Il mondo vegetale è vita neurobiologica.

Cos’è la neurobiologia?
Una disciplina scientifica che si occupa della struttura, funzione, sviluppo, genetica, biochimica, fisiologia, farmacologia e patologia dei sistemi (cellule, tessuti, organi) che regolano la risposta della pianta a stimoli interni ed esterni. Lo studio del comportamento e dell’apprendimento sono anche una divisione della neurobiologia vegetale.

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(la buganville del mio balcone)

Chiarito questo concetto, quello che ora sto per scrivere non piacerà a molti di voi.
Non me ne vogliate. E’ per puro desiderio di rendere giustizia ai vegetali  e per aprire gli occhi ad altri.

Di chi parlo?
Dei vegetariani/vegani.

I motivi li conoscete.
C’è chi aderisce a questa pratica per dieta, c’è chi lo fa unicamente perché è contro chi uccide gli animali, ed infine i più intransigenti che lo fanno per entrambi i motivi.
Spesso e volentieri lo fanno con una ferocia tale da sfociare in fanatismo. In una campagna di demonizzazione  della carne e aggressiva contro chi la mangia.

Anyway (in altre parole, o comunque la mettiamo) ce l’hanno contro chi mangia carne per rispetto della dignità degli animali, la loro sofferenza nell’ucciderli, per rispetto di “tutti” gli esseri viventi, per il diritto alla vita.  Contro chi si riempie la pancia di cadaveri animali. Dei nostri fratelli.

Ma i vegetali “invece” si possono mangiare perché …. sono vegetali, esseri inferiori, perché sono insensibili, perchè non soffrono  e per questo li possiamo estirpare, bruciare,  mangiare. Perchè non sono dei veri e propri esseri viventi. Insomma sono esseri inferiori. E non sono nostri fratelli. Nemmeno lontani parenti.

Ma è proprio così?
Allora leggete queste interessanti parole pronunciate proprio da un vegetariano dichiarato, tanto decantato dai vegetariani: Umberto Veronesi.

Prendetemi pure per pazzo ma io parlo alle piante. Dialogo con loro, manifesto loro tutto il mio affetto parlandoci, accarezzandone le foglie e abbracciando il loro tronco. Quindi perdonatemi se mi lascerò trasportare dall’argomento.

Ecco! La questione è tutta qui.
La domanda viene spontanea. Come può un vegetariano puro sangue “mangiare” un vegetale che è un essere vivente al quale manifesta tutto il suo affetto? A cui parla. Lo accarezza, lo abbraccia.
E’ come parlare con affetto ad un pollo, accarezzarlo, abbracciarlo per poi mangiarlo.

Nel mangiare un vegetale non stai uccidendo forse un essere vivente? Non ti stai riempiendo la pancia di cadaveri vegetali? O ci sono esseri viventi che si possono uccidere ed altri no? Per quale motivo? Secondo quale etica?

cavolfioreE’ forse cosa diversa parlare con affetto ad una rosa e rispettare la sua vita dal parlare con affetto ad un cavolfiore o ad una pianta di soia per poi mangiarla sotto forma di hamburger? Quale differenza? Solo perché la rosa non è commestibile?
Veronesi ce lo dovrebbe spiegare.

Siccome non trovo traccia di risposta a questa “imbarazzante” domanda, allora provo a spiegarla io.
Per fare questo mi sono avvalso di un indirizzo fornitomi da un link sul sito “tuttidentro” su alcuni aspetti di neurobiologia vegetale del prof. Stefano Mancuso (professore presso l’Università degli studi di Firenze. Responsabile del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale, LINV).

Per favore leggete.
Ingiustamente, nell’arco della storia umana il mondo vegetale è stato quasi sempre considerato appena al di sopra del regno inanimato. Anche l’espressione medica stato vegetativo indica uno stato quasi irrecuperabile della condizione di vita di un paziente, equiparandolo appunto a un vegetale; appena un gradino sopra all’inanimato.

Questo perché i processi vitali nel mondo vegetale sono estremamente lenti, pressoché impercettibili alla nostra scala temporale. Vediamo un albero spogliarsi e cambiare periodicamente le foglie col mutare delle stagioni, lo sbocciare dei fiori e l’aprirsi e chiudersi di questi durante l’arco della giornata, ma poco altro. La scala temporale del mondo vegetale ci è talmente aliena che a stento le piante sono state considerate vive nell’arco dei secoli.

Le piante sono vive. La pianta è vita.

Per molto tempo la botanica si è limitata alla semplice opera di catalogazione delle diverse specie vegetali e poco più. Solo adesso iniziamo a capire che il mondo vegetale è complesso quanto il regno animale.
Le prerogative che credevamo esclusive degli animali finalmente le stiamo scoprendo anche nel mondo vegetale, con meccanismi fino a poco tempo fa ignoti o ampiamente sottovalutati.

Ferormoni per la comunicazione, strategie sessuali uniche e curiose, impulsi microelettrici, si propagano lungo tutta la pianta analoghi agli impulsi nervosi animali. Perfino un complesso sistema che svolge funzioni analoghe al sistema nervoso centrale animale è stato individuato dal Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze.

Il sistema neurale vegetale mostra strategie evolutive interessanti per certi versi simili gli animali: un reale sistema di reti complesse in grado di discernere i diversi stimoli esterni.

Solo alla fine del diciannovesimo secolo l’idea che piante ed animali fossero organismi simili, attraversò un periodo di grande successo.
Le piante hanno in comune con gli animali anche numerose attività che vanno dalla riproduzione sessuale, basata sulla fusione delle cellule spermatiche e degli oociti, all’uso delle medesime molecole e vie metaboliche per la regolazione dei ritmi circadiani.

In quegli anni, Fabre dava alle stampe un celebre testo di divulgazione sulla
vita delle piante, che iniziava con queste parole.

La pianta è sorella dell’animale: come questo, essa vive, si nutre, si riproduce.

Numerose scoperte successive confermarono questa vicinanza fra piante ed animali. Soprattutto gli studi riguardanti alcuni processi di base, come respirazione e crescita cellulare, poterono svilupparsi grazie all’uso delle piante come materiale sperimentale. Oggi è ben noto che le più importanti vie metaboliche in piante ed animali sono simili.

Le piante non solo sono capaci di ricevere segnali dall’ambiente circostante ma che posseggano anche meccanismi atti alla rapida trasmissione di questi, e siano, inoltre, in grado di rielaborare le informazioni ottenute dall’ambiente: in questo manifestando una capacità di apprendimento che implica la ricerca di uno scopo, la capacità di stimare gli errori e la presenza di meccanismi mnemonici.

radiciCi sono diverse sorprese se applichiamo una prospettiva “neurobiologica” allo studio dei tessuti vegetali ed alla stessa organizzazione della pianta. L’auxina si comporta come un vero e proprio neurotrasmettitore specifico delle piante. Gli apici radicali esibiscono un’attività neuralsimile. Ed ancora, gli elementi vascolari permettendo il rapido scorrimento dei segnali idraulici e dei potenziali d’azione, rappresentano la principale via per la segnalazione a lunga distanza.

Il fatto che le piante siano in grado di rilevare le condizioni ambientali e di prendere decisioni circa le loro future attività rende ovvio che posseggano dei sistemi d’archiviazione ed elaborazione delle informazioni.

Esistono molte buone ragioni perché nel corso dell’evoluzione le piante abbiano sviluppato i loro tessuti simil-neurali negli apici radicali, sepolti nella profondità della terra. Innanzi tutto il suolo rappresenta un ambiente più stabile in confronto a quello atmosferico sia in termini di temperatura che d’umidità; è protetto dalla predazione animale, dall’ozono atmosferico così come dalla radiazione UV solare.
Considerando le radici come la sede di attività simil-neurale, si ha una visione della pianta parecchio differente da quella normalmente considerata. Le radici diventano l’organo più importante della pianta, i loro apici formano un fronte in continuo avanzamento con innumerevoli centri di comando. L’intero apparato radicale guida la pianta con una sorta di cervello collettivo o, meglio, di intelligenza distribuita su una larga superficie che, mentre cresce e si sviluppa, acquisisce anche informazioni importanti per la nutrizione e per la sopravvivenza della pianta.

L’abilità nel sentire i differenti parametri ambientali e nel rispondere ad essi è uno dei fattori comuni a tutti gli esseri viventi. Piante ed animali non sono oggetti passivi di fronte agli stimoli che provengono dall’ambiente.

Al contrario, essi reagiscono in accordo con le informazioni che ricevono dall’esterno e la loro risposta ai segnali è ciò che noi chiamiamo comportamento. In sintesi, gli animali si muovono in risposta ai segnali mentre le piante modificano il loro metabolismo. In realtà si muovono anch’esse ma con tempi molto più lenti e, solitamente, attraverso una crescita cellulare.

Questa capacità è particolarmente sviluppata nelle piante a causa della loro necessità di gestire efficacemente tutti gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno, senza possibilità di scappare.
Le piante rispondono a numerosissimi stimoli ambientali, quali risorse energetiche (luce, elementi minerali ed acqua), stimoli meccanici, struttura del suolo, umidità, temperatura, composizione in gas dell’atmosfera.

Anche i segnali biotici quali la presenza/assenza di piante vicine, l’identità di queste piante, la competizione, la predazione e le malattie sono altrettanti stimoli, spesso di natura estremamente complessa, che la pianta registra continuamente e a cui risponde in maniera appropriata.

Le piante, oltre a possedere una efficiente catena segnalatoria attraverso la quale regolano le attività del corpo vegetale, inviano numerosi segnali agli organismi circostanti.

Si tratta perlopiù di segnali chimici quali una miriade di derivati degli acidi grassi, benzenoidi, terpenoidi, ed altre sostanze profumate emesse dai fiori principalmente per attrarre gli impollinatori, ma anche altri composti volatili, come l’isoprene o metaboliti secondari di diversa natura, emessi dalle foglie.

Una lunga serie di studi negli anni passati ha dimostrato come le piante attaccate da insetti erbivori o patogeni, emettano sostanze volatili in grado di segnalare il pericolo alle piante vicine. Le sostanze volatili prodotte dalle piante attaccate possono indurre risposte di varia natura nelle piante vicine ancora intatte, rendendole repulsive per gli erbivori e/o attraenti per i nemici naturali degli erbivori.
Insomma, un insospettato mondo di relazioni fra le piante e gli altri organismi viventi va svelandosi agli occhi degli studiosi.

Uno dei più affascinanti risultati degli ultimi anni, è la scoperta che i cambiamenti di colore e le combinazioni di colori delle piante siano potenti strumenti di comunicazione fra piante ed animali. La funzione dei colori ed il loro ruolo in chiave evoluzionistica, sono un importante settore di studio della zoologia.

Negli ultimi cinque anni una serie di brillanti studi sugli alberi hanno scoperto che queste colorazioni sono un segnale dell’abilità a difendersi dagli attacchi degli afidi.

Si tratta di un sistema di segnalazione, chiamato “del segnale onesto”, ben noto alla biologia evolutiva animale. Sono moltissimi gli esempi di questo tipo di segnalazione fra gli animali ed anche fra gli uomini.
Dalle gazzelle che saltano sul posto per segnalare il loro buon stato di forma ad un eventuale predatore, all’ostentazione da parte degli uomini di “status symbol” come segnale di forza e potere.

soia

(coltivazione intensiva di soia)

Conclusioni
La nostra idea delle piante sta mutando con rapidità straordinaria, allontanandosi dalla vecchia descrizione delle piante come entità passive completamente soggette alle forze dell’ambiente circostante buone soltanto ad accumulare i prodotti della fotosintesi.
Al contrario la nuova idea è quella di organismi dinamici ed “altamente percettivi”, in competizione attiva, sopra e sotto il suolo, per le limitate risorse disponibili, che calcolano attentamente le loro azioni, valutano i rischi e intraprendono azioni atte a mitigare o controllare i possibili insulti dell’ambiente.

Non hanno occhi, orecchie, la pelle, ma sanno distinguere le stagioni, il giorno dalla notte, hanno il tatto per muoversi in aria e sotto terra. Temono e si proteggono dal caldo e dal freddo.  Soffrono.  Si difendono con messaggi chimici. Respirano, mangiano, si riproducono.
Non hanno la parola ma comunicano tra loro, parlano col linguaggio dei colori, degli odori.
Non hanno un vero apparato nervoso ma sanno prendere decisioni.

Estirparli significa lasciarli morire lentamente e crudelmente di fame e di sete. Ma tutto ciò ai vegetariani/vegani tanto sensibili verso gli animali conta poco.
Perché?
Perchè, poverini, i vegetali non danno “apparenti” segni di sofferenza, non emettono grida e sangue che li possano impietosire.
Se i vegetariani/vegani non capiscono questo speriamo che sia la natura, a loro posto, a porci rimedio nel corso dei prossimi millenni.

Questa nuova visione descrive le piante come organismi in grado di decodificare e processare informazioni provenienti dagli organismi viventi con i quali entrano in contatto.
In poche parole, le piante presentano comportamenti altrettanto sofisticati di quelli animali ma il loro potenziale è sempre stato mascherato da scale temporali molto più lunghe di quelle tipiche del mondo animale.

Non so quanti vegetariani/vegani sono arrivati in fondo alla lettura.
Vorrà dire qualcosa?


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Informazioni su bruce

Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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35 risposte a Il mondo vegetale è vita neurobiologica.

  1. MARGHIAN ha detto:

    Condivido pianamente la tua “provocazione”, e questo post, che descrive molto bene cosa sono le piante: esseri viventi, e sensibili. Per coerenza, chi volesse rispettare tutti gli esseri dovrebbe…non mangiare niente. Ma..come si fa? E allora, siamo coerenti, se si puo’ mangiare un fungo (si dice peraltro che il fungo stiaun po’ nel mezzo tra “regno vegetale e regno animale”, ma questo e’ un dettaglio….) o della verdura, e ci si dovrebbe sentire meno in colpa a mangiare carne (fino a che, magari con le staminali, non si riesca a riprodurre in serie un bel bisteccone, ma saporito, non come quell'”hamburger” che pare non avesse sapore -notizia recente-).

    L’uomo e’ un animale, e come tale deve mangiare…anche la carne, come fanno gli altri animali. E le piante…carnivore. Ciao.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Grande marghian, hai colto appieno il senso della mia “provocazione”.
      C’era una volta i nostri nonni che dicevano che il troppo fa male (storpia, in dialetto). E usavano gli alimenti con equilibrio.
      Infatti i nostri nonni ed ancora prima i nostri bisnonni e così via, che sicuramente non erano laureati come molti intelletuali vegetariani e vegani ma che erano di gran lunga più “saggi”, mangiavano carne una sola volta a settimana, il pesce il venerdì, le uova non meno di due settimane, il formaggio a piccole quantità per lo più la sera, tanta verdura e frutta. Con intelligenza, e tanta saggezza popolare tramandata per esperienza. Sono cresciuti forti e sani.
      Ora non c’è più cultura della sana alimentazione, si va dietro le mode, i santoni che scrivono cretinate, tanti medici che lo fanno solo per “soldi” e industrie che fanno pagare a caro prezzo prodotti “spacciati” per biologici. E tutti dietro a pesce.
      C’è tanta, ma tanta ignoranza in giro parlando con la gente e leggendo sul web, caro amico, che non immagini.
      E tantissima presunzione e arroganza.
      Ciao

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      • MARGHIAN ha detto:

        Ciao Bruce. Immagino, immagino, e ti do ragione. Mio padre era uno di questi saggi. Era un gran buongustaio, e diceva “casu mnazzu, anbuàzza-e’ un’erba commestibile-, pèzz’e proccèddu e binu nièddu” (formaggio “marcio”- e’ il formaggio “con i vermi”, ma non sono vermi dannosi..hanno lo stesso colore del formaggio e sono una prelibatezza di noi sardi-, carne di porchetto e vino nero”) e diceva “e no tottu cussas porcherias de òi” (e non tutte quelle porcherie di oggi).

        Ricordo quando, da bambino (avevo sette, otto e nove anni) bevevo il latte appena munto. Una famiglia, “imparentatasi” con noi perche’ il padre di due miei amichetti fratelli “fece da padrino” alla cresima di un mio fratello, aveva l’ovile con le pecore. Non ti dico la festa, una festa davvero, quando c’era “su tundidròxiu” (la “tosatura” delle pecore..ah, la “X” si legge “g”, alla francese, come in “visàge”) dove dieci o dodici famiglie partecipavano, era una giornata in campagna, una vera e propria “sagra” fra famiglie di pastori e contadini, dove “su piricciòu” (un vino “di scarto”, ma che pero’…) scorreva a fiumi e non vedevi nessuno sbronzo, ma solo qualcuno un po’ allegretto…tale era la genuinita’ della cosa, e carne arrosto, e frutta a volonta’.
        “Ommogenizzatti…a pitticcu, pani tostàu e casu bàbbu mi ‘onàda!!!” (omogeneizzati?Da piccolo pane duro e formaggio, mio padre mi dava!”)..non ti cito l’autore, tanto si capisce 🙂
        Naturalmente, “pani tostàu e casu” non era da neonato, ma gia’ da grandicello; allora il latte materno era pure quello, forse, un’altra cosa.

        Ciao.

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    • Rebecca Antolini ha detto:

      Ciao carissimo Marghian, si ci vuole un equilibrio e tutto cambirà verso il meglio.. ti abbraccio una carezza a Nives e Itan tvb Rebecca

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  2. mariella54 ha detto:

    Ciao Bruce ma allora se dobbiamo ascoltare tutti dobbiamo morire di fame.Sinceramente a me una bella bistecca una volta alla settimana me la mangio volentieri ,che mi da fastidio sono quegli allevamenti intensivi dove più si produce più si guadagna ,gli animali anche se poi verranno uccisi hanno diritto alla loro dignità ,si lo ammetto non si dovrebbe allevare animale per poterli mangiare e mi piacerebbe convertirmi a mangiare vegetariano ma come si fa?Ciao buon ferragosto ,anche a Marghian

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    • Rebecca Antolini ha detto:

      Ciao Marilella buon ferragosto anche a te… infatti ci vuole un giusto equilibrio .. gli allevamenti intensivi non portano nulla di buono.. ti abbraccio Rebecca

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      • MARGHIAN ha detto:

        Ciao Marie”, ciao Rebecca. Si’, un equilibrio alimentare che anticamente c’era, e che va recuperato.
        Sapete come sto passando il ferragosto? Facendo pulizia in casa, ho finito poco fa, ma questo pomeriggio, vado al mare 🙂

        Buon “ferro d’agosto” (scherzo, lo so che il ferro non c’entra, ma da piccolo credevo di si’: pensavo nel senso di un sole fortissimo, “agosto di ferro”; e invece no, deriva da “feriae Augisti”, le “ferie di Augusto”). Comunque sia… 🙂

        Marghian

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      • bruce ha detto:

        Vero. So che ci sono coltivazioni intensive di soia.
        Un caro saluto

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    • bruce ha detto:

      Ciao ragazzi buon ferragosto a tutti.
      Oggi giorno di festa. In un paese di mare è d’obbligo il pranzo a base di pesce.
      Antipasti di pesce cotto e crudo, pasta allo scoglio, alle vongole veraci, impepata di cozze, frittura di pesce, frittura mista, pescato, sorbetto, vino, frutta.
      Che bontà ragazzi,

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    • Anjali ha detto:

      Perché morire di fame? I vegetariani non mangiano solo erba….vai in Google ci sono così tante informazioni e così tante ricette gustose ….è solo un abitudine.
      La carne provoca molte malattie .e ci sono molti complementi alimentari come vitamine B12 per essere in forma .basta informarsi
      La sofferenza inflitta agli animali là si paga con il karma ciò torna indietro la stessa sofferenza in un modo o nell altro.e’ una legge universale e divina.
      Occorre informarsi sulle filosofie Vediche e si capiscono le cose reali non le speculazioni intellettuali di atei che vogliono solo consumare in modo egoistico senza rispettare gli animali come esseri ovviamente più sensibili che i vegetali.
      Se avete animali domestici potete ben pensare come possono soffrire anche solo quando li lasciate soli in casa non lo sopportano , allora pensate alle loro grida e alle loro lacrime. Per favore un po di logica….informatevi meglio

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      • bruce ha detto:

        Nulla di nuovo, la solita pappardella.
        Ma per tua informazione i vegetariani sono una sotto-classe “impura” del veganismo (per loro stessa definizione). Una specie di dieta/etica “fai da te”.
        Si informi meglio, magari proprio su Google, prima di dare lezioni ad altri.

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  3. Rebecca Antolini ha detto:

    Buona ferragosto mio caro Silvano, un bel post per riflettere, e cosi mi prendo il tempo a rispondere.. Ho letto tutto con molta attenzione e per iniziare dichiaro subito che io sono vegana per due motivi!
    1. Rispetto per gli animali
    2. Scelta per la propria salute
    Ovviamente anche le piante tutta la vegetazione e per me sacro e lo rispetto, nonostante io purtroppo mi devo nutrire e la mia scelta è di nutrimi vegana, ma nonostante rispetto tutti come vogliano a nutrirsi, e non aspetta a me a dire quale sia la alimentazione esatta.
    In questi giorni ho fatto caso quanto sbrecco si fa, quanta verdura-frutta e carne viene ogni giorno buttato via dai supermercati..
    Qui mi domando perché buttiamo cibo via quando una terzo della popolazione del mondo muore di fame? E veramente necessario?
    • Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare:
    o 170 miliardi di animali ogni anno;
    o oltre 14 miliardi di animali ogni mese;
    o mezzo miliardo di animali ogni giorno;
    o 19 milioni di animali ogni ora;
    o oltre 300.000 animali ogni minuto;
    o oltre 5.390 animali al secondo.
    • Il numero di animali uccisi ogni 3 ore nel mondo per la nostra alimentazione è pari al numero di abitanti dell’Italia.
    • Il numero di animali uccisi ogni secondo per la nostra alimentazione è superiore al numero di morti nell’attentato dell’11 settembre contro le Torri Gemelle.
    • Nella sola Italia vengano uccisi per finire sulle nostre tavole:
    o 2 miliardi e mezzo di animali ogni anno;
    o 225 milioni di animali ogni mese;
    o 8 milioni di animali ogni giorno;
    o oltre 300.000 animali ogni ora;
    o 5100 animali ogni minuto;
    o 90 animali al secondo.
    • Ogni minuto solo in Italia per la nostra alimentazione viene ucciso un numero di animali pari al numero di vittime dell’attentato dell’11 settembre contro le Torri Gemelle
    • Ogni anno solo in Italia viene ucciso un numero di animali pari alla metà della popolazione mondiale.
    Questo e soltanto una statistica, ma fa veramente riflettere sul nostro sbrecco inutile. Per esempio nei supermercati spesso si gettano via confezioni danneggiati dai clienti, poi quasi 18 milioni di tonnellate di frutta, verdura e cereali buttati via ogni anno solo qui in Italia.. perche?
    Non è il problema se uno e vegano o no, ma il modo in cui uccidiamo e piantiamo, perché dobbiamo uccidere 10 mucche se poi ci servano solo 3? Perche dobbiamo buttare via 10 kg di carote se ci servano soltanto 3 kg?
    • Ecco questo e il problema il giusto equilibrio dei consumatori.. Allora se uno vuole mangiare la carne pesce ecc lo fa bene.. il problema e quanto viene buttato via inutilmente, noi tutti sappiamo che nel mondo muoiono di fame:
    o 9.000.000 persone ogni anno;
    o 700.000 persone ogni mese;
    o 170.000 persone ogni settimana;
    o 24.000 persone ogni giorno.
    • In questo momento oltre 200 milioni di bambini soffrono a causa della denutrizione.
    • Ogni anno gli animali allevati per la nostra alimentazione consumano 145 milioni di tonnellate di cereali e soia per produrre 21 milioni di tonnellate di cibo, i rimanenti 124 milioni vengono persi nella catena.
    • Circa un terzo del grano prodotto nel mondo viene utilizzato per l’alimentazione degli animali cosiddetti ‘da macello’.
    • In India il 37% della terra coltivabile viene utilizzata per produrre mangime per gli animali che verranno poi uccisi.
    • In Brasile 5,6 milioni di acri di terreno sono utilizzati per produrre mangime destinato all’esportazione in Europa, dove nutrirà animali destinati all’alimentazione.
    • La stessa quantità di vegetali, mangiata direttamente, può nutrire un numero di persone 5 volte maggiore rispetto a quando viene fatta mangiare agli animali e trasformata poi in carne.
    • Per nutrire l’attuale popolazione con una dieta non vegetariana servirebbe una quantità di vegetali tre volte superiore a quella che è possibile produrre.
    • Il 90% del cibo mangiato dagli animali che saranno uccisi per la nostra alimentazione e tutta l’acqua che bevono viene eliminato da questa inefficiente catena alimentare.
    • Per produrre 1 kg di carne servono 16 kg di vegetali.
    • Un miliardo di persone soffre la fame, mentre 4 miliardi di mucche e decine di miliardi di altri animali vengono nutriti per essere trasformati in cibo.
    • Se il 10% delle persone diventasse vegetariano, il conseguente risparmio di risorse naturali sarebbe sufficiente a sfamare 60 milioni di persone.
    Essere vegano ha anche vantaggi, gli attacchi cardiaci sono rarissimi, stimabili in pochi percento rispetto alla media della popolazione. La probabilità di ammalarsi di tumore sono inferiori del 60% rispetto a quelle della media della popolazione. Le aspettative di vita di un vegetariano o vegano sono superiori di oltre 6 anni rispetto alla media della popolazione. In uno studio americano sul regresso delle malattie cardiache il 99% dei pazienti esaminati ha fermato l’evolversi della malattia dopo aver cambiato le proprie abitudini alimentari.
    Insomma ci vuole un sano e giusto equilibrio per tutte le cose, anche io parlo con le mia piante, e come già detto purtroppo mi devo nutrire e cosi IO preferisco la verdura e frutta..
    Vivere cosciente poi aiutare che tutti nel mondo abbiano in abbondanza da mangiare, non importa cosa mangiamo, importa che impariamo ad risparmiare e evitare il sbrecco inutile..
    Per me la vegetazione in generale con i suoi colori e un dono meraviglioso, a volte mi meraviglio quante cose ne abbiamo qui sulla terra, e il bello se rispettiamo la natura tutte queste cose crescano da solo, e ci danno un nutrimento quasi gratis.. I nativi americani dicevano una volta mai prendere di più che serve, già noi prendiamo prendiamo prendiamo .. forse un giorno sarà un risveglio della propria coscienza..
    Caro Silvano, abbi ancora una buona giornata.. tvb Rebecca una carezza anche a Bleff

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    • bruce ha detto:

      Ciao Rebecca, un gran piacere sempre averti qui da me.
      Intanto ti faccio gli auguri di buon ferragosto.

      Ora mi aspetto un elenco altrettanto dettagliato sui vegetali.
      Quante piante per l’alimentazione vengono “uccise” ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, in un anno, nel mondo intero per l’alimentazione.
      La superficie quadrata che viene sottratta agli alberi che danno respiro al pianeta per essere destianta alla coltivazione intensiva dei vegetali per l’almentazione. L’acqua per l’irrigazione, i concimi vari, antiparassitari. Verdura non consumata o peggio destinata al macero.

      Le malattie?
      I nostri nonni non avevano bisogno di statistiche, perchè non si ammalavano di malattie vascolari. Mangiavano la carne una volta alla settimana.
      Ed anche oggi non c’è bisogno di essere fanatici vegetariani per non ammalarsi.
      Basta una dieta sana ed equilibrata, esattamente quello che è raccomanda dalla “Food and Drug Administration”, con tanto saluti alle diete che non sono diete ma retropensieri, aberrazioni mentali.

      Conosco vegetariani/vegani che fumano alla faccia dei tumori. 😆
      Ma questa è un’altra storia, si può morire per il piacere del fumare, ma non per mangiare carne.
      Quale differenza?
      Ciao cara.

      P.S. di seguito trovi il link sul mio sito sull’argomento “alimentazione”.
      Se tutti seguissero i consigli fondametali della nutrizione non ci sarebbe bisogno di aderire a pratiche pseudo-dietiste.
      La questione animali è un’altra cosa che non centra nulla con la salute e le diete.
      http://xoomer.virgilio.it/silvano/alimentazione.html#gli alimenti

      Di nuovo un affettuoso saluto.

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Carissimo Silvano, proprio come dici tu una volta si mangiava una volta alla settimana la carne, e oggi si mangia la carne ogni giorno ( fast food) .. ora per aggiornare un po’ la mia situazione, ho smesso di fumare da quasi un mese.. esattamente dal agosto di anno scorso ho cambiato il mio stile di vivere passo dopo passo, non era sempre facile ma ho ottenuto grande vantaggi da tutto questo..
        Non sono fissata sui prodotti biologici, sono più fissato su prodotti economici.. in questo ultimo anno sono diventato più cosciente su tante cose fondamentale nella mia vita, non solo della alimentazione, ma anche nel stile di vivere.. usufruiamo per esempio l’acqua piovana per dare da bere al nostro giardino.. (l’acqua che passa nella grondaia) viene raccolta nella vecchia cisterna delle acque nere.. ( e proprio un enorme risparmio) e soprattutto secondo me e anche meglio per la terra perché e naturale..
        Caro non serve che tu mi dici sempre che le piante e verdure soffrano perché io le uccide e lo mangio poi.. cedo la vegetazione soffre di più del inquilina mento causato da altre cose, tipo auto, camion, climatizzatori, industria ecc
        La mia lotta contro le sigarette era difficile una volta fumavo 1 pacchetto al giorno, da anno scorso avevo deciso a comprare il tabacco e farmi le sigarette, (non ho mai fumato in casa, auto o camper) non so ma da marzo di questo anno fumare mi piaceva sempre di meno, fumavo soltanto dopo il pasto o con la mia amica.. ho ancora un pacchetto di 20 gr di tabacco, ma non mi va di fumare, lo tengo per averlo.. forse un bisogno di neo-non-fumatore, sono rilassata e non cerco altre compensi..
        La mia scelta di diventare vegana non è nata da un giorno a un altro questo si ha sviluppato in questo ultimo anno.. prima noi io e mio marito abbiamo mangiato tutto e troppo, con la conseguenza di obesità..
        Quando nel 2008 ho scoperto la mia diabete non ho capito subito che l’alimentazione poi cambiare le cose.. pesavo nel 2008, 125 kg e ho cambiato la mia dieta per abbassare immediato il colesterolo e per tenere la glicemia sotto controllo, ho perso in circa 6 mesi 29 kg, ma il nutrimento non mi piaceva mi dava noia, perché per mio marito ho fatto altri pasti.. comunque pesavo 96 kg e pian piano sono ancora arrivata a 108 kg..
        Anno scorso in agosto abbiamo deciso entrambe a eliminare la carne salumi da nostri piatti..
        Gianni pesava in agosto 119 kg e io 108 kg, da gennaio 2013 abbiamo anche eliminato il pesce, e da aprile le uova, formaggio e tutti prodotti di latte..
        Ieri ci siamo pesati dal nostro medico ( Gianni pesa 94 kg e alto 1,88 ) io peso 83 kg e sono alto 1,68 .. il controllo del valore di sangue del mese scorso non mi fa più vedere valori indesiderati della glicemia, e dello colesterolo.. anche Gianni non ha più il colesterolo elevato, e soprattutto lui da circa 3 mesi non ha più problemi con la pressione sanguinaria..
        Tutto questo per noi un bene, e non mi sono pentita di aver fatto questo passo..
        Il capotto della casa e finito, la tinteggiatura e gialla solare (giallo uovo) poi come caldaia abbiamo preso la stufa a pellets.. prossima primavera facciamo il isolamento del detto e poi verso prossimo estate i foto voltaggi per l’acqua calda..
        Cosi sfruttiamo quello che ci offre la natura.. caro io amo molto la natura e faccio di tutto per stare con la natura in armonia.. non e sempre facile..
        Una domanda mi spieghi perche noi essere umani abbiamo perso i denti canini durante la nostra evoluzione? :mrgreen: Una spiegazione approvata scientificamente ovviamente 😆 tvb Rebecca

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        • bruce ha detto:

          In un certo senso ti devo ringraziare per i tuoi commenti che sono per me una fonte di riflessioni, anche se poi vanno nel verso opposto. Ma così è la vita. Non siamo tutti uguali.
          Spero che continui.

          La cosa incomprensibile dei vegani è il fatto che essendo vegetariani dovrebbero avere rispetto per il mondo vegetale, per la vita dei propri fratelli ed invece … li mangiano. Incredibile! Sembra quasi un non senso.

          Ancora più incomprensibile è che nessuno sa dare una spiegazione “intelligente” perchè è lecido uccidere i vegetali. Eppoi tutti “eludono” questo imbarazzante problema e lo spostano su argomenti che non c’entrano nulla con l’essere vegetariani.
          L’inquinamento per esempio, non ho capito il senso. Siccome soffrono per l’inquinamento allora siamo autorizzati a mangiarli, perchè tutto sommato li facciamo soffrire di meno. 😆

          Il fumo era chiaramente una provocazione. Ma ci sta, dai.
          Perchè, in senso più ampio, ci lamentiamo dei danni della carne e poi fumiamo tranquillamente tabacco malgrado le scritte di pericolo di cancro sui pacchetti. Ti sembra logica?
          Mi fa piacere che tu hai smesso. Ora mi aspetto da te il secondo passo: una bella bistecca di manzo. Perchè la carne NON fa male. E’ l’abuso che fa male.
          Forse quello che non sai è che la carne ha una funzione essenzialmente plastica o costruttiva e l’organismo le utilizza per l’accrescimento, quando è in atto, e per la sostituzione continua delle cellule che si distruggono. Ti sembra di poco conto? Non c’è elemento sostitutivo nei vegetali, ma solo surrogati.
          L’universo “uomo” (e anche la donna) è cresciuto con la carne nel corso dei questi milioni di anni. Senza problemi. Ora qualcuno ci viene a dire che la dobbiamo sopprimere dalla nostra alimentazione.

          I denti?
          Io i canini ce li ho ancora 😆 Te usi la dentiera?
          Scherzo oviamente.

          La dieta.
          Anche qui mi fa piacere che te e tuo marito avete perso molto peso mangiando solo erba (vegetali, pardon!).
          Se eliminate anche quella vedrai che dimagrirete ancora. 😆
          Cosa voglio dire? Si può dimagrire anche mangiando carne. Forse voi ne abusavate alzando un po’ troppo la forchetta 😆
          Scherzo ancora.
          Un signore del piano di sotto, un po’ su con gli anni, è dimagrito di quasi 40 kg solo con un accurato controllo delle calorie necessarie per la sua vita sedentaria.

          Non scherzo quando dico che tutt’oggi non è chiaro cosa sia il variegato mondo vegano/vegetariano, se una dieta oppure, come sembra, unicamente una scelta “esistenziale” tipo new age.
          A presto.

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Infatti io ho la dentiera 😆 non scherzo … la diabete mi ha costato i denti 😦 ..
            faccio di tutto ma non mangio più la carne… non voglio fare la dieta voglio vivere.. con questa mia alimentazione… non preocuparti faccio tanti esperimenti in cucina cose che fanno gola … vediamo forse riprendo a scrivere anche su le mie ricette, tutto con calma non vorrei stancarmi ancora.. questo nuovo blog e un pò diverso sarò più aperto con i miei pensieri, forse anche più dritto e magari anche un pò provocatrice … vediamo cosa mi passa per la testa… tu sei sempre ben venuto.. non invito nessuno… questa volta mi faccio tovare hahahah tvb 😉

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          • bruce ha detto:

            Brava Rebecca, un po’ di spirito non manca.
            Aspetto con ansia questo tuo nuovo blog e soprattutto che decidi di scrivere cose che non stressano.
            Secondo te, perchè scrivo di astronomia e di astrofisica? Perchè è …. selettivo.
            Come una corsa sui 10.000 metri in atletica, dove, poco alla volta, si cominciano a staccare i più deboli e alla fine rimangono solo i …. migliori 😆

            Ciao cara

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Una volta scrivevo dei nativi, era per me come una missione.. poi il dizionario lakota-italiano e diventato per me un stress … centinaia di e-mail per traduzioni … mi ha portato quasi alla pazzia hahahah… questa volta tutto con calma.. ♥ ;-P

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          • bruce ha detto:

            A dire il vero le storie degli indiani d’america erano interessanti, anche se si prestavano a critiche, ma questo è nel normale ordine delle cose.
            Forse il tuo problema (se accetti questa piccola mia critica) era di avere il più ampio consenso possibile e di conseguenza di massimo seguito. Questo ovviamente fa piacere ma nello stesso tempo impone poi di seguire non solo tutti i commenti per non fare torto a nessuno, ma (cosa più gravosa) di seguire anche i loro blog per ragioni di cortesia. Quando poi il numero delle persone diventa elevato ecco che diventa stressante per non scontentare nessuno.

            Non mi ricordo del dizionario dakota-italiano, forse era antecedente al nostro incontro.
            Io ti seguirò, ma (un consiglio) non ti sentire obbligata verso nessuno. Chi mi ama mi segua (dice un vecchio proverbio), altrimenti … ciccia e tanti saluti a casa 😆
            Buona giornata

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Le critiche non mi stressano caro Silvano, questo obbligo di essere poi per tutti e un fattore di stress.. comunque qusta volta sarò più attento e non mi faccio più condizionare da nessuno.. avevo fatto il dizionario lakota-italiano e inglesa-italiano e avevo iniziato un dizionario lakota con pronuncia in italiano e inglese.. non poi immaginare quante e-mail al giorno per traduzioni ( tipo: luna brillante.. fiore d’argento.. ecc ) e poi se non ho subito risposto via mail (insulti ecc) era veramente stressante.. bello questo proverbio comunque mi auguro che questo blog mi fa ancora piacere… non ho problemi con le crittiche, ma con le offese (non da parte tua) .. vediamo cosa porta il futuro.. 😉

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          • bruce ha detto:

            Però una risposta seria sui denti “canini” te la devo dare. Prima scherzavo.
            Ok, non abbiamo denti canini pronunciati come i felini, perchè non siamo carnivori, bensì onnivori.
            Insomma l’uomo non discende dai cani o dai leoni che devono rincorrere la preda per azzannarla per poi strappare la carne. Però le nostre origini dicono che forse discendiamo da qualche scimmia che anche loro erano sia carnivore che frugivore.
            D’altra non abbiamo nemmeno quattro stomaci come le ruminanti capre, perchè non siamo erbivori.
            Buona notte.

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          • Rebecca Antolini ha detto:

            Buongiorno caro Silvano, questo mo nuovo blog sarà il mio ultimo tentativo a scrivere i miei pensieri e riflessioni, una volta amavo tanto di palare dei nativi ma poi iniziavo tutto questo stressarmi per varie motivi, e non potevo più seguire la mia via come blogghista.. anche l’altro blog quel ultimo iniziavo a darmi la nausea, forse per il fatto che più iscritti hai più mi sento obbligato anche passare da loro a leggere e commentare quasi come una impresa ma non un passa tempo.. tu mi piace scrivi cose che mi piace a leggere e non mi sento obbligata a commentare… tu accetti anche le risposte semplice da parte mia.. oggi scrivo il mio primo post per farmi intendere e sperò che questo blog mi regala ancora belle sensazioni come nei anni passati..
            Ora preparo una torta alla pera per Gianni.. poi mi faccio la tinteggiatura dei capelli .. per nascondere le tracce della vecchiaia hahahahaha 😆 .. tvb Rebecca

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    • bruce ha detto:

      ciao rebecca,
      siccome non ho un profilo su facebook mi piacerebbe sapere come procedono i lavori della coibentazione della casa.
      E tuo marito con la salute?
      E tatanka come va?

      Bleff è sempre lo stesso.
      Come, mi domanderai. Sapiente e forte 😆
      ciao cara tvb

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Gianni sta benone ho visto pena adesso il tuo secondo commento, la casa e fatta ora Gianni fa piccole tettoie per le finestre quello del bagno e del salotto.. in settembre faccio alcune foto poi te lo mando via e-mail, ora siamo sempre due giorni via con il camper e poi lavoretti finche Gianni sia in ferie… Tatanka sta benone lei vive l sua vita da cane felice .. come il caro Bleff.. perché noi siamo capace di amarli per quello che sono.. mi faccio presto vivo con una e-mail non voglio annoiare i tuoi lettori con la ristrutturazione della nostra casa… tvb Rebecca 😉

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  4. Rebecca Antolini scrive un mucchio inesattezze: i suoi dati non corrispondono alla realtà dei fatti correlati con tutte le attività umane. Quel che m’infastidisce è che, come tutti i veg, scrive colonne greche di messaggi con i dati che fanno comodo alla propria causa.

    Bisogna ricordare che ci son milioni di animali che muoiono proprio per permetere le coltivazioni di cui i veg si nutrono. Ricordiamo fra questi le talpe, cinghiali, insetti vari nocivi per le colture (e purtroppo ci passano anche alcuni utili), lumache, alcuni uccelli, topi e ratti. Senza contare che i comfort che usano gli animalisti creano morte di animali in quanto la loro casa, l’acqua corrente, il supermercato sotto casa e tutta la città stessa nella quale vivono sono appropriamenti di territorio tolto ad altri esseri viventi; aggiungiamo anche la derattizzazione nelle città per salvaguardare la salute. Però questi numeri vengono sempre non detti da loro. Se ci mettiamo le colture intensive poi…

    Altro aspetto da tenere in considerazione è che non esiste un solo dato reale o una ricerca scientifica che avvalori la salubrità delle diete vegetariane/vegane, in quanto povere di elementi tipici delle carni e dei pesci. Non esiste nemmeno una sola ricerca che una che possa collegare l’assunzione di carne al cancro, nonostante si millanti sempre sulla correlazione diretta di questi, e non esiste uno studio che demonizzi pesce, uova o latte.

    Aggiungo anche che carne e pesce si possono mangiare tutti i giorni, tranne la carne rossa che dovrebbe essere mangiata tre volte alla settimana.

    Poi bisognerebbe constatare un dato importante di due alimentazioni estreme: vegani (cioè alimentazione senza nemmeno latte e uova) e alimentazione eschimese (solo carne e pesce).
    Nel primo caso abbiamo delle persone che soffrono (nel vero senso del termine) di carenze, non possono fare sforzi e, di conseguenza, sport nonostante facciano una vita agiata in una società civilizzata.
    Nel secondo caso abbiamo gli Inuit che vivono selvaggiamente in luoghi inospitali e pericolosi, quindi conducono una vita di sforzi e fatiche non da sottovalutare, eppure non si sono estinti e non hanno bisogno d’integratori.
    Da questo dovrei dedurre che l’essere umano è onnivoro con adattabilità maggiore al carnivorismo piuttosto che all’erbivorismo. Questo non significa che io rinuncerò alla mia insalata e alla frutta ma mi dà da pensare questo dato.

    I vegetariani vogliono trovare una ragione etico/scientifica alla loro alimentazione che, praticamente, non sussite e non è mai stata provata scientificamente.

    Per rimanere in tema al post scrivo poche righe.
    Un essere vivente non deve essere rispettato solo se prova dolore o abbia coscienza ma va rispettato in quanto forma di vita.
    Se i veg mangiano piante perché non provano dolore allora va bene se mi nutro di molluschi e nessun animalista dovrebbe dir nulla se mangio un essere che non prova dolore e non è nemmeno senziente; se si parla di esseri coscienti allora vale che posso mangiare qualsiasi essere che non sia umano dato che, senza mancare di rispetto a qualsiasi animale, sia cani che gatti che scimmie che delfini non sono assolutamente paragonabili ad un essere umano in quanto a coscienza.

    Io rispetto tutti gli esseri e rispetto la mia natura di onnivoro. Oltrettutto il rispetto viene a mancare quando si preferisce un essere ad un altro perché lo si considera migliore, cioè mangiare un vegetale perché “peggio” dell’animale è ipocrisia e cattiveria pura senza nessuna eticità.

    Quella che i Paesi ricchi uccidano i Paesi poveri e che se diventassimo tutti vegetariani è un’altra bufala senza basi solide in quanto in tutti i Paesi ci sono i ricchi e i poveri e il cibo lo compra chi può mentre chi non può fa la fame; non è una questione di dove vivi ma dal ceto sociale al quale appartieni, anche in Italia ci son zone di fame dove la criminalità è l’unico mezzo di sopravvivenza.

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  5. Anjali ha detto:

    Buonasera, si appunto “Non è ciò che non sai che ti mette nei guai. È ciò di cui sei sicuro e che non è come credi.” Signor Bruce, lei forse se ne intende di scienza di neurobiologia ma non se ne intende di scienza e filosofia Vedica ( che data da 5000 anni, 3000 anni prima di Cristo) ma che è ancora molto seguita, che descrive gli insegnamenti che il creatore ci ha tramandato da, maestro a discepolo fino ad oggi per spiegare che i vegetali sono stati creati per darci il nutrimento, gli animali no. I vegetali hanno certamente uno stato di coscienza inferiore.ha mai provato a paragonare il grido di ulna carota con quello di un agnellino che sta per essere sgozzato? Oltre a ciò per sua informazione milioni e milioni di vegetariani prima di cibarsi di vegetali usano dei riti e preghiere per offrire il cibo al creatore e far in modo con quel rito che il vegetale possa evolvere e passare a successiva vita animale. Quindi se si purifica l atto di consumare dei vegetali non si pagherà il karma , la reazione, come invece lo si paga consumando carne perché si è’ co- responsabili con il macellaio che ha tolto la vita all animale.le consiglio di informarsi bene e di fare delle ricerche anche in altre parti del mondo come India e Asia prima di fissarsi su dei concetti errati o basati sulla sola cultura occidentale (e atea) .pio trovare molta documentazione anche in italiano sulle abitudini alimentari nella cultura Vedica.
    Buona continuazione.

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    • bruce ha detto:

      Buongiorno Anjali, la cultura Vedica (con la quale Cristo non c’entra nulla) è una “sotto-specie” di religione, quindi non è scienza.
      Credenze popolari, stile di vita popolare o cultura popolare come dici te, tra l’altro confinata in una precisa area terrestre. Qui parliamo di altro, di scienza, ovvero dello studio scientifico della materia e delle sue implicazioni.
      Mi scusi.

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  6. beatrice ha detto:

    penso e credo che ognuno di noi dovrebbe citare le fonti dalle quale prende le informazioni. cosi almeno la scientificità la possiamo verificare. ma non è una abitudine di molte persone……. vegane, carnivore onnivore che siate!!! citate gli articoli e gli esperimenti….. questa è informazione, altrimenti è un bla bla bla generale

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  7. beatrice ha detto:

    vegani, carnivori, onnivori, sotuttoio nessuno che cita uno straccio di prova!!! non si può parlare scientificamente se non citate le fonti dalle quali prendete le informazioni. articoli, esperimenti, prove basate sui fatti????? grazie ve ne sarei grata

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  8. Erika ha detto:

    Infatti io mi definisco ecovegana perché oltre a non mangiare gli animali e loro derivati sto attenta anche a non mangiare le piante ma soltanto i loro frutti o semi , ti faccio esempio :posso mangiare melanzane pomodori peperoni noci fagioli e anche chicchi di grano ma non la cicoria la bieta insalate di vario tipo ecc , il mio blog si chiama ecoveganism.blogspot.com erika

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  9. Cate ha detto:

    I vegetariani, di norma, sanno benissimo che le piante sentono e che le piante soffrono. Tuttavia l impatto sulla natura di chi mangia verdure e’ minore di quello di chi mangia carne. La sofferenza non e’ evitabile, ma mangiare vegetali e’ il male minore, perche’ si evita il proliferare degli allevamenti intensivi.

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