mi seguite con un minimo di attenzione (non è necessario avere una laurea in fisica) riusciamo a capire il meccanismo chiamato catena protone-protone.

A questo scopo faccio un po’ di “facile” teoria (o meglio un ripasso).
Il protone è la particella di carica positiva al centro del nucleo in compagnia con i neutroni che non hanno nessuna carica.  Tutt’attorno ci sono gli elettroni di carica negativa.
Il numero di protoni è equilibrato dai suoi elettroni. (atomo neutro)

L’idrogeno ha numero atomico 1, ovvero ha un solo protone nel nucleo. Di conseguenza ha un solo elettrone. Allo stato naturale l’idrogeno si presenta sotto forma di molecola biatomica H2 (due atomi messi assieme).

L’idrogeno ha dei gemelli, detti isotopi, che si differenziano per il numero di neutroni nel nucleo. Il prozio (1H) non ha neutroni. Il deuterio (2H) ha un solo neutrone. Il trizio, radiativo, (3H) ha due neutroni.

Eccoci arrivati:
La catena protone-protone.

Prima fase.
All’inizio due nuclei di idrogeno 1H  si fondono per formare un atomo di deuterio 2H, rilasciando un positrone e+ (antiparticella dell’elettrone) ed un neutrino νe (particella piccolissima priva di carica)

1H + 1H → 2H + e+ + νe

Questo processo è molto lento. Il motivo sta nel fatto che è necessario superare la barriera coulombiana (repulsione elettrostatica) per avvicinare i due protoni.
Inoltre il decadimento dei due protoni a deuterio avviene per interazione debole, ovvero per una forza nucleare debole.

Il positrone liberato si annichilisce immediatamente con un elettrone.
Questa fusione genera due raggi fotoni.

e+ + e → 2γ

Seconda fase.
Il deuterio formato si fonde con un altro atomo di idrogeno per produrre un isotopo leggero dell’elio 3He  liberando energia

2H + 1H → 3He + γ + energia  (5,49 MeV)

Fasi successive.
La fase successiva può avvenire con modalità diverse.
Nella maggior parte dei casi (85%), due nuclei di elio leggero ( 3He)  si uniscono direttamente, producendo un nucleo di elio  (4He) con l’emissione di due protoni (1H).

3He + 3He → 4He + 1H +1H+ νe +e+

Il risultato finale della catena p-p è:

4 1H → 4He + (2γ+2ν) + 3,2 MeV (γ)

Questa è nota come “bruciamento dell’idrogeno”.
La figura chiarisce la catena delle reazioni.

FusionintheSun


Bene. Se non siete stanchi andiamo avanti ancora per un pochino. Solo un pochino.

Per completare questa parte non ci rimane che da calcolare la quantità di energia che viene rilasciata dal processo di fusione e quanto tempo occorre al Sole per spegnersi.

La cosa è non è molto semplice, bisogna tener presente del peso atomico dell’idrogeno e dell’elio contenuto in un grammo di massa, per poi applicare il risultato sulla intera massa della stella. E di molte altre cose.
Ma c’è chi i calcoli li ha già fatti per noi.

Applicando infatti l’equazione di Einstein (E=mc2) si trova che 1 nucleo di idrogeno (1H), ovvero un solo gr di idrogeno, che si trasforma in elio (4He) produce un energia data da:

ΔE=Δmc2= 6.6×1018 erg

Se si considera M© la massa del Sole, con q1=0,7 la frazione di idrogeno che compone il sole, e con q2=0,1 la frazione di essa nella quale avviene la reazione nucleare si ottiene la energia totale rilasciata:

ETOT= ΔE*q1*q2 = 9×1050 erg
Poiché 1 erg = 2.39 10-8 calorie
ETOT= 2,151 1040 Kcalorie

Non vi dice niente vero?
Però guardate l’esponente. E’ impressionante. E’ impressionante l’energia rilasciata.

Non rimane ora che rispondere all’ultima domanda.
Quando si spegnerà il Sole?

Il tempo nucleare t necessario a consumare tutto il incombustibile nucleare è dato da:

tN = ETOT / L

dove L è l’energia totale emessa nell’unità di tempo, ovvero la luminosità che conosciamo

L = 3,827 × 1026 W.

Da cui:

tN = 2.4×1017 sec =7.6 Gyr ~ 8 Gyr

Allora, qual’è la conclusione di tutto questo discorso?

La reazione nucleare all’interno del Sole permette di generare una enorme quantità di energia da un solo elemento, l’idrogeno. Questa reazione la auto sostiene impedendo di spegnersi emettendo luce e calore sotto forma di radiazioni.

Il Sole è in vita circa 4,7 Gyr, quindi si spegnerà tra circa 4 Gyr (quattro miliardi di anni). Miglione di anni in più o in meno. Ci fa comodo pensare tra 5 Gyr.

Non è una bella notizia, ma dobbiamo rassegnarci,  tutto ha un inizio ed una fine.


Segue parte seconda: il declino del Sole


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Informazioni su bruce

Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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16 risposte a L’evoluzione del Sole – parte prima: la catena p-p

  1. MARGHIAN ha detto:

    Ciao bruce. Leggero’ tutto con calma, oggi non so…questo pomeriggio ho un servizio extra, una esposizione di documenti archivistici con apertura dalle 15 alle 20.
    Devo ancora rispondere agli altri tuoi commenti, poco fa ho gia’ risposto a quello che mi hai lasciato nel post sulla mia foto, grazie 🙂

    A presto, forse a domani, salutoni a Blef, ciao.

    Marghian

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  2. MARGHIAN ha detto:

    Sapevo una cosa, che adesso mi sfugge: il “lampo dell’elio”. magari e’ anche spiegato nel post…. ciao.

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  3. bruce ha detto:

    Tranquillo marghian, fai con comodo. Prenditi tutto il tempo che vuoi. Tanto è lì.
    Questi articoli poi finiranno sul menù dei miei quaderni in pdf, che a sua volta ho pubblicato su “scribd”, la libreria digitale che permette di pubblicare e scaricare gratuitamente documenti, testi e libri in formato iPaper (una conversione del formato pdf).

    Come hai visto io e Bleff abbiamo alzato il livello.
    Lo abbiamo considerato quasi doveroso verso i tanti lettori silenziosi, non visibili, “non tradizionali” più attenti ed interessati a questi argomenti e, ovviamente, verso i lettori abituali che non chiudono il post dopo la lettura di due righe. 😆
    Ciao e buona esposizione (anche se non ho capito bene di che documenti si tratti).

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    • Elisabetta Lelli ha detto:

      Caro Sil,

      NON sono fra i “tanti lettori silenziosi, non visibili, “non tradizionali” più attenti ed interessati a questi argomenti e, ovviamente, verso i lettori abituali che non chiudono il post dopo la lettura di due righe.”.
      Semplicemente ignoro. Ossia sono ignorante. E sono ignorante perché le mie basi sono sabbiose, minuscole, possono crollare da un momento all’altro/da una riga all’altra.
      Sono arrivata a leggere fino in fondo, a fatica, perché (appunto), sono una IGNORANTE.
      E non temo di ammetterlo, Sil… Non lo temo, perché è vero. Tu abiti a pochi passi da me, Sil e (te l’ho già scritto su G+, vero?), ti subisserei di domande. Alla fine non ne potresti più, te l’assicuro… Ma confiderei nella tua pazienza ed anche nel fatto che comprenderesti con quanto sincero… quanto VERO interesse ti porrei quelle domande.

      Un abbraccio a te e tante coccole a Magic Dog.
      Eli

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      • bruce ha detto:

        Ciao Eli,
        di qui sono passate tante persone. Molte donne. Sopratutto donne.
        La stragrante maggioranza faceva finta di esser interessata. Falso. La dimostrazione è che tutte se ne sono andate. A leggere da altre parti frasi tipo: la vita è bella, godila. E tutte a dire che meraviglia di parole, quanta poesia.
        Preferisco persone come te che sono ignoranti nella materia, e lo ammettono. Sono le persone sincere. Quelle che tu stessa dicevi che gli amici non devono chiedere nulla.
        Te sei una di quelle. E mi fa piacere sapere soltanto che ci sei. Che poi non leggi e non capisci non fa niente. Agli amici non interessa di essere applauditi o elogiati.
        E’ la stima che conta.
        Un affettuoso saluto da parte mia e da quel cagnaccio che sta “sfiatando” qui sotto la scrivania e credo proprio che debbo portarlo fuori prima che …
        Ciao

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  4. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Ho letto tutto, molto interessante e ben spiegato come sempre.
    Hai fatto bene a spiegare che cos’e la luce, e la natura del fotone, del quale hai accennato alla sua doppia caratteristica di onda e particella (il famoso “dualismo onda-corpuscolo”), il fotone che si comporta come particella-se osservata come particella-, o come onda se osservata come onda. Il fotone che viaggia alla velocita’ “di se’ stesso”, perche’ la luce e’ un treno di fotoni (una rondine non fa primavera) che arrivano all’occhio con determinate frequenze che l’occhio percepisce sono in un determinato spettro, come dire che anche le onde radio, i raggi x e gamma sono anche questi “luce”.

    Non e’ chiaro a tutti questo concetto, ne’ come una particella senza massa “si muova” (che cosa si muove, se non c’e consistenza fisica? non lo capisco nemmeno io..) o come venga “scagliata” nel vuoto ed essere “riassorbita”. Un elettrone non gira solo attorno al nucleo con un movimento ellittico regolare-senza scantonare- come fa la Terra intorno al Sole, ma “salta di livello”, assorbendo un fotone per poi riemetterlo, fino a quando un altro elettrone non lo raccoglie; e cosi’ questo elettrone acquista energia, e la perde nel tornare allo stato energetico precedente, restituendo il fotone al vuoto, dove viaggia fino a quando non si verifica lo stesso processo con un’altra particella.

    Sono gli elettroni periferici di una superficie a “saltare di livello” e tornare al livello di prima, continuamente, fino a farci vedere “una parete azzurra” od un lenzuolo bianco. Il colore infatti e’ solo una sensazione del nostro apparato visivo. Ad altre frequenze sono le antenne a percepire un’altro tipo di luce, che nella essenza e’ la stessa: onde elettromagnetiche. E poi esistono altre particelle mediatrici delle altre forze, la nucleare forte e quella debole, che si manifesta anche quando un neutrone decade, generando un protone, un elettrone-decadimento beta- e.. un mesone mu o muone ed un antineutrino-correggi se e’ sbagliato-. Le particelle mediatrici delle interazioni deboli-la forza elettrodebole sono i bosoni W+/- e z 0, che hanno massa (segue). Ciao Bruce.

    Marghian

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    • MARGHIAN ha detto:

      Ah, ti sei chiesto: (anche se non ho capito bene di che documenti si tratti).
      Te lo spiego subito Bruce.

      Lavoro in un archivio statale. I documenti da noi conservati vanno da vecchi fascicoli penali a vecchi registri catastali; da vecchi fogli matricolari (fondo militare) a vecchi registri scolastici e pagelle scolastiche (fondo scolastico), registri versati dai comuni, da ex uffici del registro e da archivi notarili correnti (i documenti vengono dati a noi dopo 50, 70 o 100 anni a seconda del tipo di materiale archivistico). Molti infatti vengono spesso da noi con dati troppo recenti e succede che dobbiamo dirgli “signora, si faccia dare i vecchi mappali, con questi deve andare al catasto attuale…”)

      Questa esposizione, comunque, era sulle antiche “corporazioni od arti” risalenti al medioevo, associazioni fra maestranze di vari mestieri. Documenti quindi di “associazioni”-che gli spagnoli in Sardegna chiamavano “gremi”- di calzolai”, “associazioni di muratori” e cosi’ via.

      L’esposizione di questa volta si concentrava sul “gremio dei muratori” e sul “gremio dei calzolai”- in altre esposizioni precedenti abbiamo trattato le altre corporazioni-, con documenti annessi, “atti di costituzione del gremio”, registri contabili della corporazione, “contratti fra il mastro e l’allievo”, documenti che sono del ‘600 e del ‘700 (quelli che abbiamo noi: ce ne sono di risalenti al 1200).

      Di queste esposizioni di documenti ed oggetti (delle teche contenenti attrezzi da lavoro dell’epoca, ma che non sono custoditi da noi bensi’ prestatici da privati appassionati collezionisti di queste cose..anche qualche documento viene da privati collezionisti…) ne facciamo due, tre all’anno. E cambia l’argomento. Tre anni fa era sulle scuole, pagelle-anche di personaggi illustri- e registri scolastici dell’800 per esempio. Ciao.

      Marghian

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      • bruce ha detto:

        Insomma una spece di museo archeologico di documenti d’epoca che raccontano la storia e la evoluzione delle arti, della vita sociale e dei rapporti comunitari.
        Mi piace la iniziativa di fare queste esposizioni se servono a qualcosa. Immagino che questi archivi saranno accessibili al pubblico, magari a studenti per effettuare studi e ricerche per le tesi universitarie.

        Ma poi, c’è il rovesio della medaglia. Tutto questo a cosa serve, direbbe il mio amico Luigi (lo conosco troppo bene e non gli darei tutti i torti)
        Dal momento che non sono sottoposti a segreto di stato, forse sarebbe il caso che lo stato li mettesse in vendita ai privati. Ne guadagneremmo qualcosa e nello stesso tempo darebbe modo ai studiosi di scartabellare tra le carte e portare alla luce segreti nascosti, scriverci libri o quant’altro, cosa che ora assomiglia più a un cimitero di carte.

        Considera tutto questo solo una riflessione ad alta voce dal momento che non conosco il reale valore di questi archivi.
        Sicuramente te mi puoi dare un aiutino.
        ciao e buona giornata.

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        • MARGHIAN ha detto:

          Infatti un archivio storico (da non confondere con gli archivi correnti annessi ad ogni attivita’, anche privata , per esempio un meccanico ha, nella sua officina, il suo piccolo archivio..) e’ un deposito di roba antica, “da museo”.

          Questi archivi sono aperti al pubblico, ed e’ in funzione del pubblico che anche io svolgo il mio servizio. Chiunque, studente o laureato, puo’ fare le sue ricerche. Se serve la riproduzione di pagine dei documenti, pagando pochi euro (la semplice consultazione, prendendo appunti eccetera e’ gratuita…), l’utente puo’ richiederla, ma non puo’ ovviamente portarsi via il documento originale; quello va ricollocato nelle scaffalature, e’ compito mio….
          “Per effettuare studi e ricerche per le tesi universitarie”. Appunto, Bruce. Ma anche dei lavori edili procedono grazie al nostro servizio. Ad un tecnico servono vecchi dati catastali, viene da noi ed in un’ora o due ha quello che gli serve. Un’ora o due non perche’ noi dipendenti siamo pigri, ma perche’ l’utente stesso che ci dice “vorrei vedere questi altri registri, e questi altri ancora…”. Ed io scendo nei depositi e gli porto u carrello di volumi che l’utente si studia comodamente. Ci chiede poi delle mappe inerenti alla sua ricerca, eccetera. Poi la ricerca spesso si dirama, lo studioso vuole sapere quando il proprietario di quel terreno lo ha venduto-e ci chiede dei vecchi atti notarili-, o passa ad un altra ricerca (se suo zio ha fatto il militare…).

          Almeno da noi non ci sono documenti protetti da segreto di stato (in tanti altri archivi pero’ si’, pensa agli archivi dell’Esercito per esempio). Pero’, dare questi documenti- che sono unici: per esempio, il foglio matricolare di mio nonno od un atto notarile stipulato nel ‘600- a privati, non so..si perderebbero chissa’ dove, nel tempo. Da noi, invece, sono al loro posto da decenni, versati dai vari enti dopo cento anni se si tratta di notai, dopo 70 anni se si tratta dell’Esercito, dopo quarant’anni se si tratta di una scuola e cosi’ via. Anche se temo che prima o poi qualcosa del genere accadra’. Ad essere coperti da segreto sono per lo piu’, se ci pensi, gli archivi correnti. La Polizia o il Tribunale non ti fara’ MAI frugare nei suoi documenti, mentre i documenti versati a noi dalla Polizia e Tribunale dopo svariati ^decenni sono tranquillamente consultabili (attivita’ cessate eccetera, ergo diventano patrimonio storico, come ad esempio una sentenza penale del 1850 o del 1930). Ciao.

          Marghian

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    • bruce ha detto:

      Caro marghian la questione del fotone particella è molto dibattuta. C’è chi sostiene che in realtà abbia una massa. Noi comuni mortali non siamo altro che degli spettatori impassibili.

      Per quanto riguarda gli orbitali occupati dagli elettroni, la questione è veramente complicata da spiegare su un blog. Ce ne sono una gran varietà.
      Forse un giorno che mi sveglio con la luna giusta lo farò.
      Ciao

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  5. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Prima di tutto ti voglio ringraziare per avermi chiesto come va dalle mie parti. A me ed alla mia casa, personalmente, non e’ successo niente (e nemmeno ad altri, nel mio paese); ma in altri posti… (ti ho risposto da me). Grazie ancora dell’interessamento .

    Lo so che spiegare gli orbitali non e’ roba da poco. Io ho esposto la cosa in maniera basilare. io ho capito almeno che le orbite degli elettroni non sono come quelle dei pianeti, ne’ tanto meno come l’atomo viene mostrato nelle illustrazioni dei libri di scuola-specie di scuola media 😆 -.
    “C’è chi sostiene che in realtà abbia una massa”. Ma.. io pensai, tempo fa: “e se il fotone avesse una massa, magari esigua? Avrebbe ragione Newton, teoria corpuscolare della luce”.

    Questo pensiero mi baleno’ nella mente in base a questo ragionamento: “se la luce-i suoi fotoni- non avesse massa, magari la sua velocita’ sarebbe infinita…”. Poi..”non e’ detto, magari la sua velocita’ limite e’ determinata dalla struttura stessa dello spazio nel quale la luce si propaga (e questo e’ anche vero, durante una fase di inflazione la stessa luce e’ piu’ veloce- e nell’atmosfera terrestre e’ piu’ lenta-…).
    Proprio roba da da non capirci nulla -tutti, non solo io..-.

    Strepitoso…..la radiazione che si genera all’interno del Sole impiega circa…un milione di anni ad uscire dalla fotosfera, trasformandosi via via da “raggi gamma” a “luce visibile”(insieme con la radiazione infrarossa, ultravioletta, onde termiche eccetera). Dopo che vien fuori, la luce ci arriva dopo soli otto minuti. Ciao.

    Marghian

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  6. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Ho fatto un post sull’alluvione che ci ha colpiti. Non e’ una lunga esposizione dei fatti (per questo ci sono i notiziari). Piuttosto per tranquillizzarvi, a me e’ andata bene (almeno per adesso, speriamo che questo maltempo finisca, ha gia’ combinato troppi guai. Ciao.

    Marghian

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  7. MARGHIAN ha detto:

    “provenienti da altre alluvioni…”un usato, allora 😆 (tratto dal mio commento…).

    Volendo stare un po’ in tema con il tuo post, mi sto domandando: quale e’ l’influenza dell’attivita’ solare sul nostro clima? Sul clima in generale e’ sicuro che questa inflenza c’e . Intendo..se una particolare attivita’ solare incida o no su una particolarie condizione climatica. Il famoso “minimo di Maunder”-credo si scriva cosi’, “di maunder”-, un calo di attivita’ solare che fu responsabile di una piccola glaciazione, e si ebbe “l’anno senza estate” nel 1816, con temperature di molto inferiori alle medie estive, insomma una piccola glaciazione che distrusse i raccolti in Europa, America e Canada.
    In che fase di attivita’ periodica e’, adeso, il Sole? Ciao Bruce.

    Marghian

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  8. MARGHIAN ha detto:

    Ah, la mia spiegazione.. “niente de straordinario, e’ roba der paese nostro…” (Nino Manfredi).
    L’archivistica e’ per me una cosa ^relativamente nuova, ho lavorato vent’anni nel settore archeologico dei Beni Culturali. E nell’archivistica ci sono “solo” da otto anni. Ciao.

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