Nuovi geoglifi amazzonici

Rieccomi. E  subito mi sono messo a girare in rete. Ma non faccio altro che perdermi tra una moltitudine di poeti e fotografi. Siccome non sono in  vena allora  ho preferito dare spazio alla lettura di qualcosa che mi ha riportato  ai tempi di un mio vecchio articolo: le figure di  Nazca.

Tutti abbiamo visto  le “figure di Nazca”, credo, e credo  anche che tutti siamo rimasti meravigliati di  questi perfetti disegni mai visti prima se non per caso da una piccola flotta  aerea nel 1939 che sorvolava la pianura desertica del Perù.

Perfetti perché  anche quando il loro tracciato si estende per chilometri e chilometri, le linee  che li costituiscono avanzano nel terreno perfettamente dritte, sia che  attraversino una collina o un terreno accidentato, superando avvallamenti,  incrociando altre figure, perdendosi oltre l’orizzonte ma mai deviando da un  percorso rettilineo.

Alcuni dei disegni, le cui dimensioni raggiungono anche i 200 metri e le cui  tracce hanno larghezza variabile (da pochi decimetri a oltre cinquanta metri),  rappresentano animali (come una scimmia, un ragno, un colibrì, una balena),  fiori, mani, ma la maggior parte sono sicuramente figure geometriche.

Credo che tutti ci siamo  chiesti del loro significato. Molte sono state le  interpretazioni: c’è chi sostiene che siano delle semplici strade, alcuni delle  rappresentazioni artistiche, altri che avevano a che fare in qualche modo con  riti religiosi, c’è chi gli ha attribuito riferimenti astronomici, e diciamoci la  verità ognuno di noi ha pensato anche a qualcosa di extra terrestre.

Recentemente  secondo alcuni studiosi le linee non sarebbero altro che una specie di segnalazione che serviva per comunicare agli antichi abitanti delle zone dove  fossero localizzati i pozzi d’acqua.
Ma mi domando a che  serve spendere tempo ed energie per disegnare una figura di 94 metri di  lunghezza e 66 di larghezza per indicare con la piccola punta del becco del  colibrì la presenza di un pozzetto? Quale senso ha fare disegni come quello del  ragno (45 metri di lunghezza), della scimmia (135 metri), del pellicano (300  metri!) per indicare un pozzetto? Che senso ha disegnare 13.000 linee che vanno  a formare più di 800 disegni, soltanto per indicare dei pozzi?

Il mistero resta. E’ dagli anni settanta del secolo scorso, con l’avvio  della deforestazione in Bolivia che hanno cominciato ad affiorare oltre 300 geoglifi, su una fascia di quasi 500 chilometri quadrati. Ora in alcune zone disboscate della  foresta amazzonica stanno tornando continuamente alla luce decine di figure di  grandi dimensioni e molto simili alle linee di Nazca.

In ottobre, durante  la costruzione di una strada ne sono stati individuati altri cinque. Anche qui,  come in Bolivia, si tratta di forme geometriche che ostentano perfezione in aperta sfida con le asperità del terreno: trapezi, rettangoli, quadrati e  cerchi (spesso concentrici), di centinaia di metri per lato. In questo caso  sono realizzati anche con fossi profondi fino a due metri.

Non si conoscono  gli autori, la Civiltà e la cultura che li hanno realizzati e a differenza dei
casi precedentemente descritti non vi sono altri reperti o manufatti che  possano dare un significato alla loro presenza o indicare un’epoca per la loro  progettazione.

Quali possono  essere i significati di un progetto che coinvolge gran parte dell’America Latina e molte altre zone del mondo? Quali i collegamenti? Chi utilizza la  superficie terrestre come una tabula rasa su cui imprimere messaggi  cifrati?
Che nei geoglifi ci  sia la precisa intenzione dei popoli antichi di mandare segnali al cielo, nella  convinzione che gli déi possano riconoscere quelle zone e farvi ritorno?

Conclusione: Quale sia con certezza lo scopo delle linee di Nazca non si sa. Una cosa  è certa: chi ha tracciato queste linee così perfettamente allineate e precise doveva essere maledettamente bravo. Resta il fatto che  ancora oggi questo arido altopiano del Perù nasconde in se qualcosa di  misterioso, sepolto da secoli e che forse non verrà mai alla luce.

(Fonte: dal mio sito)

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Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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15 risposte a Nuovi geoglifi amazzonici

  1. semprevento ha detto:

    ..ed io penso che sia un bene che resti un mistero irrisolto,
    Buongiorno Bruce, sei stato assente…e mi pare ti girino fortemente.
    O no?
    Bello questo articolo…ma come penso io credo che sottovalutiamo le intelligenze passate,
    penso che fossero capaci di inventare sistemi rudimentali ma efficaci per trasmettere i loro messaggi.Penso che parlassero poco o nulla…ma che nell’arte figurativa fossero dei fenomeni.
    Poi se analizziamo le cose con i nostri occhi, con i mezzi a disposizione così moderni…è chiaro che
    tutto ci appare semplicemente complesso.
    Se non è opera umana , viene da domandarsi chi li abbia eseguiti….e che cosa possiamo rispondere? intelligenze superiori?Non abbiamo le prove che esista un’ intelligenza superiore…
    o sbaglio? Sai come la penso, come disse la margherita l’universo è talmente grande che pensare di essere gli unici abitanti è un po’ sfacciato…e quindi, può essere che gli alieni abbiano dato un aiutino o siano loro stessi ad aver eseguito qui disegni così perfetti da sembrare un lungo messaggio all’umanità.ma noi ci limitiamo a farci le solite domande, senza trovare una risposta.
    LA STORIA NON CI INSEGNA NULLA?
    Boh…alla fine credo sia giusto così..non siamo pronti per verità sconvolgenti.

    vado a far la spesa, sperando in una giornata tranquilla per entrambi.
    Non ti piacciono i poeti …quelli di oggi vero?….i grandi sono un’altra cosa…
    ma son poeti moderni con altre terminologie ed altri pensieri….vanno compresi.
    …capace che qualcuno ha scritto un ode al PC…. 🙄
    a presto
    vento

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  2. semprevento ha detto:

    Sai che faccio oggi?
    ….anzi..che vorrei fare.
    vorrei andare sul viale delle Piagge a far foto…
    l’ho visto dall’autobus l’altra sera mentre il sole tramontava…che bellezza !!!!
    dei colori meravigliosi….gli alberi son magici…dal roso all’arancio..una marea di foglie a terra….
    forse è l’unico posto dove si vede davvero che è autunno…
    Intanto ora mi riposo un po’… e te….come sta Bruce?
    Kiro è inquieto sa morì..l’aria è fresca e lui sgalluzza…ha ripreso la verve… 🙂
    Ciao Bruce..spero tutto , diciamo, bene, diciamo…..

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    • bruce ha detto:

      scusa la mia ignoranza cos’è viale delle Piagge? Una strada alberata di Pisa?
      Aspetto di vedere le foto, io se ho tempo voglio andare nella pineta sul colle S. Marco qui dietro ad Ascoli noto per la morte di Melania, ma è uno spettacolo in autunno.
      Qui ha piovuto fino a qualche istante fa e sono uscito lo stesso con Bleff sotto la pioggia. E’ meraviglioso camminare da solo in un lungomare silenzioso con l’impermeabile leggerino mentre la pioggia ti cade e ti scivola addosso.
      Sto meglio. Si vede?

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  3. bruce ha detto:

    Sì, è vero, forse sarebbe il caso che i misteri restassero tali, ma poi penso che non è giusto perchè in un certo senso è come scoprire chi fossero i nostri antenati, se erano veramente i nostri antenati, perchè erano lì, come ci sono arrivati, quali fossero le loro conoscenze, cosa li spingeva a realizzare queste figure e fare costruzioni simili in altre parti del mondo così distanti e irraggiungibili. Ed anche per porre fine a tante ipotesi strampalate.

    Eccome mi giravano. Giornate difficili, viaggi e spostamenti stressanti, tempi incerti, soldi che non ce ne sono. Poi arrivi a casa, vuoi leggere qualcosa di interessante e cosa trovi, poeti, poeti, ancora poeti fuori dal mondo. Mi limito a leggere il tuo blog che almeno mi distende. E poi? Apro e chiudo, apro e chiudo. Beati loro che hanno la mente libera per poetizzare (si dice così?). E poi penso: eh già, poeti, si fa presto a dire poeti. Oggi basta che qualcuno mette assieme due righe ed ecco che si definiscono poeti da soli. Io mai mi permetterei di definirmi uno scienziato, perchè non lo sono nemmeno lontanamente e per rispetto ai veri scienziati. I poeti, quelli veri sono un’altra cosa. Quelli non si stancherebbero mai di leggere come un quadro d’autore che non smetteresti mai di guardare. Sfido chiunque che abbia letto più di una volta una poesia di questi novelli moderni poeti.

    A parte questa divagazione personale, ieri doveva essere la fine del mondo secondo Harold Camping un religioso americano della california conduttore e proprietario di una stazione radiofonica. Ma aveva anche detto che circa il 3% della popolazione sarebbe stata salvata. Ero ancora in macchina ieri sera che ci pensavo e pensavo: cavolo vuoi vedere che sono un eletto visto che sono ancora vivo, ma poi ho visto che sono vivi anche quelli in quella macchina davanti ed anche in quell’altra macchina e poi in quell’altra macchina ancora. Ho capito, la solita str…. bufala.
    Oggi ho dormito, niente spesa forse più tardi.
    A dopo, bruce

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  4. Rebecca o semplicemente Pif ha detto:

    Ciao Silvano pensa un paio di giorni fa anche io parlava in uno di mei post delle line di Nazca , per me e una storia molto bella, non ho bisogno di sapere che origine hanno tutto queste cose.. si sa già che la cultura nativa e molto complessa e noi non possiamo comprendere tutto.. buona domenica Pif

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  5. MARGHIAN ha detto:

    Oh questo e’ da leggere….ma per ora ti scrivo con “incolla” la mia risposta al tuo commento su “la strada”:

    “Ciao Bruce. Lo so, e’ da molto che non ci sentiamo. E’ che come dici tu…e la strada del quotidiano, il 95 per cento della quale si chiama “lavoro” lascia poco spazio a quella dello svago, ed ho tanti amici di rete che non mi vedono da molto tempo. Eh, aver percorso tanta strada (nel vero senso, non metaforico come racconti tu) far venir voglia di dire “basta, fermiamoci un po’”. Vero, Bruce. Ciao e grazie del saluto”.

    Marghian

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  6. MARGHIAN ha detto:

    Interessante, Bruce. Alla prossima.
    Marghian

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  7. MARGHIAN ha detto:

    ECCOCI. Sto aspettando un amico per uscire, ma credo che in venti minuti….

    I disegni di Nazca suscitano un grande senso di mistero. Di certo erano “stramaledettamente bravi” coloro che li realizzarono. Ma…..perche’? Anche sui nuraghi e strutture progettualmente e culturalmente connesse, ci si chiede: “costruire strutture a piu’ torri, con la torre centrale che arriva (che arrivava, in origine, ora i nuraghi sono tutti “scapitozzati”) a quasi trenta metri di altezza….solo per essere l’abitazione del capo del villaggio- mentre invece quattro nicchie all’interno della torre centrale sono orientate verso i 4 punti cardinali e…gli ambienti non sono adatti ad “uso famiglia ed una parete e’ orientata secondo solstizio estate ed un altra secondo equinozio di autunno.eccetera-?

    Ne’ “le figure nazca” ne’ i nuraghi erano…per extraterrestri, ma e’ riduttivo ritenere che i primi fossero “per trovare dei pozzi” ed i secondi come abitazione della “famiglia reale” del villaggio. Mah.
    I nuragici si erano una societa’ tribale, dove il capo era anche gran sacerdote, questo si.

    Ma……il sacerdote entra in chiesa per celebrare la messa, non ci..abita!!!

    E cosi’….*”questa capanna era forse l’abitazione del capo del villaggio . Era la capanna circolare piu’ grossa” (da uno dei “quaderni-dispensa” che la soprintendenza ci “passava”, quando ero custode al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari).

    “Per chi..dobbiamo credere?”come diceva mio padre. Ciao Bruce.
    ***********************************************************************************
    Ah una cosa. Secondo te, le “pietre di Ica (o Ika)..sono autentiche? Se fatte in antichita’ anche queste pietre sono un mistero. Se sono un “fake” beh….fine del discorso, e’ logico. Ciao.

    Marghian

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  8. MARGHIAN ha detto:

    Ho ancora del tempo….
    Ricordo la considerazione che fece uno scettico sulla ipotesi “extraterrestre” sui geoglifi di Nazca, considerazione che ho fatto mia: “Io non ci credo, ma..ammesso che esistano le visite extraterrestri, questi sarebbero molto progrediti, e non avrebbero bisogno di “indicazioni fatte da noi per loro”; se la caverebbero benissimo anche senza. E poi…a quale extraterrestre darebbe garanzia un intreccio di strade, quadrati-i campi- ed altre geometrie stradali ed urbane? Dall’alto anche queste “opere umane” hanno delle geometrie ma….nessun “alieno” le interpreterebbe come “guardate, sono per noi…per guidarci!”. Se esistessero…non avrebbero..bisogno della “nostra segnaletica”. Posso supporre che LORO credessero, come nelle interpretazioni LETTERALI dei testi RELIGIOSI, che gli dei vivessero nel cielo, ed ecco che…”facciamo questi disegni a che loro possano…vederli-esseri pero’ facenti parte della loro fede..come in Grecia gli dei dell’Olimpo insomma-. Questo, supponendo sia una giusta interpretazione, non chiude il cerchio su questo enigma archeologico.
    Quale sia lo scopo di questi antichi geoglifi, resta un mistero..come gia’ scritto da te e da me. Ciao.
    Marghian

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  9. MARGHIAN ha detto:

    “sulla ipotesi “extraterrestre” sui geoglifi di Nazca .
    / “sulla..sui…. *”sulla ipotesi “extraterrestre” circa i geoglifi di Nazca … ” Ecco, mi pare piu’ …..elegante.
    Marghian

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  10. bruce ha detto:

    Ciao Marghian
    mi sono piaciute le tue esposizioni con ragionamenti più lucidi di quanto lo abbiano fatto o lo facciano certi esperti.
    Effettivamente con la tecnologia che avrebbero dovuto avere gli extraterrestri, se pensiamo che devono aver viaggiato nello spazio districandosi tra milioni di stelle, non avevano nessuna difficoltà a rintracciare una località sulla Terra.
    Tuttavia in tutte le civiltà antiche e antichissime, che apparentemente non hanno avuto alcun contatto tra loro, parlano di dèi che arrivano dal cielo. La cosa è molto strana e qualche domanda ce la pone.
    Per quanto riguarda le figure di Nazca io penso che anche loro erano convinti che gli dèi venissero dal cielo, e più che dei riferimenti destinati agli dèi erano una specie di invito a scendere e a fermarsi tra loro. Le figure secondo me erano una specie di giganteschi cartelloni pubblicitari. Gli animali avrebbero dovuto dire loro la fauna del luogo e le figure geometriche il grafo di conoscenza scientifica.
    D’altra parte noi da esseri più intelligenti e con più mezzi a dispsizione, non abbiamo fatto la stessissima cosa lanciando nello spazio tra il 1972 e 1973 sulle sonde Pioneer 10 e 11 un messaggio cifrato per far conoscere ad eventuali extraterrestri come siamo fatti e le nostre conoscenze?

    Per quanto riguarda le “pietre di Ica”, ho trattato anche questo argomento sul mio sito “Scienza e misteri” e lo puoi trovare su questa home page sul menù di sinistra. Qualcosa tra lo stupefacente e la bufala.
    http://xoomer.virgilio.it/silvano/misteri_scienza.html

    ciao da Bruce&Bleff (il mio compagno di letture) e buona giornata

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    • MARGHIAN ha detto:

      Oh Bruce, finalmente riesco a scrivere di nuovo qui. Infatti, se loro esistono (per loro intendo una parte degli extraterrestri, quelli che abitando su pianeti relativamente vicini, ci hanno individuato e ci visitano…se esistno ovviamente e, se esistono..non credo che essi avrebbero bisogno di quello che si dice oggi” linee magnetiche che attraversano la Terra e si “incorciano” in “nodi” che sarebbero a detta di alcuni, i “chackra” del “pianeta gaia”. Il campo magnetico terrestre e’ una guida per i nostri uccelli, i nostri aerei e le nostre navi…anche per pesci e animali vari, ma una astronave aliena- o veicolo di appoggio…ricognitore- non ne avrebbe bisogno, se non come noi, tutt’al piu’…”polo nord…” una volta dentro la nostra atmosfera. Il seguire, da parte loro, queste”linee” fa parte della cosiddetta “ufoligia mistica” o “esotica” come quella di un certo “reich” che diceva che loro usano una non meglio precisata energia…orgonica. Di questo filone fa parte, come sai, l’ufologia dipo “adamski”, dove egli fa dire a loro: “noi veneriamo una immagine androgina del Creatore…” eccetera. Io preferisco l’ufologia cosiddetta “dadi e bulloni” quella che, se si tratti di veicoli alieno o…no, puo’ essere oggetto di uno studio serio. Non come..un esempio: “io vidi su venere (???!!!) una bambina..che era mia madre reincarnata…” mah. Per Ika, guardero’ il post…grazie.
      Ah salutami blef….io ho un gatto. Forse lo faro’ partecipe. L’ho chiamato…*Ci, in riferimento al “si” nel linguaggi “bambinese” (sai come succede… nel giocare con lui, accarezzandolo ,mi e’ venuto spontaneo dire::..”che bello che sei..”ci, *ci… *e ho subito pensato.” ecco, lo chiamero’ *Ci. anche perche’, da gatto, e’ velocissimo. Infatti il riferimento e’ soprattutto a …C..la velocita’ della luce. Ciao.
      Marghian

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  11. MARGHIAN ha detto:

    E marghian che non chiude la parentesi e scrive “nel linguaggi bambinese…”:) benedetta dattilo! Ciao.

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  12. MARGHIAN ha detto:

    Pietre di Ica : Bruce, ho letto di volata e mi rivedro’ il tutto. Se sono “del 1600” appare strano che ci siano disegnati dinosauri come li conosciamo oggi (un esempio per tutti, il triceratops, un rettile che…sembra un rinoceronte, cosa che da da pensare ( sulla evoluzione dei dinosauri, quasi una “convergenza evolutiva”, nella forma anatomica, con il mammifero e postumo *rinoceronte -come sai, “naso – corno”-). Se invece sono postumi alla scoperta dei dinosauri, allora, beh…spiegato il mistero, almeno sulla qualita’ e stile dei disegni.
    Se…fossero disegni di un essere “tipo uomo” che convisse con i dinosauri, beh, allora…..*
    Quello che mi sembra assurdo e’, nel caso di una PRESENZA ALIENA, il loro bisogno di disegnare, incidendo su delle… pietre, la loro testimonianza. Con la loro tecnologia-anche dei materiali-, “lastre metalliche” con i disegni e le scritte, o magari aver usato una parete rocciosa- come quei personaggi americani…presidenti? ecco, e non su pietre, troppo… scomode per essere..”sfogliate” e consultate.
    Antichi “discendenti” di una civilta’ comunque terrestre, beh…fsarebbe verosimile-in teoria- come i disegni e le scritte della Val camonica o…le pitture rupestri dell’uomo di Cro-Magnon, comunque meno misteriose in quanto..rientrano nell’ “standard scientifici” almeno credo. *Vero.. Ci? Scherzo, il gatto non e’ qui, e’ in cortile, credo. Ce l’ho da 5 giorni e..non ha ancora confidenza con tutta la casa. Ciao Bruce.
    Marghian

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  13. phoo34 ha detto:

    Vedo che l’articlo risale a un po di tempo fa, comunque ritengo che ad oggi sia ancora attuale, comunque vorrei portre all’attenzione una mia ricerca.
    Sono profondamente convinto che i geoglifi, siano una parte importante della storia dell’umanità e che esprimano qualcosa di profondamente diverso dal significato “artistico” che gli si attribuisce, probabilmente si tratta di un linguaggio simvolico che va decifrato; comunque in linea generale dato che la tecnica “geoglifica e/o petroglifica” sembra essere retaggio di molte civiltà sparse per il globo, potrebbe essere una ulteriore indicazione che in tempi remoti vi fosse già una civiltà globale, se non uguale alla odierna, ma sicuramente assai simile.

    Mi permetto di segnalare quelti link;

    I geoglifi del Sinai Iª parte

    I geoglifi del Sinai IIª parte

    I geoglifi del Sinai IIIª parte

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