Intorno a una pulsar

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Parliamo di una particolare categoria di pianeti. Di quei pianeti che orbitano attorno a una pulsar, cioè una stella di neutroni, residuo di una supernova, il cui asse magnetico punta verso la Terra ad ogni rotazione, inviando un impulso energetico (il nome pulsar deriva da ” pulsating star”, stella pulsante)

Una caratteristica della pulsar è la grande stabilità e la brevità degli impulsi elettromagnetici emessi. Ruotano assai velocemente attorno al proprio asse, compiendo fino a mille giri ogni secondo. In questo loro vorticoso movimento, emettono un potente fascio di onde radio che, se diretto verso la Terra, ci appare come un segnale di un faro. Può produrre particelle cariche che si muovono ad una velocità prossima a quella della luce conosciuto come vento nebulare di una pulsar.
Tuttavia, nonostante queste proprietà esotiche, le pulsar ospitano dei sistemi planetari.

Sappiamo tutto questo caro padrone. Ma che ci siano pianeti attorno ad una pulsar è poco probabile – interviene di botto il mio sapiente cane che sembrava dormisse visto il calore estivo.

Perché dici questo? – domando

Non esistono pianeti attorno ad una pulsar – mi fa notare Bleff – perché questi vengono letteralmente spazzati via dalla esplosione della stella morente.

Giusto. Questo è quello che si credeva, caro mio.
Devi sapere che uno dei primi pianeti extrasolari ad essere scoperto fu trovato proprio attorno ad una pulsar. E la cosa destò meraviglia esattamente come la tua.

Era difficile pensare che siano sempre stati intorno alla stella durante tutto il suo ciclo vitale. La pulsar, infatti, nasce dall’esplosione come supernova di una stella di almeno venti masse solari e se anche questa stella avesse avuto intorno a sé un sistema planetario è difficilmente pensabile che i pianeti siano ancora lì dopo un cataclisma di dimensioni enormi come una supernova.

Quale spiegazione allora?
Bene, l’indizio viene proprio dal distanza di questi pianeti dalla pulsar.
Questi pianeti sono distanti meno di 1 UA dalla pulsar, mentre la stella esplosa avrebbe dovuto avere un raggio superiore a 1 UA.

Come mai? – mi domanda impaziente il mio cane

Non c’è altra spiegazione: i pianeti individuati sono nati dalle ceneri dei materiali dispersi dalla esplosione della stella.

supernova-remnantI pianeti intorno alle stelle di neutroni ed alle pulsar, quindi, dovrebbero essere “pianeti di seconda generazione“, nati dai detriti lasciati dall’esplosione.
Le supernovae espellono gran parte della materia nello spazio interstellare, ma una piccola quantità resta gravitazionalmente legata alla stella esplosa, fino a formare un disco intorno al suo cuore residuo. E’ proprio questo disco che genera, in circa un milione di anni, il sistema planetario. Il disco è rintracciabile poiché assorbe la luce stellare e riemette una radiazione infrarossa, quindi la luce che giunge a noi è un mix tra la luce stellare diretta e l’emissione del disco.

Attorno alle pulsar non esisterebbero dunque solo vecchi pianeti scampati malamente alla catastrofe stellare, bensì anche nuovi pianeti recentemente formatisi grazie alle scie energetiche che avvolgono il sistema come se fosse un gigantesco generatore elettrico.

Ciò mostra come la formazione di pianeti non sia un fenomeno così raro nello spazio.

Cosa mi dici ora? – mi rivolgo al mio sapientone di cane, anche se so che non mi darà soddisfazione – Ti è bastata la spiegazione?.


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… questo significa che questi oggetti sono molto   distanti, maledettamente distanti e devono emettere tanta energia   paragonabile a dozzine di galassie.

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Informazioni su bruce

Ingegnere. Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu. (Massimo Troisi)
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9 risposte a Intorno a una pulsar

  1. Rebecca Antolini ha detto:

    Buongiorno caro Silvano e il sapiente Bleff, non sono una intenditrice di queste cose, ma tu sai trasmettere con tuo scrivere tanto.. soprattutto farmi essere curiosa a leggere.. poi attraverso queste spiegazioni mi fai immaginare come potrei essere una vita (immaginativa ovviamente) lontano da questa terra.. magari un mondo di armonia e pace.. sono una disperata sognatrice 😆

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    • bruce ha detto:

      Buongiorno carissima.
      Oggi gran passeggiata con il mio sapientone/furbone di cane.
      Quando usciamo solo annusate e non vuole sentire nient’altro.

      Un mondo in armonia e pace? Ne esiste solo uno, anche se nessuno sa se esiste per davvero.
      Purtroppo dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento.
      Hai visto quello che succede in Siria, si ammazzano come si ammazzano le mosche con gli insettidici e poi predicano che sono tutti fratelli.

      Meglio le stelle, quelle non deludono mai.
      Buona giornata e un saluto a tatanka da parte di bleff.

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        Si sono molto adolorata per il fatto della Siria… e forse per questo io a volte sfugo nel mio mondo (nel senso stare lontano dalla tv, pc per evitare a sentire i telegiornali) quella caduta della Siria sono venuto a sapere il 1 settembre.. anche io preferisco osservare le stelle e fare passeggiata con la mia Tatanka… lei non è cosi sapiente come Bleff (grazie al suo maestro 😆 ) ma ha la furbizia in ogni osso del suo corpo.. e lei mi regala questa pace armonia e amore… anche Tatanka saluta 😉

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  2. Rebecca Antolini ha detto:

    Buongiorno come va la attivita della tua moglie? dai femmi sapere sono CURIOSAAAAAAAAAAA

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    • bruce ha detto:

      Carissima, trovo giusto il tempo per risponderti che devo riscappare.
      L’apertura è per sabato prossimo 7 settembre. Poi ti dico tutto, sarà una sorpresa, vedrai. Niente di convenzionale, cose d’altri tempi, una scommessa voluta da mia moglie.

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      • Rebecca Antolini ha detto:

        azzzzzzzzzz già scapato via… e mi lasci qui come una bambina sotto un albero di natale senza regali 😦 … NON VEDO L’ORA DI SAPERNE DI PIU’……. aspetto qui come un cane 😆 … almeno qui c’è Bleff che mi slinguacia la faccia :mrgreen:

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  3. MARGHIAN ha detto:

    Ciao Bruce. Qualche pianeta potrebbe anche sopravvivere all’ondata di materia stellare espulsa dall’esplosione come supernova della stella madre. Pero’ e’ vero che, dalla materia espulsa, si possano formare dei pianeti “di seconda generazione”, o pianeti gia’ formatisi essere catturati dal campo gravitazionale della pulsar (mondi vaganti che, passando vicino ad una stella normale- o pulsar, o buco nero-..vi resta gravitazionalmente legato, in una orbita che rispetta, comunque, gli standards newtoniani e kepleriani)

    Anche un buco nero, a mio avviso, potrebbe avere dei pianeti. Come sai, un buco nero e’ vorace, ma ad una certa distanza dalla “zona pericolosa”, dall’orizzonte degli eventi, la sua gravità agisce come quella di una qualsiasi altra stella (la sua attrazione gravitazionale e’ sempre inversa al quadrato della distanza, eccetera), e si possono immaginare dei corpi rotanti attorno..a niente (di visibile).

    Fra gli episodi di “Spazio 1999” ce n’era uno, “sole nero”, dove i protagonisti (non so come faceva questa Luna ad attraversre anni luce ed anni luce…mah) rischiarono di essere inghiottiti da un buco nero. Pianeti “sotto un sole nero”, appunto..magari “riscaldati” dai suoi effetti mareali eccetera .eccetera. Ciao..

    Marghian

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  4. Sabrina ha detto:

    Grazie Bruce!

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  5. bruce ha detto:

    Obbligato.
    Grazie a te per i tanti “qualificati” spunti che mi offri.

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