La mente globale

Giorni addietro mi son letto un articolo su Focus che mi ha fatto riflettere molto e diceva press’appoco csosì:

trasferire le menti su un computer, collegarle tra loro, diventare una sola mente globale, è possibile?

Te cosa dici Bleff – mi rivolgo al mio cane che è sempre molto schietto e diretto 

Che siete dei matti voi umani. Cosa vi spinge ad andare oltre i limiti imposti dalla natura? – mi risponde Bleff – dico che siete una razza di sconsiderati e incoscienti.

No, caro Bleff, – rispondo – Prendila in questi termini: l’idea cardine può essere definita semplicemente come la possibilità auspicabile di creare una super intelligenza globale.

Come e perché?

 E’ da qualche tempo che si sta lavorando su un cervello “ibrido” fatto per metà di neuroni e per metà di chip. Alcuni recenti esperimenti effettuati con il chip di Tel Aviv e con quello di Los Angeles, hanno permesso per la prima volta di elaborare i segnali dal cervello e di trasformarli in stimoli in una comunicazione che non è più in una sola direzione ma a due vie: input ed output.

Sai cosa significa questo? Se si riesce a padroneggiare il dato del cervello umano come un qualsiasi dato digitale, si può copiarlo, spostarlo, comprimerlo per ottener più “memoria” e magari anche modificarlo.

E magari si può immaginare di installare nel cervello delle porte seriali – mi risponde ironico il mio cane

E’ inutile che fai ironia. Quello che fino a pochi anni fa era “fantascienza” ora può esser scienza senza “fanta”. Ci sono nuovi materiali artificiali compatibili con i nostri tessuti organici per esempio il silicio che potrebbe lasciare il posto al carbonio, che è una molecola mattone della vita. Un computer fatto in grafene potrebbe essere più semplice da connettere ai terminali nervosi del cervello.

 Soltanto ed ancora fantascienza – aggiunge Bleff

Ti sbagli. Alcune ricerche avanzate ci dicono che è possibile modificare i batteri per fare dei circuiti logici. Anzi ti dico di più: ci sarebbe la possibilità di realizzare computer al 100% compatibili con le nostre terminazioni nervose e immagazzinare su di essi ogni sorta di dato del nostro cervello. Se poi tutti questi computer fossero collegabili tra loro avremmo una unica mente globale organica.

Infine ci sarebbe il passo successivo: si può pensare di modellare in forma di circuito la molecola del Dna. Lo dice un ricercatore Federico Faggin, fisico, ingegnere informatico.
“Se comprendessimo come usarlo come vettore di informazioni, avremmo la chiave del computer genetico. E forse la chiave della vita.”

Voi umani avete la fissazione di sostituirvi a Dio – mi risponde il mio cane

Informazioni su bruce

Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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21 risposte a La mente globale

  1. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Sai che c’e una teoria formulata da un filosofo comtemporaneo che dice che addirittura noi, gli animali, la terra, l’universo tutto sia un…programma di un computer creato da esseri alieni. “Dio”, per lui, non sarebbe altro che *uno staff di tecnici informatici di un altro *pianeta…e gli “ufo” sarebbero loro che, entrando nel “cyberspazio”, ci verrebbero a visitare.

    Premettendo di non credere a questo, io quando lessi quel post commentai segnalando un errore “di fondo” del filosofo: “supponendo per un attimo che sia cosi’, perche’ il filosofo parla di informatici di un altro pianeta se…tutto il nostro universo e’ virtuale? Se mai questi nostri “creatori” sarebbero si su un pianeta, ma…di un altro UNIVERSO reale e…piu’ GRANDE del nostro, CONTENUTO in un “loro computer”.

    Un altro commentatore mi rispose che “la complessita’ in questo caso e’ in bit e non in massa”. Io gli risposi che, “supponendo tutto vero, questo universo virtuale che sarebbe il nostro, per quanto complesso, *e’ comunque un *software che per girare ha bisogno di un “hardware” che e’ una cosa *fisica e *massiva. E se…tutto l’universo e’ “vitruale” sta giocoforza in un computer di un altro universo…*piu’ grande, torno a dire. Immagina una scena, un ingegnere informatico di questo altro universo che dice a colleghi e assistenti..galassie, mondi abitati..e’ tutto qui, in questa scatola”.

    Quanto dice il tuo post che rileggero’ piu’ attentamente e’ un po’ diverso, ma a titolo di curiosita’ ti ho scritto di questa bizzarra teoria.

    *****************************************
    DALLA:

    Ciao Bruce. Sai perche’? La privacy a tutti i costi, ecco che la musica sarebbe una “campana” troppo forte. “Seppellire un musicista senza la musica, beh se lo avesse espresso Dalla allora (“quando moriro’ voglio essere sepolto senza clamori”) sarebbe un’altra cosa. Sarebbe bello una banda che accennasse ora a “4 marzo 1943″ sai, i violini…resi con i fiati della banda, ora a “canzone cercala se vuoi….dille che non mi perda mai….” ed altre che sono musiche “serie” diciamo. Quando mori’ Lucio Battisti fu espressamente lui a dire “massima intimita’ familiare…” ed ecco che tutto si svolse nel silenzio. Per Dalla, un corteo accompagnato dalle sue musiche e non….sarebbe una cosa giusta. Ciao Bruce.
    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Credo che la tua risposta e le tue obiezioni sono state molto acute.
      Ma a questo punto mi domando quale sia la causa del comportamento completamente differente da persona a persona, da regione a regione, da nazione a nazione, da continebte a continente, un difetto nel softwear o le mancate connessioni delle menti hardware tra loro.
      O ci sarebbero miliardi di programmi ad personam? E poi se così fosse, sarebbero loro che ci guidano come marionette alla stessa stregua di un video gioco influenzando le menti umani?
      Boh! I filosofi non si dovrebbero occupare di scienza.

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      • MARGHIAN ha detto:

        Beh, certi filosofi come questo non dovrebbero occuparsi di scienza- ma non e’ scienza e non e’ nemmeno buona filosofia-. Cartesio si rivolterebbe nella tomba.
        La mia risposta Bruce.
        Ottime considerazioni, Bruce, e chiaramente e’ vero che non si ha un quadro probatorio da far dire “ecco, c’e il multiverso”. Gia’ non conosciamo bene il nostro, ancora delle cose sono da chiarire, e tante sono le teorie scientifiche si’ da fare quasi a gara con la fantasia (teoria delle diversita’ vibrazionale fra gli universi, teoria delgi universi isola, teoria delle brane, teoria di questo e di quest’altro). Il post infatti dice “io mi chiedo” proprio come si fa per Dio, invisibile come gli stessi mondi paralleli. Ma forse, la cosa e’ di la’ da venire, la fisica dell’infinitamente piccolo- andare a fondo e scoprire che una particella o stringa e’ “multidimensionale ” e coso- potrebbe scoprire “incipientemente” l’esistenza di altri universi (come si dice dei neutrini che per passare da uno stato all’altro passino attraverso “altre dmiensioni” per riemergere “trasformati”, altra teoria ma…) e .un domani potremmo avere “prova” di cio’, pur rimanendo nel mistero il “cosa ci sia in questi universi”-angeli o mostri, altre leggi fisiche, e cose del genere. “Io mi chiedo” appunto, quasi in modo filosofico, come si fa..come faccio per l’al di la’..nessuna prova ma la possibilita’ che, oltre un muro invisibile, ci sia qualcosa…come oltre le leggi della materia che conosciamo, oltre la velocita’ della luce (oltre la quale potrebbe esserci-altra teoria senza prove- un universo dove non si puo’ andare al di sotto di C-tachioni?-). Sono tutte elucubrazioni, ma credimi…e’ bello anche fantasticare, pilotando la fantasia per trovare una certa costruttivita’ di pensiero…si’ da aiutare a cercare anche nel concreto..come avrebbe detto Archimede:” prima di costruire una strada..immagina come sara’, immagina cosa c’e nel terreno sotto dove questa passera’, per riuscire a fare un lavoro che tenga conto di tutto….”.
        Certo, una strada non e’ un mondo parallelo, ma per dire che “l’immaginazione…” di questo, anche di questo si ha bisogno, ed e’ un po’ come dire che il filosofo dice allo scienziato “dove puntare gli strumenti” (“la mia fantasia mi dice che potresti scoprire questo”). Ciao Bruce.

        Marghian

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    • bruce ha detto:

      Lucio Dalla.
      Eppure sarebbe stato un momento di grande emozione ricordarlo con una sua canzone e un riconoscimento ad un grande artista, prima di stare in silenzio per l’eternità.

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  2. MARGHIAN ha detto:

    Le obiezioni di Blef sono comprensibili, Bruce. Ma di certo le possibilita’ sono enormi, e lo “stato dell’arte” in informatica-cibernetica” migliorera’ ancora.
    Componenti fatti di poche molecole o di pochi atomi sono gia’ in cantiere. Ho letto di un cavo -“bus”- della larghezza di soli 10 atomi!!! Una molecola che oscilla in modo regolare…paff, acceso e spento. Chiaramente la cosa non e’ cosi’ semplice.
    Ma la cosa, qui sono con Blef, e’ che sarebbe ..”spaventosa”, pensa a me o a te “trasferiti in un cervello artificiale”..tremendo!

    Ma quanta capienza (giga-.terabytes) sarebbe necessaria per riprodurre..un cervello umano?
    “Un computer che avesse le stesse capacita’ di un cervello, costruito con i componenti attuali, sarebbe alto come un palazzo di otto piane ed occuperebbe una superficie grande due volte e mezza l’Italia” e’ quanto lessi in una rivista.

    Una realta’ relativamente prossima e meno spaventosa io la vedrei nell’androide- non una mente umana dentro di lui ma… con un cervello suo proprio, che in qualche mese abbia “imparato” come uno scolaro *parte delle cose- oltre a quelle di base gia’ intallate “di fabbrica”- e che, a cose fatte…*”signore, dove deve andare?” *tassista, *o maggiordomo, od anche *consulente “signore, non vada oggi….gli aerei forse non partiranno….*da cio’ che mi arriva in rete so che i titoli azionari di…sono in calo….” e magari di bell’aspetto, simili a noi….ma non troppo, se no…frequenti una androide senza saperlo!

    E la..consapevolezzaP Trasferendo la nostra mente *in questa c’e magari anche il pacchetto di dati-coscienza di esistere, a meno che tale coscienza non abbia una origine “metafisica”…ma per l’androide..penso che mai si arrivera’ ad un robot che dica, rendendosene conto.. “cogito ergo sum”….androide filosofo…fra un mmilione di anni, forse (???!!!). Ciao.

    Marghian

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    • bruce ha detto:

      Ho letto, come ho letto qualcosa sui transumatici, che immaginano un prossimo futuro in cui l’uomo si svincolerà dal suo corpo per acquisire una sorta di immortalità e questo proprio al fatto di poter riversare la propria mente in un computer attraverso il quale potrà poi interagire nel mondo connettendosi con altre menti fino a formare proprio questa unica super mente planetaria. Questo implicherebbe di fatto il superamento del concetto di morte, potremmo addirittura superare i nostri limiti fisici uscendo dal nostro corpo.
      A questo Bleff obietterebbe sicuramente dicendo che saremmo solo degli zombie.

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  3. MARGHIAN ha detto:

    Con materiale biologico o bio-compatibile ricostruire parti del cervello danneggiate…rivedere un cerebroleso che ragiona e cammina di nuovo bene..caspita, questo si’!
    Una cosa e’comunque certa…nei computers si arrivera’ ad una potenza di memoria e di calcolo tali che nemmeno possiamo immaginare. Ciao.

    Marghian

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    • MARGHIAN ha detto:

      Scusa se aggiungo “spezzettato”-in wls si poteva eliminare e riportare tutto su un unico commento. Ancora una cosa. “All’inizio” -e per molto tempo ancora- la competizione uomo- macchima dara’ problemi, pensa al test di Turing (come sai, se tu, un dialogo *tipo chat” non capisci se chi ti scrive e’ uomo o macchina, *questa ha superato il test!) ed alla capacita’ che avrebbe una macchina di fingersi umana…imbrogliando di fatto l’interlocutore. Ciao Bruce.

      Marghian

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  4. bruce ha detto:

    Caro Marghian è un immenso piacere averti qui per il tuo straordinario contributo che arricchisce queste pagine di riflessione su temi che toccano la scienza.

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  5. mariella54 ha detto:

    Ciao Bruce io passavo di quà e ho letto i vostri discorsi,Marghian lo conosco da un bel pò lui è sempre informato su tutto,cosi’volevo fare una riflessione ;e se noi fossimo dei robot?Chi l’ha detto che un robot debba essere fatto di parti metalliche ?Se chi ci avesse inventato fossero ad un livello cosi’ alto in fatto di tecnologia da averinventato la pelle,le ossa,il cervello ecc ecc, e poi averci assemblato perfettamente come robot capaci di autoriprodurci ,in fondo è quello che anche noi prima o poi faremo ,verrà un giorno in cui saremo capaci di costruire un robot identico a noi ,la pelle già possiamo coltivarla in laboratorio e frà centinaia di anni chissà cosa saremo capaci di fare.Poi succederà che invieremo questi “robot”identici a noi su altri pianeti e li li lasceremo a colonizzare queste terre ,in generazione in generazione non si ricorderanno più di essere stati inventati in laboratorio e penseranno di essere veri ,unici .Se fosse cosi’?Solo al pensiero di essere frutto di prove di laboratorio mi prende l’ansia .Questo è quello che mi è venuto in mente a quest’ora di notte,invece di dormire guarda un pò a cosa stò a pensare ,Ciao

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    • bruce ha detto:

      Intanto grazie per il passaggio, sei la ben venuta.
      Marghian? E’ stato una bella cosa incontrarci.

      Robot? tutto sommano puoi avere ragione. Possiamo già tranquillamente pensare la nostra pelle come chassis del nostro corpo, come la carrozzeria di un’auto.
      Un caro saluto

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      • MARGHIAN ha detto:

        Anche per me Bruce, ciao…ciao mariella!!!!
        Marie’, nulla escluso. Ma, pur se in modo perfettibile, abbiamo un “pedigree” che va dalla scimmia all’uomo “rozzo”, “meno rozzo”..e noi, cosi’ gia’ da millenni, che ci siamo nel tempo “rivestiti” della sovrastruttura tecnologica-case, abiti, mezzi di trasporto..-.
        Se l’uomo fosse comparso all’improvviso…cosi’ come siamo noi, tipo adamo-eva, allora si’… ma siccome soltanto da cosa nasce cosa… Chi avrebbe creato questa coppia di uomini? Dio? Altri esseri? “Altri esseri” ma allora bisognerebbe credere che esseri alieni- o altri esseri terrestri evolutissimi ora scomparsi – non abbiano creato l’uomo robot ma…da un prototipo gia’ esistente…un innesto genetico e…paffete, l’uomo! da perfezionare..programmato in modo da evolvere secondo la legge naturale..fino a noi oggi.
        Ma…*non siamo comunque dei robot, perche’ il robot come definizione e’..qualcosa che si assembla in una fabbrica…se tu in laboratorio pratichi incroci genetici e clonazione..ottieni comunque un essere biologico! “Alla frankestein” se sei maldestra, un bel bambino biondo…. se sei brava. Ciao.
        Marghian

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  6. Diemme ha detto:

    Anch’io penso che siamo robot, però autonomi.

    Per quanto riguarda il cervello globale, andrebbe a finire che nelle classi il povero secchione continuerebbe ad essere l’unico che studia e poi, in collegamento globale, tutti gli altri sarebbero in grado di superare interrogazioni e verifiche: va beh che “nessuno si salva da solo”, ma insomma! 😆

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  7. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Grande rifflessione di Bleff: “Voi umani avete la fissazione di sostituirvi a Dio” noi ci crediamo superiore a tutto… forse dobbiamo più ascoltare cosa ci dicano i nostri fratelli gli animali per tornare sui passi normali.. ti abbraccio serena settimana Pif e Tatanka

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  8. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Ciao Bleff ora ti voglio farti leggere mio post DOG-GOD, sperò che ti piace questo racconto ..disse una volta un anziono nativio ad un bambino in un campo di concentramento.. ti abbraccio in amicizia Tatanka

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  9. ross ha detto:

    Anch’io mi domando, come Mariella, se fossimo dei robot? Sicuramente il nostro corpo ha delle tali precisioni di funzionamento da far invidia al miglior computer, anche se possiede dei bug che lo rovinano, degli antivirus inefficaci,ed alcuni settori della scheda madre che andrebbero rimossi e sostituiti. Mi piacerebbe parlare con i nostri costruttori e chiedere loro: perchè ci avete fatti carnivori? erbivori sarebbe stato molto meglio. perchè ci avete inserito il gene della crudeltà? perchè ci avete inserito in un Paradisio permettendoci di distruggerlo?
    Come ho scritto a Marghian: domande senza risposta,non sono stata molto “scientifica” o “profonda”in questa risposta ma solo “fantasiosa”. Al momento la mia unica certezza è che sto invecchiando…
    Ciao Ross 😀

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